Recensione di Daniele: Once Upon A Time 5×01 The Dark Swan

Ho capito che questa season premiere mi è davvero piaciuta non solo perché dopo aver fatto la diretta per vederla ci ho messo più di 2 ore per riaddormentarmi, ma sopratutto perché il giorno dopo ero così strafatto di Once dopo mesi di astinenza, che qualsiasi domanda mi facessero io rispondevo:

“BECAUSE I’M THE DARK ONE”

“Daniele perché non mangi?”
“Because I’m the Dark One”

“Perchè non esci stasera?”
“Because I’m the Dark One”

“Hai visto che sono stati pubblicati gli esisti dell’esame?”
“Because I’m the Da-…. wait, what?”

Ho letteralmente amato questo episodio perché mi ha ricordato il vecchio Once Upon A Time, quello che non vedevamo da un po’ di tempo.
È stato uno strizzare l’occhio alle lontane stagioni 1 e 2, quando non c’erano villains provenienti da altri regni e dimensioni da sconfiggere, ma il pericolo, il cattivo, era interno.

Ed è straordinario pensare che ora il nemico sia qualcuno il cui compito era quello di sconfiggere il male e tenere Storybrooke al sicuro.

Un percorso lento e ben costruito che ha richiesto un’intera stagione.
I semi dell’Oscurità in Emma Swan, sono stati piantati sin dalla season 4 e ora è arrivato il momento di vederli germogliare.



Infatti è proprio lei la protagonista indiscussa di questa premiere e lo sarà ancor di più, per tutto l’arco di questa 5A.
Per noi fans di Emma è praticamente Natale.

Lo è da subito, dai primi secondi, quando ci mostrano un flashback del suo passato.
Un Emma bambina come non l’abbiamo mai vista, solo e smarrita, mentre per un attimo si gode un briciolo di normalità osservando rapita le luci di un cinema.

È una scena che fa tenerezza e commuove, sopratutto quando mostrano la tristezza sul suo volto perché lei non ha genitori che le comprano pop corn.
Emma Swan non è mai stata una bambina normale.

Bisogna dire però, che la young Emma ha visto più posti di Ian Somerhalder in giro per il mondo con le con di TVD.
Uno stile di vita molto Pechino Express: “please my friend, I have no money” però intanto andiamo al cinema, ci rimediamo pure una stecca di cioccolata e domani chi lo sa.

La Marchesa sarebbe very proud di Emma.


Al cinema Emma va a vedere “La Spada nella Roccia” e io ho amato questo umorismo tongue in cheek, questo giocare usando il classico Disney come espediente narrativo per presentarci ed introdurre la mitologia di questa 5A.

Ci viene mostrato anche Merlino e io sono ancora curioso di vedere qual è l’X Factor di questo ragazzo che dovrebbe essere il più grande mago di tutti i tempi, ma a me sembra solo il paninaro del chiosco giù all’angolo.

E dal cartone, ci spostiamo alla realtà narrativa, dove vediamo Artù e i suoi fedeli cavalieri, presentarci un altro dei grandi misteri di questa stagione: EXCALIBUR.

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Scopriamo che il pugnale è parte della spada leggendaria, che Merlino non può darci nessuna risposta perché è attualmente disperso e Artù aspetta che sia Federica Sciarelli a trovarlo.

Piccola profezia di Daniele: riunire Excalibur e il Pugnale è il solo modo per eliminare definitivamente l’Oscurità dal mondo?
Oppure riuniti sono in grado di mantenere un perfetto equilibrio tra luce e oscurità?



D’altronde il tema di questa stagione è esattamente il dualismo tra bene e male.
Un dualismo e una lotta continua che Jennifer Morrison ha saputo brillantemente illustrare nella sua interpretazione di Emma ‘in transizione’.

Le scene nella Foresta Incantata sono state il fulcro di questo episodio.
Ho amato vedere Rumple personificare L’Oscuro, una forza sempre presente in Emma dopo aver scelto di risucchiare l’oscurità, che la sfida, la provoca, la seduce.

È davvero interessante anche a livello di crescita del personaggio, vedere un’Emma Swan debole e impaurita di fronte alla prospettiva di perdere sé stessa, ma anche forte e terribilmente pericolosa se solo si lascia trasportare dall’incredibile potere che ora possiede.



Emma è sempre stata una razionale, quasi maniaca del controllo.
Nella sua vita non c’era spazio per l’emozioni, per cose come l’amore o l’amicizia.
Killian ha dovuto scavare a fondo per tirare fuori questo suo lato emotivo, per convincerla che non c’è nulla di sbagliato nel lasciarsi andare, nell’amore qualcuno.

Che la paura di perdere chi ami non deve fermarti dal provare sentimenti così puri.

E parallelamente adesso troviamo un Rumple Oscuro che la sfida a non controllarsi, a testare l’Oscurità e a perdersi in essa.

