Lea Ward 1×03 But to Cry in Front of You…

MESSAGGIO IMPORTANTE: SE VOLETE CHE LA STORIA CONTINUI, COMMENTATE NEL BLOG, SCRIVETE COSA NE PENSATE, I VOSTRI PERSONAGGI PREFERITI, E LE VOSTRE IMPRESSIONI. MI RACCOMANDO, è IMPORTANTE CHE VOI LO FACCIATE, GRAZIE, E BUONA LETTURA:

Vorrei ricordare che LEA WARD non è esattamente un racconto, o un romanzo, è una storia che ha lo stile di una sceneggiatura. Viene lasciato molto all’immaginazione del lettore, ed i passi sono più brevi. E tutto ciò è fatto APPOSITAMENTE.

Per godere appieno l’episodio vi consiglio di aprire i link delle canzoni ogni volta che ne trovate una. Sono evidenziati.

PREVIOUSLY ON LEA WARD

Se volete recuperare i primi due, eccoli qui:

1×01 PILOT

1×02 REVIRGINIZATION

1×03 But to Cry in Front of You…

2013

“Non era proprio un segreto fino a quel momento, non con la gang almeno. Avevo una cotta stratosferica per Tom Spring, che sembra il nome di un cantante country, me ne rendo conto. Era basso, effettivamente mi arrivava appena al mento, ma era così tenero con quella mascella perfetta e le lentiggini. Aveva quell’espressione di chi aveva tutto e niente, di chi era felice ma anche triste, l’idea di scoprire cosa lo turbasse avevo TURBATO i miei tre anni di medie e i primi tre di liceo. E avrebbe turbato anche le elementari se non le avessi passate a spaccargli il Camion delle Micro Machines sulla testa. Spero non se lo ricordi. Ed eccomi, mentre lo guardo – di nuovo – è accanto alla sua ragazza alla festa più IN dell’anno. Non sono un cliché vivente? Lea Ward, con il suo bicchiere di plastica rosso, alla festa di inizio anno scolastico – SOLA, perché i suoi amici, chi per un motivo chi per un altro – sono tornati a casa prima. Sola e amareggiata, sconsolata. Non riesco neanche a trarre piacere dal fatto che Tom e Valerie stiano discutendo davanti a tutti. Ma di cosa discutono? Di lui che non gli passa gli alimenti? Che non cura il loro giardino? Del fatto che abbia guardato un’altra, forse? Dio, sembrano sposati. È triste. Ma sono più triste io. Andrò a casa a Binge Watchare Gilmore Girls, ma primo rientrerò a fare scorta di snack.

Adoro quando le feste sono sul punto di finire e tu puoi andare verso il buffet e fare quello che non hai fatto davanti agli altri. È liberatorio.”

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  • Questa festa fa schifo!

“Queste sono le prime parole che mi ha rivolto Tom Spring. No, aspettate, in realtà furono – La smetti di fracassarmi il Cranio con quel camion? – tentando di infilarmi le ultime pizzette nelle tette, cercai di girarmi senza far cadere niente.”

Lea: già. Abbastanza.

Tom sorride, notando perfettamente il bottino di Lea.

Lea: sai, ci hanno tagliato i viveri.

“Stai zitta, Lea. Stai zitta.”

Tom: sono Tom.

Lea: sì, lo so.

“Zitta!”

Lea: voglio dire… tu… sei famoso.

“Chi sta controllando il mio corpo?!”

Lea: comunque, io sono Lea!

Tom: sì, lo so.

Lea: davvero?

Tom: beh, andiamo a scuola insieme da quando eravamo piccoli. Mi… mi rompevi il Camion delle Micro Machines sulla testa, ricordi?

Lea: veramente no.

Tom: ero anche finito al pronto soccorso!

Lea: ok… mi dispiace.

Tom, ancora, sorride.

Tom: come stai?

Lea: come?!

Tom: beh, l’ultima volta che abbiamo parlato io avevo ancora i punti in testa e tu eri tutta… “mi dispiace, non volevo spaccarti la testa”

“Scappa. Ora.”

Lea: sto bene, grazie. E tu?

Tom: non è esattamente la mia serata.

Lea: già, ho visto…

Tom: Valerie è un po’ plateale.

“Un po’?”

Tom: hey, ti va di andare un po’ sul molo?

Lea lo guarda, sconvolta.

Lea: cosa?!

Tom: c’è un molo qui vicino.

Lea: sì, lo conosco.

Tom: è accanto alla casa sulla spiaggia.

“Lea, non è il momento di rinscenare Dawson’s Creek. Torna a casa dal tuo letto. Dal tuo Netflix. Dal tuo gelato.”

Lea: sono abbastanza stanca.

Tom sorride, facendo cenno di no con il capo.

Tom: me lo devi. Il sangue. I punti. Il camion rotto.

2014.

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– Ti sei fatta montare su un pontile?

“Lisa non era esattamente famosa per la sua finesse, e il fatto che eravamo da Dony Donuts alle 7 di mattina non aiutava. Ma dovevo delle spiegazioni ai miei amici e offrirgli la colazione mi sembrava il minimo.”

Lisa: non riesco a capire. Come fai a farlo su un pontile?

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Will: volendo…

Tami e Lisa guardano Will, perplesse.

Lea: comunque, dopo abbiamo parlato, siamo finiti in una camera della casa sulla spiaggia e…

Lisa: non te la puoi cavare così!

Lea la guarda, confusa

Lea: così come?!

Lisa: vogliamo i dettagli. È stato Abc Family, The CW, ABC o HBO?

Lea: che cosa diavolo vuol dire?

Lisa: Abc Family è torso nudo, qualche lavoretto off screen, niente di che. The CW è un po’ più aperta, strusciamento sulle coperte con i vestiti addosso, ABC con la serata Shonda ha davvero alzato l’asticella, HBO… beh, se è stata una serata HBO, buone per Tom!

Lea: devo davvero rispondere?

Lisa sbuffa, assetata di dettagli.

Lisa: non capisco perché Valerie stia punendo te e non lui. Inoltre, non c’è il fattore Nikki Reed.

Tami: il fattore Nikki Reed?

Lisa: Lea e Valerie non sono mai state amiche. Questo odio è immotivato.

