Recensione di Daniele: Grey’s Anatomy 12×08 “Things We Lost in the Fire”

Questo episodio di Grey’s Anatomy come quando invii un messaggio importante su Whatsapp, visualizza ma non risponde.

 

E così fino all’11 Febbraio.

 

Tante questioni lasciate in sospeso, tanti punti interrogativi, pericoli imminenti, giganteschi WTF in ogni scena finale ed è esattamente questo, il senso da “I WANNA MORE”, di insoddisfazione, di “mi serve il prossimo episodio ORA”, che una serie e in particolare un winter finale ,dovrebbe creare in noi telespettatori.

 

Ma prima di parlare di come già ci sentiamo tutti Bella Swan nei mesi di Ottobre, Novembre, Dicembre in New Moon, alla prospettiva che Grey’s Anatomy è in pausa per più di 80 giorni, vorrei cominciare affrontando l’argomento che più mi sta a cuore in questo momento.

 

 

– Meredith vs Amelia

 

Vi ho visti schierati, con le magliette #TeamMeredith e #JeSuisAmelia, a farvi la guerra come Hollande con l’ISIS.

 

Da che parte mi schiero io?

Da nessuna.

 

Non  mi schiero con nessuna semplicemente perchè seguo queste due da anni, so come pensano, come ragionano, come reagiscono.

Conosco i loro tempi, i loro modi, i loro comportamenti così bene che so che in questa situazione assurda, entrambe hanno ragione.

 

Non è colpa di nessuno se due caratteri forti e distruttivi come loro si scontrano e raccolgono i frutti di ciò che sono esattamente.

 

La verità è che Amelia e Meredith sono simili, hanno entrambe alle spalle un passato di sofferenze e tragedie, ciò che le rende differenti è il modo in cui reagiscono.

 

Se Meredith taglia tutti fuori e si aggrappa a se stessa, Amelia di fronte a un evento emotivamente stressante, ha bisogno di aggrapparsi a qualcuno.

 

Non può farne a meno, è proprio nella sua natura.

Ricerca la salvezza in qualcun altro perché sa che da sola non può farcela.

 

Meredith invece, è abituata a contare solo su se stessa che le viene automatico robotizzarsi in una situazione di crisi.

 

In quei momenti, ha bisogno del suo tempo e del suo spazio a tal punto che se qualcuno va a stuzzicarla, diventa la peggio stronza acida del pianeta.

E di questo non le si può fare una colpa, perché chi siamo noi per sindacare su qual è il giusto modo  di reagire?

 

Le reazioni, i comportamenti, i modi, sono frutto di un vissuto personale, della storia e delle esperienze che ciascuno di noi ha affrontato.

Allora la colpa è di Amelia?

 

No, la colpa non è nemmeno sua.

 

L’unico errore che Amelia ha fatto, l’unica cosa che ancora non riesce a capire è che se è in corso una tempesta che riguarda anche Meredith, Amelia deve far finta che la sorella non esista.

Deve imparare a non poter contare su di lei in quei momenti.

 

È stato così per il caso Penny, entrambe coinvolte per Derek, ed è di nuovo così per Owen.

 

Entrando nello specifico…

 

Meredith è davvero la persona più leale di questo pianeta.

Non dobbiamo stupirci se non si è messa a fare gossip come tutti o non ha detto ad Amelia ciò che la madre di Owen le ha confidato.

 

Insomma, Alex da a lei l’anello di fidanzamento per Jo perché sa che Mer è l’unica lì dentro che conosce il senso della frase: “mi porterò il tuo segreto nella tomba”.

 

Per quanto forte (e quindi distruttivo e violento) possa essere il legame tra Meredith e Amelia, lei non le confiderebbe mai un segreto simile.

 

Prima di tutto perchè se Owen non si confida con la sua ragazza, Mer non è tenuta a farlo.

Deve rispettare questa volontà.

 

Secondo perchè se Mer ne avesse parlato con Amelia, l’intero sistema di fiducia che la collega a Owen e a Cristina, al patto: “sii la persona di Owen quando crolla”, sarebbe collassato.

 

Owen non si sarebbe più fidato di lei, Mer avrebbe tradito lui e sopratutto la sua amicizia con Cristina.

 

Ciò che amo di Meredith Grey è che lei mette prima la lealtà verso qualcuno, rispetto alla curiosità morbosa che affligge il 99% di noi.

 

Lei va da Owen e gli dice: “non voglio sapere i cazzi tuoi, ma dimmi solo se dobbiamo odiare questo Riggs, perchè io sono dalla tua parte”.

 

Va dalla mamma di Owen e le dice: “non mi dica che è successo, voglio solo sapere quanto devo preoccuparmi per Owen”.

 

Insomma, è l’amica che tutti meriteremmo.

