La star di “Empire” Jussie Smollett : “Qualcuno mi ha scritto una lettera dicendomi che Jamal gli ha dato la forza di fare coming out”

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L’episodio di mercoledì è stato fondamentale per una delle trame principali di Empire: la relazione burrascosa tra l’omofobo Lucious (Terrence Howard) e il figlio gay Jamal (Jussie Smollett). L’aspirante cantante Jamal ha sfidato il padre facendo outing al White Party, interpretando una cover – con un testo diverso – di una delle canzoni più famose di Lucious.
Per Smollett l’esperienza di interpretare Jamal è stata preziosa. EW l’ha intervistato sul set qualche settimana fa, per una toccante intervista sul suo personaggio.

EW: Come sei arrivato a Empire? Hai fatto un’audizione? Hai letto il copione e l’hai amato?
Jussie Smollett: Entrambe. Mia sorella maggiore, Jazz, mi ha mandato questa notizia che diceva che Lee Daniels e Danny Strong stavano sviluppando questo show. Ho chiamato subito il mio manager e ho detto “Devo farlo.” Quindi sono andat subito su Instagram e ho scritto a Lee Daniels dicendo “So che te lo senti dire continuamente, ma io canto, ballo, recito e scrivo musica. Sono un musicista. Sono Jamal Lyon, più di quanto pensi.” Non pensavo l’avrebbe mai guardato, ma sapevo che avrei avuto un’audizione. E la sera prima dell’audione mi ha scritto “Ci terremo in contatto.” Tutto qua.

EW: Perché questo copione?
Jussie Smollett:  Perché è così profondo e reale. Continuo a dirlo, ma rappresenta il modo in cui lavora Lee Daniels. Credo che qualsiasi attore, qualsiasi artista, vorrebbe lavorare con qualcuno come Lee Daniels. Perché quello che lui e Danny Strong hanno fatto creando questo show è reale. Non è un sermone, ma comunque trasmettono messaggi profondi riguardo la tolleranza, la sessualità, i disordini mentali, la famiglia. Il centro dello show è la famiglia, che insieme alla musica è tutta la mia vita. Quindi racconta una storia in cui mi rivedo, e che voglio raccontare. Ecco il perché.

EW: La trama tra Jamal e Lucious è molto profonda. È per questo che sei stato messo sotto la lente del microscopio? Voleva essere sicuro che fossi davvero adatto?
Jussie Smollett: Voleva essere sicuro che fosse autentico, organico e reale, al 1000%. Ecco perché mentre reciti ogni tanto senti Lee dire “Lascia stare la recitazione. Dammi te stesso.” È il suo modo di fare, perché punta alla verità. Anche quando è spiacevole e non vogliamo affrontarla. Ma credo sia anche il motivo per cui ottiene perfomance di così alta qualità. Vuole che gli si mostri chi siamo realmente. È geniale. Lo adoro. Abbiamo parlato molto delle nostre vite, delle nostre somiglianze o differenze. Abbiamo legato e credo che sarebbe stato così per chiunque avrebbe interpretato Jamal se non avessi ottenuto quel ruolo, perché Jamal e Lee sono vicini.

EW: Che riscontro hai avuto? La gente ti parla mai del tuo personaggio?
Jussie Smollett: È commovente, davvero. È speciale. [si commuove] Come artisti, non sempre abbiamo ruoli così profondi. Avere la possibilità di raccontare questa storia è un vero onore, perché ricevo così tante lettere da ragazzi che mi dicono che prima non avevano a chi appoggiarsi, chi ammirare. Mi hanno scritto una lettera, dopo il secondo episodio, in cui un ragazzo diceva che gli ho dato la forza di fare coming out con i genitori. Per me è una benedizione interpretare Jamal, perché sta facendo capire alla gente che nessuno e solo. E tutti, crescendo, ci sentiamo soli in qualche momento. Tanti ragazzi si rivedono in Jamal, è stupendo.

EW: Gli ascolti continuano a salire. Ti sei goduto un po’ di successo?
Jussie Smollett:  Non è scattato, ancora. L’altro giorno ero al supermercato e sono stato circondato da una quindicina di ragazze. Oggi sono arrivato in ritardo di sette minuti al lavoro, e non succede mai. È successo solo due volte. Ma oggi c’era questo gruppo di ragazze che mi ha visto da Whole Food mentre prendevo il pranzo e sono stato là fino a quando non hanno capito come far funzionare le fotocamere dei cellulari. Credo sia così che si sia sentito Michael Jackson dopo thriller. Noi siamo alla prima stagione e tra cinque inizieremo a lavorare alla seconda, e sto cercando di capire cosa dovrò fare perché sara difficile superare la prima.

EW: Si parla molto di Empire per il tipo di cast che propone. Credi che aiuterà a cambiare le cose?
Jussie Smollett: Credo di sì. Le cose, anche se lentamente, stanno cambiando. Dobbiamo riconoscere il merito a chi di diritto, come Shonda Rhimes. È la verità. Ha come dato una nuova normalità all’essere una persona di colore. E Lee lo ha fatto nei film. Le cose che ha fatto con Monsters Ballad, The Butler e Precious sono fenomenali. Ha senso che sia lui a fare tutto questo adesso. Credo che Lee e Shonda Rhimes siano come compagni di squadra.

EW:Dacci qualche indizio su cosa succederà nella seconda metà di stagione, a Jamal magari.
Jussie Smollett: Jamal pretenderà il rispetto di Lucious e in cambio gli darà una scelta. Lo vedrete diventare uomo, e anche Lucious crescerà. Posso dire solo questo.

EW: Farai un album?
Jussie Smollett:  Sì. Ho firmato con la Columbia. Quindi sì [ride] io, Beyoncé, Adele e Barbra Streisand abbiamo firmato con la stessa casa discografica.

EW: Sarà musica simile a quella di Empire o diversa?
Jussie Smollett: Sarà del tutto diverso. La famiglia di Empire avrà qualcosa a che farci. Mi piacerebbe avere Terrence a supervisionare la produzione. E mi piacerebbe avere a borbo Timbaland e Jim Beanz. Ne abbiamo parlato e sono disponibili.

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Traduzione a cura di Lucia

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