Tami: beh, ha dormito con il suo ragazzo, è motivato.

Lisa: Tami, abbiamo usato “dormire” fino a questo momento perché rispettiamo il tuo linguaggio puritano, ma hai capito che una salsiccia è stata messa in padella? Che un missile ha scalato la rampa? Che un treno ha perforato una galleria?! 

Lea: hey, è stato un atto dolce e pieno di sentimenti.

Lisa: che un’apina ha succhiato delicatamente e amorevolmente il nettare degli Dei da…

Lea: ah, io non faccio quelle cose!

– Volete che vi porti altro?

“Liam era arrivato al tavolo, la divisa del ristorante gli donava particolarmente, gli faceva il culetto a mandolino. Di certo gli Scoobies apprezzavano. Inoltre, era davvero la prima volta che ascoltavo la sua voce.”

Lisa: Liam, non sapevo lavorassi qui!

Liam: già. La ristorazione è l’aspirazione della mia vita.

Tami: io sono a posto così!

Lea: io prenderei un altro frullato.

Lisa: anche io. Tanti… tanti frullati.

“Lisa era chiaramente sul piede di guerra.”

Liam: e tu?!

Liam si rivolge a Will con tono autoritario.

Will: non voglio niente, grazie.

Liam: ne sei sicuro?

“Non so cosa stava succedendo, ma credo fossi l’unica in quel tavolo che riusciva a capirlo. A Liam piace Will. Ecco perché si è fatto cambiare tavolo. Ecco perché è venuto lui a prendere le ordinazioni. Ecco perché gli chiede – NE SEI SICURO? – sono tutti segnali. Segnali che i maschi mandano in modo poco chiaro. Perché quando si tratta di uomini, il Wi Fi prende davvero poco, Mentre noi donne siamo chiaramente la linea ADSL più veloce che ci sia?”

Will: sto bene così, grazie.

Liam: bene.

Liam si allontana velocemente.

Lisa: oh, con lui ci andrei proprio HBO!

Tami: certo, e cosa ci faresti? Discorsi a monosillabi?

Lisa: non c’è bisogno di parlare. Chiaramente ha preso lui le ordinazioni perché voleva vedermi.

Lea guarda Lisa, perplessa

Lea: come lo sai?

Lisa: gli uomini sono così poco furbi!

“E’ qui che ci sbagliamo. Pensiamo sempre che la questione maschi sia incredibilmente semplice, e loro non lo negano neanche. In realtà gli uomini sono molto più complicati delle donne. Vogliono delle cose… ma non sempre sono pronti a prendersele o ad urlarlo al mondo. I maschi sono le nuove donne. Sono più confusi, più introspettivi, si fanno più seghe mentali di noi.”

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  • Quindi, qual è la storia con Lea Ward?

“I ragazzi hanno il loro luogo di ritrovo. Dove il profumo di testosterone inebria i loro pensieri e li fa sentire in pace con il mondo. È lo spogliatoio maschile. Tom e Cam erano arrivati per primi quella mattina, come Dan in Gossip Girl, Tom aveva bisogno di info, e visto che a scuola non c’era un sociopatico con capelli orribili che si mandava tips da solo, doveva trovare una soluzione.”

Cam: cosa vuoi dire?

Tom: tipo… siete una cosa?

Cam: siamo una cosa?

“ESSERE UNA COSA, neologismo, è lo step prima del fidanzamento, dell’uscire insieme.”

Tom: sì… uscite insieme?

Tom fa il vago, mentre ripone la tuta nel suo armadietto.

Cam: non lo so. Voglio dire, lei è fantastica. Solare, simpatica, impacciata…

Tom sospira, cercando di mantenere la calma.

Cam: ma…

Tom: i rumors su di lei ti frenano?

Cam: no, assolutamente. Non è quello. È lei che mi frena.

Tom lo guarda, curioso

Tom: cosa vuoi dire?

Cam: quella storia che ha raccontato all’auditorium.

Tom: cosa?!

Cam: beh, non le parlo da allora e ammetto che mi ha turbato.

Tom: allora sei condizionato dai rumors.

Cam: non è quello. Credo che… credo che chiunque questo misterioso ragazzo sia, lei ci sia ancora legata.

“Ve l’ho detto, gli uomini sono diventati più introspettivi delle donne.”

Tom: lo pensi?

Cam: tu sai chi è? Insomma, Valerie sembra saperlo. Tu ti sarai fatto un’idea.

Tom fa un altro, grosso, sospiro.

Tom: in realtà no. Non ne ho idea.

Cam: deve essere proprio uno stronzo.

Tom: cosa?!

Cam: voglio dire, farle passare tutto questo, farla passare per una… puttana.

Tom: non penso che lui lo vorrebbe.

Cam: beh, io penso proprio di sì, altrimenti si sarebbe fatto avanti e avrebbe detto “sono io, è anche colpa mia!”

Tom: beh… allora fai bene, a lasciarla stare. Lea.

Cam: chi ha mai detto che voglio lasciarla stare?

Cam chiude l’armadietto, convinto.

Cam: io conquisterò quella ragazza.

Tom: ma hai appena detto che pensi che sia legata ad un altro.

Cam: e allora?! Posso sempre… “slegarla.” Saremo Sandy e Denny di Grease. La scintilla si accenderà ancora di più.

Tom: sì, certo.

Tom parla a bassa voce, senza farsi sentire.

Cam: hai detto qualcosa?

Tom: sì, è tardi! Dobbiamo andare!

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“Will passava l’ora di educazione fisica a fissare Peter e le sue palle. Ok, non tecnicamente quelle palle, parliamo di palle da basket. Avrebbe potuto guardare Peter e le sue palle per ore. Vederlo giocare era come vedere una ballerina danzare. Era nel suo mondo.”

  • Stai sbavando!

“Ma Jonathan era pronto ad un pronto intervento.”

Will: cosa?!

Jonathan: su Peter Wing. È così evidente.

Jonathan si siede accanto a Will, continuando a scattare foto.

Will: cosa stai facendo?

Jonathan: sto fotografando i pacchi dei giocatori, ho questo sito web con una lista dei pacchi più abbondanti.

Will: ew.

Jonathan: dopo ti do l’indirizzo. Allora, che stai facendo, Twinkle?