 

A questo si aggiunge la responsabilità di essere, dopo 2 anni di vuoto, la persona di qualcuno, la spalla sulla quale piangere, l’impegno e le promesse fatte a Cristina che tornano a farsi sentire.

 

Mer deve far fronte a tutto questo e non solo non è più allenata come un tempo, ma ha appena aperto gli occhi e la realtà le presenta il conto.

 

Questo è un concetto che ho sempre ribadito e che sono felice l’abbia sottolineato anche Amelia in questo episodio:

 

“La vedova Grey. Lei sta bene, sta voltando pagina.

Non ama più nessuno ma è forte.

Sono tutte cazzate.

Ti sei arresa, stai strisciando nel tuo piccolo buco, ma dentro sei vuota.”

 

Ma al di là di queste parole d’odio, che sono solo la conseguenza della loro discussione che è degenerata, qual è stata la vera causa di tutto?

 

Il tirare in ballo Cristina.

È quello l’errore più grande che Amelia ha commesso.

 

Mer non lo dice né lo darà mai a vedere, ma ha paura.

È spaventata dal potere del tempo.

 

Sono passati pochi anni e lei è senza Derek e senza Cristina, una cosa che mai avrebbe potuto immaginare.

 

Sono state le prime ed uniche persone nella sua vita che le hanno fatto conoscere l’amore, l’amicizia, il senso di famiglia.

Sono state la sua casa.

 

I suoi muri, i suoi punti di riferimento, il suo mondo.

 

E per questo Meredith ha paura.

Ha paura che il tempo possa cancellare tutto questo, possa spezzare questo legame con loro, indebolirlo e renderlo invisibile a tal punto che qualcuno come Amelia o PincoPallino si senta in diritto di dirle: “Perchè con Cristina le facevi queste cose e con me no?”;

“Sono come Derek”.

 

Meredith è terrorizzata da questo, sente il peso di ogni singolo giorno e la sofferenza che una distanza simile comporta con loro due.

 

Per questo perde le staffe, non tollera come un terrorista la parodia su Allah, che Amelia le dica:

 

“Cristina ti ha lasciato, io sono qui”.

 

E semplicemente non riesco a non gioirne o farle un colpa, di fronte al fatto che Mer difenda con le unghie e con i denti la sacralità di questo rapporto con Cristina che continua e resiste nonostante il tempo.

 

 

Ma d’altro canto, bisogna capire e giustificare anche Amelia.

 

Ne ha passate tante, la sua vita è stata così travagliata che la rende simile a quella di Meredith.

 

Ha assistito impotente alla morte del padre quando era piccolissima, tra le braccia di un Derek bambino che la nasconde all’assassino della prima figura importante della sua vita;

ha pianto sul cadavere della persona che amava;

le è morto un figlio;

le è morto il fratello, la sua persona;

 

Ma non è una gara a “vince chi ha più morti”,  è solo il voler sottolineare quanto ognuno vive queste tragedie a modo suo, reagendo e cambiando seguendo la sua indole.

Amelia si sente tagliata fuori non solo da Meredith, ma sopratutto da Owen e c’è un parte di lei che lo odia per questo.

Perchè lui le ha fatto delle promesse, le ha fatto credere che qualunque cosa accada, sarebbe stato lì per lei.

 

Amelia è così dentro a questo rapporto che già nella 11×20 lo aveva detto a Derek:

 

“Mi sto innamorando di Owen Hunt e ho paura che questa cosa finirà col distruggermi”.

 

Non è Oriana Fallaci, né Nostradamus, ma la profezia di Amelia si sta avverando:

 

Cattura1

 

Non è semplicemente un drink, è un fiammifero.

Amelia l’ha acceso consapevolmente, forse non vuole nemmeno controllare quel fuoco che sta scatenando.

 

Come l’ultima volta, la perdizione, la causa della rovina, comincia da un semplice Vodka Tonic.

 

Amelia è sola, senza qualcuno a cui aggrapparsi e sta già per scapocciare.

 

I fans di Private Practice lo sanno e hanno paura e implorano per un ritorno di Charlotte o Addison.

 

Ma per quanto mi piacerebbe riavere Addison indietro, credo che le uniche persone che possano salvare Amelia siano le stesse che sono la causa del suo malessere: Meredith e Owen.

 

 

 

 

  • Rick e Owen

 

Settimana scorsa ho inconsapevolmente chiamato per tutta la recensione Nathan Riggs con il nome di Rick.

 

E io direi di fare una petizione o un referendum per cambiare il nome di questo personaggio in “Rick”, perchè più semplice e diretto e sopratutto perchè “Riggs” mi dà di qualcosa incastrato in gola.

