The Vampire Diaries: ecco la scena preferita di Julie Plec

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Nessuno ama una scena grandiosa più della persona che per prima l’ha immaginata, lo scrittore. Chiediamo ai creatori e agli scrittori di questo show emblematico di dire a ETonline tutto sul momento della loro serie che hanno amato di più nel vedern passare dal copione allo schermo.
Fin dalla messa in onda nel 2009, “The Vampire Diaries” è diventato rapidamente una solida base per la programmazione della CW, e ha anche generato il primo spin-off di successo della reta, “The Originals“. Come co-creatrice e produttrice esecutiva, le svolte sconvolgenti e la crescita dei personaggi, ha aiutato lo show a eliminare le iniziali critiche che la serie aveva ricevuto, secondo cui sarebbe stata un copia sul piccolo schermo di “Twilight”.
Ora siamo alla sesta stagione, la Plec ripensa ad uno dei primi episodi di TVD che ha portato un po’ di splendore nella storia cupa e sanguinaria dello show. Nell’episodio di TVD del 2011, “The Descent”, Rose, interpretata dalla guest star Lauren Cohan, era vicina ad una morte estremamente dolorosa a causa di un morso di licantropo.
“Damon [Ian Somerhalder] si rende conto di quanto sta soffrendo,” ha detto la Plec a ETonline. “Così decide di non farla più soffrire.” Con Rose tra le braccia, Damon manipola il subconscio dell’amica per regalarle un ultimo ricordo nel suo luogo preferito dell’infanzia. “Avverte il calore del sole, si sente al sicuro ed è confortata mentre lui le parla negli ultimi istanti della sua vita,” ha detto. “Poi la uccide, facendola smettere di soffrire.”
Perfino adesso, la Plec non riesce a parlare di questa scena senza commuoversi. “E’ morta avvertendo il calore del sole,” ha detto la Plec con le lacrime agli occhi. “E’ la mia scena preferita perché è così triste… e l’ho amata.”

ETONLINE: Cosa ci dici di questa scena che ti è rimasta nel cuore per tutti questi anni?
Plec: E’ stata un morte davvero forte per un personaggio che aveva vissuto così a lungo. Credo solo che l’idea di arrivare alla fine dei tuoi giorni, alla fine del tuo tempo e dover affrontare la tua stessa mortalità sia una cosa importante. E’ stato un momento di compassione altruista da parte di Damon che, all’inizio della serie, non aveva mostrato così tanti sentimenti. Sappiamo che amava Elena e che voleva essere un bravo ragazzo, ma le sue azioni dicevano il contrario. Quindi vederlo essere davvero gentile con qualcuno che aveva davvero bisogno di dolcezza in quel momento è stato davvero importante.

ETONLINE: Quale elemento visivo volevi includere quando la scena è stata trasposta dalla carta alla produzione?
Plec: Diresse l’episodio Marcos Siega e, perdonami il linguaggio, cazzo se ha fatto uscire fuori il meglio. Aveva uno scopo stupendo, aveva tutto quello che volevo avesse parlando in termini cinematografici ed è stato bellissimo. Erano tutti presi.

ETOLINE: Come credi che questa scena abbia influenzato in seguito la crescita del personaggio?
Plec : Quando Rose è ricomparsa nella quarta stagione e ha detto ‘Damon la sfida e in lui c’è una brava persona’, è stato come se lei sapesse per esperienza che Damon era degno di Elena, in qualche modo. E questo non fece che confermare quello che molti del pubblico volevano sentire, ed è stata una bella chiusura per il suo personaggio.