Will: sto guardando la partita.

Jonathan: no, è una domanda più aperta. Tipo: cosa stai facendo della tua vita?

Will: sono al liceo. Non lo so.

Jonathan: ora non farmi questi discorsi profondi da teen drama degli anni ’90. Cosa stai aspettando?

Will: di cosa parli?

Jonathan: coming out.

Will: sai, solo perché per te è così semplice, non vuol dire che lo sia per tutti.

Jonathan: pensi davvero che sia stato semplice per me? Ok, sono la perfezione. Ho una mandibola che forma un angolo retto. Gli occhi azzurri. Sopracciglia perfette. Un viso splendido. Un corpo da modello. Un pisello…

Will: ok, basta!

Jonathan: voglio dire. La mia vita non è perfetta, William. La vita di chi è diverso…

Will: tu non sei diverso.

Jonathan: o… smettila con queste puttanate buoniste. Potranno dire che non siamo diversi, che non veniamo trattati in modo diverso ma è esattamente come siamo. Quando gli altri nascono, gli eterosessuali, non dovranno preoccuparsi di combattere tutta la vita per essere ciò che sono. Noi sì. Tutta la vita è una lotta per noi, Will. Anche per me.

Will: ma tu sei così felice.

Jonathan: pensi davvero che io non sia mai stato picchiato o insultato?

Will sospira

Jonathan: posso darti un consiglio?

Will: solo se non è altamente inappropriato.

Jonathan: sono io, è ovvio che sia altamente inappropriato.

Will: spara.

Jonathan: non perdere tempo, con Peter voglio dire.

Will: io non…

Jonathan: si sposerà con una donna. Avrà due bambini e un cane di nome Pongo. Farà il consulente finanziario e avrà una macchina spaziosa.

Will guarda Peter, di nuovo.

Jonathan: e se proprio vuoi perderci tempo, Will. Dagli il tuo culo, ma non dargli il tuo cuore.

“Era la cosa più profonda che Jonathan avesse mai detto. Ok, comprendeva un culo, ma… si tratta di Jonathan.”

Jonathan: puoi spostarti adesso? Non prendo il pacco di Timothy!

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“L’ora di teatro era quella che preferivo. Non l’avrei ammesso a voce alta. La febbre di Grease stava salendo e le audizioni erano a meno di una settimana. Certo, non morivo dalla voglia di cantare e ballare davanti a tutti, ma la Signorina Mars era una di quelle professoresse che ti spingeva a volere di più da te stesso. E io volevo di più. Io, Tami, Will e Lisa eravamo seduti in quarta fila. Accanto a Tami c’era Greg Philips, ha una cotta per lei da quando eravamo alle elementari. Diciamo che è il Felicity della Ben di Tami. O… La Lea del suo Tom. E dovrei davvero finirla di fare questi paragoni.”

Greg: sei bellissima oggi, Tami.

Tami lo guarda, sorridendo

Tami: grazie, Greg.

Greg: non ricordo se te l’avevo detto allora…

Tami: sì, me l’avevi detto.

  • Chi è quel coglioncello accanto a Tami?

“Jess, Tom e Cam sono la nuova UNHOLY TRINITY maschile della scuola. E Jess, piuttosto che andare ad indagare, preferisce INFO dalla nuova Gossip Girl improvvisata”

Tom: è Greg. Viene a scuola con noi da quando avevamo 6 anni.

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Jess: che stalker! È sempre vicino a lei.

Tom: già, a differenza tua.

Jess sospira, chiaramente infastidito dalla situazione.

Jess: è troppo carina per lui.

Cam: perché non vai da lei e glielo dici? Se ti piace, voglio dire.

Jess: sì, e poi possiamo farci le treccine e metterci lo smalto. Ultimamente mi sembrate due checche.

Cam: ok, allora lascia fare a Greg.

“Jess sapeva di dover fare qualcosa. E un “hey” non sarebbe più bastato.”

Lisa: guardatelo. Sembra Hulk, senza essere verde.

“Lisa continuava ad ossessionarsi su Liam. Era diventato il topic della mattinata, il che aveva anche un lato positivo, visto e considerato che il mio racconto della notte con il nano era in standby”

Will: non hai paura che possa tipo… schiacciarti salendoti sopra?

Lisa: Will, zitto, mi fai eccitare. Hashtag #pornotalk

Lea: non sai neanche cosa pensa, cosa vuole dalla vita. Ciò in cui crede.

Lisa: ma conosco i suoi bicipiti. E per me è abbastanza.

Lea: sicura di non essere stata una pornostar nella tua vita precedente?

Tami: sono d’accordo con Lea.

Lisa: solo perché non mi ossessiono sull’avere una storia d’amore con Tom e con Jess, non vuol dire che io non sia materiale da romantic comedy.

Will: in realtà penso che tu sia la Samantha del gruppo.

Lisa: la Samantha del gruppo?

Will: Lea è Carrie, Tami è Charlotte.

Lisa: puoi essere più gay di così?

Will sospira, stanco di questo discorso.

Lisa: e io non sono Samantha, sono ancora una vergine. L’unica che ha raccolto un pesce nella sua rete è Lea Ward, qui.

Lea la guarda, convenendo che non finirà mai di parlarne.

Mars: dunque, per Sandy si sono proposte: Cinthya Waltros, Carrie Inningam, Valerie Mills, Bredie Hogan, Lea Ward…

Valerie: mi scusi?!

“Eccoci. Lo sapevo.”

Mars: sì, signorina Mills?

Valerie: Sandy è “Sandra Dee, Lousy with Virginity.” Non può essere interpretata da Lea, mi sento offesa!

Mars: addirittura offesa?

Valerie: Sandy è la ragazza che incarna i valori americani. È dolce, intelligente, perspicace e repubblicana.

Mars: lei è vergine Signorina Mills?

A Tom va di traverso il succo di frutta che stava bevendo.

Valerie: questa domanda è altamente inappropriata.

Mars: come tutte le sue punzecchiate e offese nei confronti di una sua compagna.

“Vorrei sotterrarmi. Vorrei farlo ora.”

Valerie: questa è una mancanza di rispetto. Lei è un insegnante.

Mars: già, e lei è un essere umano, eppure non si comporta come tale.