 

Con Rick sono al 100% positivo, nel senso che non avevo nessuna aspettativa su di lui, il web ha voluto volontariamente farcelo odiare scrivendo di lui: “il nuovo Stranamore, McDreamy 2.0” ma io non ci sono mai cascato, e infatti mi sta piacendo molto il modo in cui stanno inserendo e impostando questo personaggio nella serie.

 

Devo dire che Rick ha così tanto potenziale che lo shippo anche con una penna:

 

 

È stato il primo in 10 anni con cui mi sono ritrovato a pensare: “lui e Meredith, funzionerebbero”, a questo aggiungeteci anche un passato misterioso che è la causa del tormento di Owen ed ecco che in soli due episodi, Nathan Riggs è già tra i miei preferiti.

 

Lungi da me discutere sul fatto che Shonda Rhimes ha dal 2005 un bunker pieno di sorelle che libera in un momento X della storia, cerchiamo di capire invece, chi è questo Rick.

 

Molti sperano in un crossover con Pretty Little Liars e sono lì che urlano: “È un trans”.

 

Tutto parte da Meredith e da quella frase detta a fine episodio ad Owen:

 

Non credo che Nathan sia la ex sorella di Owen, non credo abbia cambiato sesso, non credo a tutto questo per una serie di fattori:

 

prima di tutto perchè Owen è un po’ troglodita, ma se ha accettato che la madre 80enne cavalchi un puledro 30enne, non vedo perchè col tempo, non avrebbe dovuto accettare o quanto meno tollerare la scelta della sorella di cambiare sesso;

 

per quanto tu possa odiare il sangue del tuo sangue, per te rimane comunque tua sorella, una donna e mi sembra assurdo che Owen trovi il coraggio di colpirla con tanta crudeltà e freddezza;

 

La mamma di Owen è felicissima di rivedere Rick, lo abbraccia e si commuove.
Dunque, se davvero fosse sua figlia, perchè non mantenere contatti con sua madre, dal momento che, stando alla sua reazione, accetta e ama comunque la sua scelta di cambiare sesso;

Owen dice: “Stai lontano dalla MIA famiglia”

Riggs ribatte: “È anche la mia famiglia”

La reazione di Owen non avvalora la tesi: “Rick è trans”:

 

 

Tutto questo mi fa pensare che siano fratelli tanto quanto lo erano Mark e Derek:

 

Ossia, è solo un legame ma non di sangue.

 

Credo che Riggs sia l’ex compagno o marito della sorella di Owen che evidentemente ha fatto una brutta fine e la colpa è in parte di Nathan.

Perciò, sono solo cognati.

 

Nello scorso episodio, Owen ha un incubo in cui ripete ossessivamente: “Non riesco a trovarla”.

 

Da qui la mia teoria.

Nathan e la sorella di Owen erano fidanzati, forse persino sposati.

 

Nathan e Owen partono in missione, la sorella che per comodità chiameremo “Carmelita”,  è così innamorata di Nathan che non sopporta di lasciarlo andare senza di lei, peggio ancora restare a casa ad aspettare una lettera in cui le comunicano che è morto.

 

Carmelita riesce a convincere Nathan a farla partire con lui, come assistente, volontaria, infermiera da campo… ma Owen, da bravo padre padrone, si oppone fortemente.

 

Nathan e Carmelita se ne infischiano e partono lo stesso.

In  guerra, durante un attacco, Carmelita viene rapita e di lei non si hanno più notizie.

 

Da qui quel: “Devo fare qualcosa, non riesco a trovarla” di Owen, e direi che è anche un buon motivo per odiare Rick.

 

 

 

 

  • Alex & Jo

 

Questi due devono assolutamente trovare un punto d’incontro.

Nella loro storia manca una cosa fondamentale: l’equilibrio.

 

Ormai sono fuori dalla fase del primo innamoramento, dall’incertezza burrascosa dei primi sentimenti, in cui entrambi, da brave teste calde, funzionavano.

 

Ora la loro relazione ha fatto un passo avanti, è in un certo senso più ‘matura’, seria, rispetto all’inizio.

Sono loro ad essere rimasti indietro.

 

Devono entrambi rivedere le loro priorità e sopratutto capire quanto sono disposti a rinunciare per adattarsi alle esigenze dell’altro.

 

Jo, saggiamente, dice ad Alex che non vuole costringerlo a scegliere tra lei e Meredith.

Un consiglio per J.

 

Jo dovrebbe smetterla di sentirsi minacciata da fantasmi che non esistono.

Ormai è psicosi per lei, come noi che ogni 2×3 chiamiamo la polizia perchè il vicino si è fatto crescere la barba oltre i limiti della decenza, quindi sicuramente è un terrorista.

 

Ha avuto paura di Izzie e Alex le ha dimostrato che non c’è nulla di cui aver paura.