ETONLINE: Riportaci nella stanza degli scrittori quando avevi iniziato a pensare a questa scena. Come è stata realizzata e qual era l’obiettivo principale che volevi raggiungere?
Plec: Dio, è stato parecchio tempo fa quindi spero di non incasinarmi, il nostro obiettivo con ogni episodio, non importa quanto vogliamo spaventare qualcuno, o quanto vogliamo sorprenderlo, è che vogliamo sempre renderlo pieno di emozioni, da lasciar uscire un “wow”. E parlavamo di come rendere gli ultimi istanti di vita di Rose una scena con un impatto emotivo molto forte. Quando sai che stai per uccidere un personaggio che hai creato e stai cercando di capire come fare, ci sono vari modi di muoversi: può essere terribile, può essere meraviglioso, può accadere all’improvviso, può essere una cosa lunga. Noi abbiamo pensato all’idea di un Damon capace di entrare nei suoi pensieri e nella stanza eravamo tutti così presi dall’idea che abbiamo pensato che probabilmente avrebbe funzionato.

ETOLINE: Quando fu girata la scena, qual era l’atmosfera sul set?
Plec: Non ero presente, quindi non posso dirlo, ma so che la fine è stata spettacolare. So che hanno c’è voluta un’ora e quarantacinque minuti per arrivare lì, quindi sono sicura che ci fosse davvero tanta tristezza . Era l’episodio 12, girato credo agli inizi di novembre e nessuno sembrava rabbrividire o congelare o arrabbiarsi, quindi ho pensato che aver avuto una giornata di sole sia stato abbastanza bello.

ETONLINE: I fan di “The Vampire Diaries” sono davvero appassionati e si fanno sentire, qual è stato il verdetto generale che hai ricevuto dal pubblico per questa scena?
Plec: E’ stato davvero fantastico perché moltissimi fan erano indecisi su Rose. Volevano che Damon stesse già con Elena e non volevano che si divertisse con qualcun’altra. E poi moltissimi fan l’hanno invece trovata davvero forte e interessante. Credo che non abbia importanza come la si abbia avvertita come elemento nella vita di Damon, in quel momento erano in grado di piangere con lui e lei mentre viveva il suo sogno pacifico e moriva. In qualche modo, questo ha unito i fan a questo personaggio che magari prima non avevano apprezzato molto.

ETONLINE: Questa scena sarà una delle morti con più grande impatto in “The Vampire Diaries”?
Plec: No, non direi, perché abbiamo ucciso Alaric, abbiamo ucciso la zia Jenna e anche altri personaggi che sono stati incorporati molto più profondamente nelle vite dei personaggi. Ma direi che per quanto riguarda il tono emotivo, abbiamo decisamente chiarito che questo show non è solo sangue, zanne e vampiri inquietanti. C’è una profonda umanità al suo interno ed è qualcosa che cerchiamo di portare in vita da sempre.

Dal momento che la Plec non si trovava sul set quel giorno, quando veniva girata questa scena, ETonline ne ha parlato anche con Ian Somerhalder per avere anche la prospettiva di un attore.

ETONLINE: Cosa ricordi di più della scena dell’episodio 2×12 “The Descent”, quando Damon regala a Rose una morte tranquilla?
Ian Somerhalder : E’ stato un momento davvero, davvero molto forte perché è la scena di cui anche io vado più fiero. So di non essere un produttore, ma dopo sei anni avverti il tutto come se fossero il tuo sangue, il tuo sudore e le tue lacrime. Analogamente, quando Damon dà a Rose questa morte senza sofferenza, la scena è davvero fantastica e, ad essere onesti, ho lottato contro questa scena con le unghie e i denti.

ETONLINE: Perché eri così contrario a dare a Damon questa scena?
Ian Somerhalder :Perché mostrava il lato tenero di Damon che odiavo. Lo odiavo. Mi sono opposto così fortemente che Kevin Williamson e Julie Plec mi hanno dovuto tartassare. “Damon non può avere solo una caratteristica. Non può essere solo un personaggio cattivo senza senso. E’ un arco di cento episodio di quest’uomo che affronta un percorso, lo asseconda, lo apprezza, ci si immerge per primo e lo vive.” E io ho pensato: “Devo farlo.” Ed è finita con una scena stupenda, che porta Damon a diventare così introspettivo e così ferito dal non essere più un essere umano dopo aver visto di nuovo com’era nella visione che le aveva regalato.

 

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