“In quel momento sorridevo. La signorina Mars era dalla mia parte, ed era così bello avere qualcuno che facesse o dicesse qualcosa per una volta.”

Indignata, Valerie torna a stare zitta.

Mars: bene, per Denny si sono offerti Tim Hogan, Grant Feller, Cam Holen, Tom Spring…

Valerie guarda Tom, sconvolta.

Lea: cosa?!

Will: Tom?!

“Eravamo tutti abbastanza stupiti. Non solo perché Tom non aveva mai mostrato interesse nelle arti drammatiche, ma anche perché sembrava non averlo detto alla sua stessa ragazza.”

Cam: amico, non sapevo volessi fare Grease!

Jess guarda Tom, non riesce a capire.

Jess: vuoi dirmi qualcosa? Vuoi fare coming out?

Mars: sono contenta che tu ti sia proposto, Tom!

Jonathan: è come Zac Efron in High School Musical. Senza i capelli di merda.

“Ero sconvolta. C’era una rara possibilità di doverci avere a che fare, di nuovo, e la cosa mi terrorizzava. Speravo con tutta me stessa che non vincesse il ruolo. Ma di cosa parlo? Tanto neanche io otterrò la parte.”

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  • Sembra un lupo. Un alto e grosso lupo pronto ad azzannarti.

“L’ossessione di Lisa nei confronti di Liam continuava anche all’uscita di scuola. Era una giornata di sole, ma delle nuvole grigie si abbattevano sul mio umore.”

Peter: hey, Will, ti serve un passaggio?

“Peter non perdeva occasione per riportare Will a casa, ma dopo il discorso di Jonathan, Will non avrebbe perso occasione di dirgli di no.”

Will: no, grazie, torno con i miei amici.

Peter lo guarda, confuso. È la prima volta che Will rifiuta un passaggio.

Peter: ok, ci vediamo allora!

Il ragazzo si allontana.

  • Hey tu, ti serve un passaggio?

Questa volta è Liam a parlare, si rivolge a Will, ma…

Lisa: sì, grazie!

Liam la guarda, perplesso.

Lisa: ci vediamo dopo ragazzi!

Lisa si stringe al braccio di Liam, compiaciuta.

Lisa: hey, sai che in Twilight ero Team Jacob?!

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“Io e mia madre avevamo un rituale. Torta di noci e girl talk sull’isola della cucina. Quando era strafatta di Xanax riusciva a darmi i consigli migliori del mondo. Oggi le avevo messo 35 gocce nella soda, avevo davvero bisogno di un aiuto divino”

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Kristin: quindi, fammi capire. Tu non vorresti che questo ragazzo facesse Danny in Grease perché… se tu facessi Sandy hai paura di doverci avere a che fare.

“Non preoccupatevi, dimenticherà tutto tra qualche ora.”

Lea: sì, la storia è questa.

Kristin: sai che John Travolta è gay?

Lea: non trovo che sia pertinente.

Kristin: eppure, quando avevo la tua età avevo certe fantasie su di lui.

Lea: fantasie.

Kristin: cara Lea, cosa vuoi che ti dica.

Lea: ho bisogno di un consiglio. Anche surreale. Ma ho bisogno di un consiglio. Devo ritirarmi? Devo ripensarci? Insomma, questa cosa di Grease potrebbe essere un vero disastro.

Kristin: cara… può davvero andare peggio di così?

“Stranamente, non potevo che darle ragione.”

Il campanello suona. Qualcuno è alla porta.

Kristin: VADO IO!

Eccitata, Kristin va ad aprire.

“In fondo mia madre aveva ragione, non avevo davvero nulla da perdere, quindi umiliarmi in Grease sarebbe stato uno dei mali minori.”

Kristen: Lea, c’è #troppobuonoperesserevero alla porta!

“Oh Dio, cosa ci fa qui?!”

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“Non potevo farlo entrare in casa, non solo perché mia madre era strafatta, ma anche perché non ero emotivamente pronta a fargli vedere il suo mondo. Quindi lo portai in giro per il quartiere. Una sorta di Wisteria Lane dei poveri.”

Cam: mi piace questo posto.

Lea lo guarda, non convinta

Lea: beh, sei sicuramente abituato a di meglio.

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Cam: amo la semplicità, e questo quartiere ce l’ha.

Lea: già.

Cam: posso farti una domanda?

“Oh no.”

Cam: tua madre era fatta?

Lea: cosa?!

Cam: mi ha infilato un dvd porno nella giacca. Ha detto che è un suo solitario girato negli anni ’70.

Lea: oh mio Dio, posso riaverlo?

Cam: certo!

Cam passa il Dvd a Lea, che in questo momento vorrebbe sprofondare.

Lea: mi dispiace, sono così imbarazzata!

Cam: non preoccuparti, tutte le famiglie hanno i loro… problemi.

“#troppobuonoperesserevero stava diventando #troppodavverotroppobuonoperesserevero”

Lea: la tua li ha?

Cam sospira

Cam: a vagonate.

Lea: qual è la tua storia?

Cam: ci vorrebbe un pomeriggio intero.

Lea: beh, ce l’abbiamo.

Cam: posso essere completamente sincero con te, Lea Ward?

“Sarebbe stata una novità per il genere maschile.”

Lea: certo!

Cam: vorrei tanto chiederti di uscire, di nuovo. Ma ho la sensazione che tu sia… appesa a qualcosa.

Lea lo guarda, confusa

Lea: come?!

Cam: la storia che hai raccontato nell’auditorium.

“Oddio, questa cosa continuerà a tormentarmi per sempre.”

Cam: credo che tu sia ancora emotivamente legata a questa persona, ed è per questo che non ti lasci andare.

Lea: dovrei lasciarmi andare?

Cam: non fa bene restare legati a situazioni che ci fanno stare male.

“Si era fatto anche lui di Xanax?”

Cam: ciò che voglio dire, Lea Ward è… io ci sono completamente dentro.

“Ecco. L’aveva detto. Tutto quello che avrei voluto sentire da un ragazzo.”

Cam: tu, sei con un piede fuori.

“Aveva ragione. Aveva completamente ragione.”

Cam: e vorrei che saltassi completamente da questa parte, ma… c’è qualcuno che ti sta tenendo dall’altra. E non ti lascia andare.