Si sente minacciata da Meredith e anche se in parte, ma proprio per poco, la capisco, trovo che sia una preoccupazione inutile.

 

Alex e Meredith sono una famiglia, sono l’una la persona dell’altro.

Jo può essere gelosa del loro legame, del loro essere un circolo chiuso, esclusivo, come Izzie lo era di Cristina e Meredith, ma non può sentirsi minacciata da sentimenti che non esistono.

 

Jo deve accettare che la loro è una relazione a tre, come Derek ha accettato Cristina nel suo rapporto con Meredith;

 

o come Arizona ha accettato Mark per Callie:

 

Non farlo, significherebbe perdere Alex.

 

Così, allo stesso modo Alex deve imparare a dividersi e adattare i suoi modi e tempi, alle esigenze di Jo.

 

Che questi due si amino è chiaro, ciò che manca affinché funzionino, è l’equilibrio.

 

Ps. Anche Jo interrompeva un orgasmo per rispondere a Stephanie al telefono.

 

 

 

Conclusione:

 

Possiamo tirare un sospiro di sollievo.

La prima parte di stagione è passata e nessuno è morto.

Shonda l’aveva promesso.

 

Sono assolutamente soddisfatto ed entusiasta di questo primo arco, ha portato la luce in una situazione in cui ci sembrava impossibile vederla.

 

Siamo ripartiti da zero con Meredith, siamo rinati con lei.

E nonostante questo, nonostante la voglia di andare avanti, di cambiamenti, di lasciare che il sole splenda, abbiamo visto quanto è difficile farlo, nonostante le motivazioni positive.

 

Ma resistiamo e continueremo a farlo, perchè se c’è una cosa in cui questa 12A è riuscita, è quella di averci fatto re-innamorare perdutamente, ancora una volta dopo 10 anni, di questa serie.

 

E gli ascolti lo dimostrano,  perchè nonostante il tempo, Grey’s Anatomy resta il #1 show leader del TGIT Shondiano.

 

Midseason finale promosso.

La prova che non servono morti o tragedie a lasciarci col fiato sospeso e la voglia di continuare a vederlo anche il prossimo anno.

 

Questi protagonisti, i loro mondi complicati, le loro storie infinite, ci riescono da soli.

 

 

Non ce la lascio Amelia 3 mesi da sola, senza un tetto sulla testa, senza nessun punto di riferimento, sola in un bar con un fiammifero in mano.

CALL 911.

 

Nello stato distruttivo in cui è, Amelia potrebbe persino finire a letto con Riggs.

Da un puttano dei triangoli amorosi, sono terribilmente eccitato da questa prospettiva, nonostante sia un supporter del percorso di Amelia.

 

Spero che Catherine Avery torni il più tardi possibile.

Non sono pronto a rinunciare ai siparietti tra Richard e Arizona.

 

 

Amelia non è l’unica sull’orlo di un precipizio, con lei ci sono anche i Japril.

Jake è uno istintivo, insomma la loro storia si basa su questo.

 

Hanno scopato così la prima volta, si sono sposati così… mi aspetto solo che dopo il “Say it” di April, lui non dica: “Voglio il divorzio”

ma: “vieni a casa a prepararmi la 7 vasetti”.

 

 

Non ho avuto modo di dirlo nella scorsa recensione e colgo l’occasione per farlo adesso.

Non amo Penny, né mi piace, sto solo dicendo che apprezzo il suo sfanculare Callie, dirle che sa cavarsela da sola e mantenere il giusto profilo con Meredith, senza lagnarsi.

 

Ogni volta che Amelia Shepherd urla contro Penny Blake, il mio spirito si rigenera.

 

Avremo sempre bisogno di Richard Weber al GSMH.

Lui è l’anima di questo ospedale, un’istituzione, il cuore di tutto.

 

È da sempre il nostro life management.

 

 

 

Cosa mi aspetto dalla 12B?

 

Che dal Paradiso Derek Shepherd smetta un attimo di costruire la Dream House con Mark e chiami Maria De Filippi per far riappacificare Meredith e Amelia;

 

Che in questo momento di crisi per entrambi, Owen e Amelia si aiutino e guariscano insieme.

La sola idea di rinunciare alle esterne Omelia mi fa disperare come Gemma Galgani post puntata di U&D Over.

 

Che Jo non accetti la proposta di Alex.

Sarebbe un errore, non sono ancora pronti.

Tempo 5 episodi e farebbero la fine dei Japril 2.0

Hanno ancora da lavorare prima del grande passo.

 

Che Rick e Meredith, si ritrovino insieme al bancone del bar di Joe.

M’è partita la ship e nun me fermate più.

 

Che nessuno dei nostri muoia.

 

Voto: 8,5

 

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