Ora la paura di Emma non è quella di amare, ma di non amare e ferire chi le sta intorno.

Kudos agli autori per aver scelto proprio lei per mostrarci la storyline dell’Oscurità.

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Nel frattempo a Storybrooke è Hook a dominare la scena.

La sua ansia e disperazione nel voler fare di tutto per ritrovare Emma, è pari a quella di lei nella sua ricerca di Merlino. Non me la sento di criticare Hook per la sua missione fallita. È l’unico insieme a Regina ad aver fatto concretamente qualcosa. Capisco il suo stato d’animo, la sua passione e determinazione nel trovare il suo Happy Ending sparito un secondo dopo avergli detto: “Ti Amo.” È una situazione terribile, un qualcosa che ti logora dentro la sensazione che ogni secondo che passa è cruciale e lei potrebbe essere sempre più sulla via del non ritorno. In poche parole, Hook stava a scapoccià. Ecco perché i continui scontri tra lui e Regina che continuava a ripetergli: “TE DO ‘NA PAPAGNA ‘N FACCIA.” Chiariamoci subito, anche Regina voleva trovare Emma, ma contrariamente a Hook lei pensa razionalmente a trovare un modo. Killian no, agisce e basta perché l’idea di aspettare e pensare ad un piano migliore, è inaccettabile. Provate a dargli torto, con Henry che nel frattempo trova il tempo di andare da Granny a leggere e bere Milkshake (WTF?!) e i Charmings che passeggiano dietro Hook e Regina come due bellissimi labrador. Ma non sono tanto David e Snow la personificazione dell’inutilità, quanto Belle e Robin.

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Belle Praticamente si è unita alla Scooby Gang solo per non far sembrare le strade di Storybrooke deserte.
L’unica battuta che ha detto quando era col gruppo, è stata: “Emma” dopo che l’hanno trovata.

In confronto a lei, Granny è la prima donna dello show.

La fata le consegna l’urna con la Rosa Incantata, direttamente dal classico della Bella e la Bestia il cui spirito in OUAT è stato calpestato.
Voi direte:

“Beh?
Si sapeva fosse l’urna della rosa.”

Io sinceramente vedendo i BTS quest’estate, ho sempre pensato fosse il catetere di Gold.

Robin

Passa il tempo a fare col tono di voce di un Furby, domande stupide che manco Miss Italia che voleva vivere nel 42.

“Ma dov’è?
Dov’è andata?”

Minchia Robin, se lo sapessimo la puntata durerebbe 3 minuti.

Quando non è a fare domande da Dora l’Esploratrice, si lancia in discussioni trash sul sesso con Zelena.

SERIOUSLY ROBIN?

Dopo il danno la beffa?
Davanti a Regina dopotutto.



Robin si riconferma la ciofeca di personaggio che è stato per tutta la s4.
Dopo una premessa niente male nella 3B, di Robin Hood gli è rimasto solo il deodorante al profumo di Pino.

Dov’è l’impavido ladro di Sherwood capace di fregare lo sceriffo di Nottingham e tenere testa a Regina?

Adesso è solo una principessa che ogni 2×3 finisce in pericolo, in attesa che Regina lo salvi e lo metta letto dopo aver rimboccato le coperte.

Non te la meriti la ciocia di Regina, caro Robin.

Promosso il rapporto tra Hook ed Henry, un qualcosa di naturale e per nulla forzato che cresce di stagione in stagione.
Se nel season finale della s4 era Henry ad andare da Hook per salvare Emma, adesso è il pirata a cercarlo per una missione.

Mi piace il loro legame, la loro complicità da padre e figlio.
Hook è stato una figura importante nella vita di Neal, ed è bello che ora lo sia anche per suo figlio.

Loro che scherzano sull’incapacità di Regina di scegliere una password decente, Hook che gli chiede se vuole di nuovo usare di nuovo il trucco del prigioniero… sono prove di un legame di fiducia consolidato e in continua evoluzione.

Nella Enchanted Forest, Emma conosce Merida.
Vediamo la prima impressione:

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Sono felice che Merida vi piaccia, io la prenderei solo a padellata in faccia.
Rumple Oscuro è d’accordo.



A Storybrooke il locale di Granny diventa l’arca di Noè.
Partono praticamente tutti, persino i nani che sono stanchi di avere lo stesso screentime di Belle.
Manco il Titanic aveva tanti passeggeri a bordo.

Il momento della partenza, mentre il tempio sacro di Granny viene shakerato, può essere riassunto con un’immagine:

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Si è fatta na certa e anche Emma a un certo punto non ne può più della rossa a tal punto che sta per ucciderla.
Ragazzi, quel momento è tutto.

La scena 3some tra Hook che tenta di far ragionare Emma, di farle vedere il buono che c’è in lei e che lui vede, di tenerla aggrappata alla luce, mentre Rumple CON UN SOLO SGUARDO tenta di condurla verso l’Oscurità è qualcosa di epico.