“In quel momento non potevo fare a meno di chiedermi – Sì, sto imitando Carrie, concentratevi – perché restavo con un piede fuori se non c’era nessuno che mi stava tenendo? Il nano non aveva mai fatto nulla per tenermi, anzi, ha subito lasciato la presa. Perché dovrei tenere quel piede fuori…perché?!”

Lea: voglio uscire con te.

Cam la guarda, sorpreso.

Cam: davvero?!

“Non dovevo niente a nessuno. Non più. Mi ero imposta di essere fedele ad una persona che non voleva la mia fedeltà. Ad una persona che non mi voleva. E l’avevo capito solo in quel momento.”

Lea: davvero.

2013

Colonna Sonora: Love Me Like You Do

“Avevamo parlato di tutto e niente per due ore. Di quanto sia impegnativo avere una relazione al liceo, di quanto entrambi sogniamo di andare a vivere su una montagna in Colorado, di quanto sia meglio Netflix che Hulu, di quanto la signorina Boldman soffra di problemi di flatuelanza.”

Tom: l’ho sentita, davvero, l’ha fatta vicino a me.

Lea ridacchia, divertita

Lea: non che si nasconda troppo.

Tom: no, lei è fiera delle sue scoregge. Bisogna andare fieri dei propri gas.

“Eccolo. Quel momento, quello sguardo. E se c’era dopo che si era parlato di scoregge, vuol dire che era reale.”

Tom: cosa fai, Lea?

Lea: cosa vuoi dire?

Tom: a cosa pensi. Quando… ti appoggi all’albero nel cortile… e stai ore a fissare la bandiera della scuola?

Lea: che è incredibilmente brutta.

Tom sorride, divertito.

Tom: ti guardo.

Lea: cosa?!

Tom: io ti guardo.

“Se fosse stato un altro ragazzo, l’avrei preso per uno stalker. Ma era Tom Spring. E lo guardavo anche io, sempre. Si avvicinò, non lo fece lentamente, mi prese il viso e basta. Non pensavo che potessero esistere baci da film nella realtà, ma era un qualcosa del genere. Non c’era bisogno di parole, non c’era bisogno di confidenze, di nient’altro. In quel momento – mentre mi baciava – mi stava parlando. Aveva un sapore strano, come di panna, come la panna che cerchi sotto il cioccolato in un cono doppia panna e cioccolato. Non era abbastanza, non sarebbe bastato.

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Non so come ci arrivammo, ma eravamo lì, in quel letto. Dicono sempre che la prima volta sia confusa, impacciata, imbarazzante. Non fu niente di tutto questo. Sembrava la cosa più naturale del mondo. Le sue labbra sulle mie, le mani che si stringevano, il peso del suo corpo sul mio. I musocli che si contorcevano, i respiri che si incontravano. Mi chiese se mi faceva male, dissi di no, mentendo. Ma era un dolore iniziale, un dolore che si è trasformato in assoluto piacere. E c’è una cosa che non dimenticherò mai. Mai. Mentre lo facevamo, mentre lo stavamo facendo, ci guardavamo negli occhi. E voglio credere che non sia una cosa da tutti, voglio credere che sia un qualcosa di speciale, che succede solo quando si ha una connessione cosmica e diversa con qualcuno.”

  • 2014

Lisa: oh mio Dio, è così romantico!

“Smisi di parlare in quel momento. Eravamo di nuovo lì, in quel locale. Stavo finendo di raccontare la mia storia ai miei amici. Avevo finito di spogliarmi completamente.”

Lisa: ma ho delle domande tecniche. Ad esempio, dovrei dire “68 e mezzo” con voi?

“Come al solito, Lisa non aveva colto la profondità del momento.”

Tami: Lea, è un qualcosa di davvero bello.

Tami guarda l’amica con occhi sognanti.

Lea: già, ma è finito la mattina seguente. E… credo di averlo capito solo oggi pomeriggio.

Will guarda Lea, curioso

Will: cosa vuoi dire?

Lea: devo lasciarlo andare. Tom.

Lisa: devi lasciare andare il nano. Sono d’accordo, Biancaneve!

Tami: non lo so… voglio dire, questa storia è così strana. Dopo una notte del genere… perché non si è fatto più sentire?

“Non ero pronta a raccontare ai miei amici la mattina seguente. Sarebbe stato troppo doloroso, sarebbe stato troppo.”

Lea: Cam è venuto a casa oggi.

Lisa: oh mio Dio, il #troppobuonoperesserevero ha fatto una visita a domicilio?

Lea annuisce, sorridente.

Tami: stai sorridendo, vuol dire che ne sei felice.

Will: e che sei pronta a lasciarti il nano alle spalle.

Lea annuisce

Lea: sono pronta.

Tami: io devo andare. Ci vediamo domani a scuola!

Lisa: vengo anche io con te.

Lea: sì, vi seguo. Will, vieni?

Will: finisco il milkshake e me ne vado.

“Will doveva restare da solo. Era fatto così. È come se in qualche modo dovesse parlare con se stesso.”

Jonathan: ciao Twinkle.

“Ma Jonathan non gliel’avrebbe permesso”

Will: quando ti sei seduto?

Jonathan: durante il voicevor nella tua testa.

Will: cosa vuoi?

Jonathan: tante cose, twinkle. Ma come prima, la mia missione è quella di aiutarti.

Will: a fare cosa?

Jonathan: essere te stesso.

Will: sai cosa vorrei essere?

Jonathan: cosa?!

Will: uno che non ha scritto in faccia “sono gay,” insomma, non voglio che la mia sessualità mi definisca.

Jonathan: pensa ad un omofobo che ti dà fastidio.

Will: è facile, ce ne sono centinaia a scuola.

Jonathan: bene, pensa a quello più odioso, ora… pensa all’insulto più virile che ti viene in mente.

Will: sei irrilevante come la quinta stagione di Glee!

Jonathan sospira

Jonathan: sì, dobbiamo lavorarci.

  • Ecco il conto!

Liam si fa avanti, poggiando lo scontrino sul tavolino Jonathan lo guarda, lo fa anche Will, sorridendogli.

Will: aspetta, hai sbagliato. Ne ho presi 2. 2 milkshake.

Liam fa cenno di no con il capo

Liam: io ne ricordo uno.

Will: no, ne ho presi due. Sono 8 dollari, non 4.

Liam: mi dispiace, io ne ricordo uno.

Liam si allontana velocemente, Will e Jonathan si guardano, entrambi curiosi.

Will: wow, tutti i camerieri dovrebbero avere vuoti di memoria!

Jonathan: già, vuoti di memoria.

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Colonna Sonora: Paint the Silence

“Il giorno dopo, a scuola, ero intenta a fare qualcosa che non avevo mai fatto prima, in pubblico. Avevo aspettato l’ora di pausa, perché tutti sarebbero stati in corridoio e sì, volevo fare scena. Dovevo se volevo dimostrare a Cam che ero davvero pronta ad uscire con lui.

Aspettai la fine della sua ora di biologia, per portarlo al centro del corridoio principale. In teoria volevo fare un qualcosa di plateale, stile beatbox o pugno che si alza alla Breakfast Club.”

Cam: si può sapere che succede?

Lea: mi hai chiesto ieri se ero pronta a… ad esserci completamente dentro.

Valerie e Tom, ovviamente, guardano la scena in prima fila.

Lea: lo sono.

“Lo feci. Lo baciai davanti a tutti. Senza curarmi di chi stesse guardando. Come avevo dichiarato alla scuola intera che ero ferita per un ragazzo, dovevo dichiarare alla scuola intera che ero pronta ad innamorarmi di un altro. Non fu un bacio da film – lo ammetto – ma fu abbastanza da far capire a Cam quali erano le mie intenzioni.”

Valerie sorride, stranamente divertita dalla situazione. Tuttavia, quando posa lo sguardo verso Tom, la sua espressione cambia completamente.

Il nano procede velocemente verso l’uscita principale della scuola, passando – nervoso – accanto a Cam e Lea.

“Notai lo sguardo di Tom, ma non mi importava. O meglio, facevo del tutto purché non mi importasse. Sarei stata lì, accanto a Cam. Completamente dentro quel cerchio.”

  • CHE COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!

“Valerie aveva seguito Tom, ed era assolutamente pronta a fare una scenata.”

Tom: cosa?!

Valerie: perché sei uscito?

Tom la guarda, respirando a fatica.

Tom: ho bisogno d’aria.

Valerie: tu la ami?

Tom la guarda, facendo cenno di no con il capo.

Tom: sei fuori.

Valerie: perché continui a farmi così male?

Tom: perché continui a volermi?!

“Tom lo urlò e basta. Quasi sorpreso.”

Valerie: perché sono un idiota. Un idiota che ti ama.

Valerie si gira, non piangerà davanti a lui.

Tom: Vals!

“Forse c’era qualcosa nell’aria quel giorno. Forse una specie aliena aveva fatto sì che tutti prendessero una dose di coraggio. Insomma, non fui la sola a fare qualcosa di pazzo, in breve.”

Tami era già pronta all’ennesimo HEY, mentre vedeva arrivare Jess verso il suo armadietto. Giurava, giurava a se stessa che questa volta piuttosto che rispondere avrebbe incominciato ad intonare “YEAH” come la canzone, “Hey Ya.”

Jess guarda Tami in modo serioso.

“Hey Ya. Ok, scusate.”

Jess: vuoi uscire con me?!

“Ma non ce ne sarebbe stato bisogno.”

“Anche Lisa aveva deciso di fare la sua mossa, confessando a Liam quello che provava nei suoi confronti.”

Lisa: mi piaci, penso sempre alle tue braccia enormi e ho smesso di pensare a Mark Ruffalo da quando ho preso questa sbandata per te.

Liam la guarda, perplesso.

“Ok, non era esattamente la dichiarazione più romantica di sempre.”

Lisa: ora devo andare.

“E lo sapeva anche Lisa. Iniziò a correre verso l’uscita. Liam, invece, entrò nel laboratorio di scienze.”

Liam avanza verso la cattedra, l’aula è completamente vuota. Vuota… tranne per il fatto che c’è Jonathan.

Jonathan: pensavo non venissi più.

Liam: di solito… vengo sempre.

Jonathan: lo so.

Jonathan inizia a slacciarsi i pantaloni.

Jonathan: forse… se mi chiamassi Will saresti anche più puntuale.

Liam: cosa?!

Jonathan: niente, togliti i pantaloni.

university-theatre

“Era stato una mattinata piena di sorprese, lo ammetto. E la sorpresa più grande sarebbe arrivata di lì a breve, mentre preparavo una canzone di Rizzo in auditorium. Hey, puntavo a Sandy, ma bisogna tenersi sempre preparati in questi casi.”

  • I could sleep with all the guys…

“Mi sentivo libera di cantare apertamente, ero sola. Anche se lo ammetto, pretendere che partisse una base e ci fosse una scenografia da milioni di dollari faceva troppo Glee.”

  • But to cry in front of you… that’s the worst Thing I could…
  • Brava!

“Avevo sentito poco quella voce, ma la ricordavo alla perfezione. Tra un’ondata di panico e un vomito di parole, mi alzai, girandomi. Era lui, era Tom.”

Tom: non volevo interromperti.

“Scappa Lea. Scappa ora.”

Tom: ehm…

Tom scalpita, sembra nervoso quanto Lea.

Tom: quindi è vero?

Lea: cosa?

“Non devi rispondergli Lea, non devi”

Tom: tu e Cam. Vi frequentate?

“Non esplodere. Non esplodere. Non…”

Lea: come ti permetti?! Non mi parli da un anno. UN ANNO!

“Nano di merda. Nano di merda. Nano di merda.”

Tom: lo so, io…

Lea: tu cosa?!

Lea urla, fuori di sé.

Tom: so che non ne ho nessun diritto, ma devo saperlo.

Lea: perché?

Tom: per favore, dimmelo.

Lea: perché?

Tom: perché non riesco a smettere di pensarti!

“Improvvisamente, era entrato in quel cerchio, mi aveva afferrata violentemente, e mi aveva riportata dall’altra parte.”

Tom: non voglio che stai con lui.