Tutto il conflitto interno della protagonista che prende vita, la lotta, la paura, la debolezza ma anche la forza di resistere.

Hook è l’unico in grado di aiutarla, di salvarla da quella situazione disperata.
Si fida di lei a tal punto che quando Snow vuole obbligarla col pugnale, lui la ferma e le dice: “No, deve essere una sua scelta.”



Dopo Henry nella season 1, Hook è stato il solo ad aver sempre avuto fiducia in lei, a spronarla, a farle abbracciare la sua natura di Salvatrice.

E Emma lo ama così tanto, a tal punto da credergli anche questa volta, loro ne usciranno insieme, troveranno un altro modo per salvarla.




Il modo in cui lei crolla letteralmente tra le sue braccia, può essere paragonato al modo in cui noi la sera sprofondiamo nel divano dopo una giornata di merda.



È un gesto bellissimo che dimostra quanto lui per lei sia sicurezza, protezione, fiducia, amore, l’idea di casa, di un porto sicuro.

Emma ama così profondamente la sua famiglia e Hook a tal punto che preferirebbe UCCIDERE Merida pur di avere una possibilità di salvarsi e non dover far loro del male.

E ricordiamoci di chi è il merito per aver trasformato Emma Swan da nemica dell’amore a persona che impara a tollerarlo a persona che non può più vivere senza.



Parliamo adesso del pugnale e della scelta di affidarlo a Regina.

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Coerentemente con quello in cui Emma crede, sceglie di darlo a Regina perché sa che lei è l’unica tra tutti,in grado di ucciderla se dovesse mettere in serio pericolo la vita di tutti.

Il: “Io ti ho salvata ora tu salva me” di Emma, è il: “Lei si è sacrificata per te. Devi ricambiare il favore” di Hook a Regina.

Emma si è sacrificata per Regina così come l’avrebbe fatto per chiunque, persino per l’ultimo dei nani.
Perché è quello il suo compito di Salvatrice, è quello il codice d’onore in cui crede.
Ciò che la definisce come personaggio.

Ha sempre portato l’happy ending a tutti sin da quando è arrivata a Storybrooke, senza mai pensare a sé stessa, ed ora che anche lei ha trovato il suo di lieto fine (Henry, Hook, Snow, David e il piccolo Neal) non è pronta a rinunciarci.

Ecco perché consegna il pugnale a Regina, perché Emma ha fatto la sua parte salvandola, ma ora tocca a lei e nel caso fallisse, sa che la donna non la ama come Hook o i suoi genitori e quindi è in grado di fare ciò che va fatto: ucciderla.

Conclusione:

Una premiere sensazionale, bella ed intrigante come non si vedeva da tempo.
Tanta carne al fuoco, ma confido nell’esperienza di questo team di autori che sanno quello che fanno.

Per ora Artù è solo uno che vaga nei boschi in cerca di spade da riunire, una cosa alla “ I segreti di Camelot Brokeback Mountain”.
Voglio sapere di più su questo personaggio e spero abbia una storyline degna del ruolo storico\leggendario che ricopre.

La resurrezione di Dark!Swan è già entrata al primo posto nei momenti più alti della mia vita, sbalzando dal podio quella di Lord Voldemort.



Non vedo l’ora di vederla in azione.
Sarà un porno per tutti.

Il flashforward di 6 settimane che ti frigge il cervello come quello alla fine della premiere di HTGAWM.

Alla frase: “Non abbiamo più i ricordi” esci dallo studio incazzato come Tina Cipollari promettendo di non tornare mai più.



Ormai l’Alzheimer ad minchiam è un trope per gli autori di Once.
Sono pronto a perdonarli e a sorbirmelo di nuovo solo per i flashback di Camelot e per Dark!Swan.

Se la Dark One ha promesso a tutti punizioni terribili, ad Hook ha fatto un altro genere di promessa…

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Se possibile, attendo con più ansia della season premiere la 5×02. Questo primo episodio è servito da introduzione, un prologo ben strutturato per mostrarci quello che sarà il primo arco narrativo di questa stagione. Le premesse per qualcosa di straordinario ci sono tutte. Noi siamo pronti a lasciarci stupire. Kudos a Robert Carlyle e Jennifer Morrison per aver dato vita a scene qualitativamente mai viste prima.

VOTO: 8+

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2 thoughts on “Recensione di Daniele: Once Upon A Time 5×01 The Dark Swan

  • 30 settembre, 2015 at 7:16 pm
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    Ottimo commento, bravissimo!! 🙂

    quello del discorso trash di Robin a Zelena l’ho trovato non solo assurdo, ma bruttissimo!
    cioè scritto male, ma come si fa dire “pure io ho contribuito al concepimento” dai!!! o “non pensi al bene di nostro figlio?”…ah ma de che te fai Robin?!?

    • 1 ottobre, 2015 at 8:50 am
      Permalink

      Per Robin serve un esorcismo!

      THANKS!

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