“Furiosa e con la paura di fare qualche sciocchezza – come dargli un camion delle Micro Machines sulla testa, decisi di allontanarmi semplicemente. Grant Gaustin mi avrebbe fatto una pippa in quel momento. Bastardo. Egoista. Odioso. Come si permette?!”

  • Golden Globes, 2019

JLaw

“Ero nominata, quindi costretta a presenziare sul red carpet, che è davvero la parte che odio di più, se ci penso. Per fortuna potevo stalkerare le mie star preferite e parlare male degli abiti con quelli di Fashion Police.”

Nina Dobrev: Lea!

nina-dobrev-ai-golden-globes

“Nina Dobrev è una delle mie persone preferite al mondo. Sono stata in vacanza con lei una volta e mi hanno affibbiato quaranta flirt.”

Lea: stai benissimo!

Nina: tu stai benissimo. Chi ti ha vestita?

Lea: Amber Dawson.

Nina: la amo. Lei e Ilaria sono amiche.

Lea: sono così triste. Da quando non c’è più The Vampire Diaries sul mio schermo non posso più andare su tumblr a fare le guerre. Stelena/Delena 2011, che bei tempi! Che bei tempi! Abbiamo veramente vissuto!

Nina: già.

Lea: ho incontrato Ian pochi giorni fa.

Nina alza gli occhi.

Nina: dov’è il tuo fidanzato?

Lea: oh, è dall’altra parte del carpet.

Nina: ho visto Nikki prima in giro, farai meglio ad andare.

  • Lea!

“Amber Dawson è la mia stilista di fiducia. Mi veste lei, dopo aver salutato Nina, andai a ringraziarla per lo splendido abito.”

ashley-benson-on-the-red-carpet-at-the-69th-venice-film-festival

Lea: chi è questo fustaccio?

Amber: questo è Matt, Matt Brown, un mio caro amico.

James+Preston+lF7VprXyuYum

Matt: piacere!

Lea: quindi, state insieme?

Matt fa cenno di no con il capo

Amber: è mio amico. Aveva bisogno di distrarsi un po’!

Lea: e tu l’hai portato ai Golden Globes, mi sembra giusto! Io devo andare a cercare il mio fidanzato. Ci vediamo in giro. Grazie per il vestito, ancora!

Amber: figurati, stai benissimo!

Lea si allontana dai due.

Amber: allora?

Matt: cosa?!

Amber: ti stai distraendo?

Matt: tu pensavi che avessi bisogno di distrarmi, io sono venuto per il cibo.

Amber: sei venuto perché Sara ha dei dubbi sul trasferimento a Lennox… e state cadendo entrambi in paranoia. Solo che… non avrei mai portato lei ai Golden Globes!

“In cerca del mio fidanzato, e di una Nikki Reed selvatica, proseguivo per il Carpet dei Globes, pensando se LUI, lui, mi stava guardando in quel momento.”

  • Lea Whore!

“Certe cose non cambiano mai.”

Lea si gira, notando Valerie sul Red Carpet.

Lea: Valerie!

Le due si raggiungono velocemente, dandosi un amichevole abbraccio.

Valerie: mi sei mancata così tanto. Congratulazioni per la nomination!

Lea: così ci fai qui?

Valerie: uh, sono con un attore. Zac Efron,

Lea: sono contenta.

Valerie: per cosa? Per il ruolo da guest star in CSI?

Lea: beh, si deve pur sempre iniziare.

Valerie: già. Non tutti vanno direttamente sul grande schermo come te.

“Era come il liceo. Ma era diverso.”

Valerie: ho visto Will, l’altro giorno.

“No, non era affatto come il liceo.”

Valerie: mi dispiace per quello che è successo tra di voi. E… con Lisa e Tami.

“Non lo era.”

Fine episodio

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Comments

comments

20 thoughts on “Lea Ward 1×03 But to Cry in Front of You…

  • 15 gennaio, 2015 at 3:31 pm
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    fantastico, non vedo l’ora di leggere il nuovo!

    • 15 gennaio, 2015 at 3:33 pm
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      Grazie mille!

  • 15 gennaio, 2015 at 3:32 pm
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    Un altro episodio meraviglioso Toto davvero complimenti!

    • 15 gennaio, 2015 at 3:33 pm
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      Grazie mille, cara!

  • 15 gennaio, 2015 at 3:50 pm
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    Finalmente abbiamo avuto un confronto tra lea e tom.EVVIVA!
    I modi di lisa sono delicati come un fucile XD amo molto il suo personaggio
    Bellissimo episodio non vedo l’ora di leggere il seguito

    • 15 gennaio, 2015 at 3:52 pm
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      Grazie mille, Mary, davvero gentile!

  • 15 gennaio, 2015 at 4:18 pm
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    Ammetto di avere molta difficoltà a seguire Spellbook, ma con questa storia sei decisamente nel tuo ambiente naturale. E’ fresca, divertente, molto originale. I salti nel futuro sono una delizia per gli occhi. Ed il personaggio di Lea che è il filo rosso di tutto, è davvero molto ben delineato. Assomiglia decisamente all’immagine che tutti abbiamo della Lawrence (l’essere sempre fuori posto in modo positivo, la vicenda trasposta al liceo dei rumours a sfondo sessuale, la carica di simpatia e solarità che comunque ne viene sempre fuori), ma ha anche qualcosa di completamente tuo che ne fa un personaggio molto interessante e piacevole da seguire. Gli altri personaggi, sebbene le gravitino attorno, sono anch’essi ben delineati e non semplici macchiette. E, cosa difficile da realizzare, non hai reso Tom uno stereotipo vivente del “popolare, bello da morire, innamorato perso ma che fa l’idiota per non farsene accorgere”. Per dirne una, così ci capiamo, non somiglia per nulla al Ben dell’inizio di Spellbook. E questo può solo voler dire che, sebbene partano dallo stesso archetipo, hai reso loro molto diversi. Il linguaggio, nonché le citazioni della pop culture, le trovo qui ben più inserite e meno fuori contesto di Spellbook, dove spesso secondo me appesantivano un po’ le cose. Ma credo che sia un limite mio ed un semplice appunto di gusto personale… 🙂 Che dire, per me Lea Ward è diventato un appuntamento irrinunciabile. Quindi grazie e continua così. 🙂

    • 15 gennaio, 2015 at 4:23 pm
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      Sono contento che ti piaccia, ti ringrazio davvero! Lea Ward è sicuramente più adatto alle citazioni sia per genere che per contesto! 😉

  • 15 gennaio, 2015 at 4:25 pm
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    Davvero un bellissimo episodio anche stavolta Toto! Io però lo devo dire…sto nano di merda non lo sopporto! Non ci si comporta così e non solo nei confronti di Lea, ma neanche per quelli di Valerie! Però so che prima o poi farai qualcosa che me lo farà amare, me lo sento..un po’ già ti odio per questo!! 😉 Cmq shippo già troppo Will e Liam!! Alla prossima Toto..non vedo l’ora!!!!

    • 15 gennaio, 2015 at 4:28 pm
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      “Sto nano di merda” ahahahaha, mi hai fatto morire, sei entrata nel mood della storia! Grazie mille! 🙂

  • 15 gennaio, 2015 at 4:37 pm
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    Ho aspettato qualche capitolo (?) prima di commentare per farmi prima un po’ di idee, la cosa di cui mi sono subito innamorata è il modo in cui hai impostato la storia, gli ashtag, la voce fuori dal campo, i riferimenti alle serie, i vari cameo, poi è scritto in modo così fluente, leggero e scorrevole che ci impiego un ” nano ” secondo a leggere tutto. Ed è appena successa una cosa che con le altre tue storie non è mai successo.. AMO la protagonista, di solito le varie Sara, Rose mi erano sempre indifferenti ma Lea è wow e se ci aggiungi che a me Jenn sta un po’ sulle balls, mi irrita a pelle (?) ( non me ne vogliano le fans, scusate ) è doppiamente wow il fatto che io la ami, quindi davvero complimenti per esser riuscito in quest’impresa.
    Blatero un sacco io, scusa, veniamo alla storia.
    Lisa. Amo è Lisa, è fantastica lei con le sua finesse e i suoi ashtag,
    Valerie non so perché ma mi da l’impressione che nasconda qualcosa, che infondo – nonostante tutto – non sia così stronza, boh non so perché, e il flashforward ha rafforzato questo mio pensiero
    Ho un problema esistenziale con Will? Lo shippo con tutti e non lo shippo con nessuno. Peter? Liam? E forse pure Jackson? E perfino il tizio di cui ora non mi sovviene il nome che lo ha sbattutto contro l’armadietto ( sono una brutta persona eh? ) Comunque vedremo vedremo c’è tempo per pensarci e deciderfe….. mh forse Liam un po’ di più però…mhhh, boooh.
    Cam è #troppotuttookayperpiacermi nahhh per ora non mi dice nulla proprio.

    Okay, scusa se ho parlato di getto e in modo confusionario xD

    A giovedì =)

    • 15 gennaio, 2015 at 4:51 pm
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      Guarda, non fartene una colpa su Sara, la odiano in molti ahahahaha, Rose invece di solito no.

      Will è altamente shippabile con tutti, effettivamente.

      Valerie potrebbe nascondere qualcosa, sì!

      Come tutti gli altri!

      Grazie mille, cara! 🙂

  • 15 gennaio, 2015 at 5:27 pm
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    Mars: lei è vergine Signorina Mills?
    A Tom va di traverso il succo di frutta che stava bevendo.
    Valerie: questa domanda è altamente inappropriata.
    Mars: come tutte le sue punzecchiate e offese nei confronti di una sua compagna.
    “Vorrei sotterrarmi. Vorrei farlo ora.”
    Valerie: questa è una mancanza di rispetto. Lei è un insegnante.
    Mars: già, e lei è un essere umano, eppure non si comporta come tale.

    Signorina Mills Win!

    Sono piena di feels in questo momento. Davvero un bell episodio, e ottima la musica

    BRAVO LUIGI =)

    Angy Patta

    • 15 gennaio, 2015 at 5:40 pm
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      Grazie mille, cara, sempre molto gentile! 🙂

  • 15 gennaio, 2015 at 5:56 pm
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    Serie fresca, divertente e molto creativa. Bravo Toto!

    • 15 gennaio, 2015 at 5:57 pm
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      Grazie mille!

  • 15 gennaio, 2015 at 6:14 pm
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    woooooowwww un’altro episodio favoloso! complimenti anche per la colonna sonora, veramente azzeccata ed è la goccia che fa traboccare i miei feelings!!! I flashbacks sono un espediente che adoro sui film e meno sui libri, ma invece come al solito sei riuscito a rendere benissimo visivamente la scena. Passiamo ai personaggi..Toooomm, qual’è il tuo cavolo di problema? Non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca xD ti adoro Tom ma mi fai venire i nervi! Cam è un po’ il Jake Rosati della situazione e allo stesso modo confermo che i #troppobuoniperessereveri non mi convincono mai granchè! Liam e Johnatan insieme poi non me li aspettavo proprio! Ero convinta che quest’ultimo volesse aiutare Will con Liam..mah chissà! Quindi insomma sono presissima da tutte le storyline (anche la povera Lisa, alla fine mica rimarrà a bocca asciutta? XD) perchè questa serie mi piace un sacco e adesso sto fangirlando troppo per fare un’analisi decente XD grazie e alla prossima!

    • 15 gennaio, 2015 at 6:33 pm
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      Contentissimo che tu sia presissima da tutte le storyline, vuol dire che sto facendo bene il mio lavoro. Grazie mille! 🙂

  • 20 gennaio, 2015 at 1:27 pm
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    Ok, ecco quello che devi fare: prendere un biglietto di sola andata per gli USA, scegliere un network e proporgli Lea Ward dopodiché il network dovrà per forza accettare in quanto è una serie geniale e tu diventerai il nuovo re della tv americana, al posto di “Shonda night” ci sarà “Toto night”! Seriamente, hai troppo talento perchè il mondo intero non lo sappia! Progetti-futuri-sulla-tua-conquista-della-tv-americana a parte, devo dirti – in caso non fosse ancora chiaro- che amo questa serie e non vedo l’ora che sia domani per poter leggere cosa succederà dopo! Non vedo l’ora!!! Bravo Toto!

    • 20 gennaio, 2015 at 4:15 pm
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      Sei troppo gentile, magari ci fosse davvero la Toto Night. Grazie mille!

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