Postmortem “Shameless” : Noel Fisher sulla sensazione di impotenza di Mickey nei confronti di Ian

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La star di Showtime parla con THR di come il crollo di Ian e il rapimento del figlio di Mickey influenzeranno la loro relazione nella parte rimanente della quinta stagione.

Per quattro stagioni la relazione tra Ian (Cameron Monaghan) e Mickey (Noel Fisher) è sempre sembrata un po’ sbilanciata. Ian non solo aveva fatto coming out di fronte alla famiglia, ma ha anche avuto il loro supporto. Mickey, invece, no – suo padre l’ha addirittura forzato ad intrattenere un rapporto con la prostituta Svetlana (Isidora Goreshter) dopo aver sorpreso lui e Ian insieme. È sempre sembrato che Mickey avesse bisogno di Ian più di quanto quest’ultimo ne avesse di lui. Successivamente, però, a Ian è stato diagnosticato un disturbo bipolare e improvvisamente i ruoli si sono invertiti – anche se nessuno dei due l’ha ammesso veramente.

“È una cosa molto più diffusa di quanto le persone pensano, quindi sono molto fiero che stiamo raccontando questa storia,” ha detto Fisher a The Hollywood Reporter.

Ma dopo “Rite of Passage”, nessuno sarà più in grado di negare quanto le cose siano sfuggite di mano con Ian. Dopo aver rifiutato il trattamento e aver sostenuto che non soffre di questa malattia, Ian è peggiorato gradualmente collezionando bagagli smarriti in modo maniacale, cercando partner sessuali più grandi nei minimarket e infine scappando con il figlio di Mickey. Nonostante all’inizio Mickey abbia sostenuto di poter gestire Ian da solo, il punto di svolta è arrivato anche per lui e  la vita di Ian e la loro relazione non sono le uniche cose in pericolo.

THR ha incontrato Noel Fisher per parlare di come cambieranno l’atteggiamento e il punto di vista di Mickey dopo gli eventi di “Rite of Passage” e che effetti avrà sul futuro dei “Gallavich.”

Mickey è sembrato totalmente perso dopo aver realizzato che Ian è scappato con suo figlio. Sembrava la perfetta combinazione di shock, paura e un pizzico rabbia. Che emozione determinerà le sue azioni nel prossimo episodio, “Iron City?”
Noel Fisher : Non credo che Mickey sappia cosa sta succedendo. C’è tantissimo panico e tantissima paura. È un nuovo territorio per Mickey. Questo tipo di ostacolo è diverso da qualsiasi cosa abbia mai affrontato. Ed è questa una delle cose particolari di questo problema: le decisioni possono non avere senso per le altre persone. Sono sicuro abbia avuto molto senso per Ian in quel momento, ma per Mickey no. È una situazione molto interessante nella quale mettere Mickey anche perché finalmente inizia ad accettare questo bambino e questa vita. Forse non è mai stato felice come adesso e proprio adesso succede qualcosa di così inopportuno.

Vedremo Mickey arrabbiarsi perché Ian ha trascinato il suo bambino in tutto questo?
Noel Fisher : Un po’ di rabbia arriverà nel prossimo episodio, ma quel momento è stato così sconvolgente che credo sia stato semplicemente molto spaventato. Questa è una cosa che farebbe solo qualcuno che non pensa chiaramente e non è nelle sue facoltà mentali, quindi penso sia veramente preoccupato per Ian in generale. Il fatto che ci sia un bambino di mezzo, un essere completamente indifeso, e che non si sa cosa potrebbe succedere è un altro problema che si aggiunge.

Fino adesso Mickey si è preso cura di Ian praticamente da solo, ma adesso le cose sono chiaramente fuori dalla sua portata, vero?
Noel Fisher: È ormai chiaro che non è una cosa che si possa ignorare, è qualcosa più grande di quanto Mickey possa gestire da solo. Non è abituato a chiedere aiuto, ma il fatto che Ian abbia preso il bambino non gli lascia altra scelta. Deve capire cosa fare perché lui non è OK.

Cosa può fare Mickey però? Quello che succede a Ian è dentro di lui e se lui non vuole aiuto non potrà riceverlo.
Noel Fisher: Penso si stia creando una situazione unica perché Mickey non è abituato a sentirsi debole. È una persona attiva che prende e risolve il problema – di solito picchiando qualcuno (ride), ma adesso non può farlo perché si tratta di una malattia mentale. Dal punto di vista della recitazione, dover combattere contro qualcosa in ogni scena può essere utile; devi provare a identificare quelle cose. Le scene sono scritte – e anche le circostanze sono costruite – in un modo che rende tutto più facile perché il problema è l’incapacità. Mickey non può risolvere niente. L’unica cosa che può fare è comprendere se stesso.

Vedremo Mickey esprimere questi sentimenti reagendo fisicamente, gridando, o cercherà di essere la persona calma e composta in questa relazione/situazione?
Noel Fisher: Mickey non è molto bravo a controllarsi! (Ride.) Non è una persona molto delicata da questo punto di vista. Non può prendersela con Ian, non lo può affrontare; in questo episodio è stato rinchiuso in se stesso per molto tempo, quindi alla fine fa ciò che sa fare e si sfoga su quel povero tizio che in realtà non ha fatto altro se non trovarsi lì nel momento sbagliato.

Mickey si era dato una sistemata all’inizio della stagione essendo presente nella vita di suo figlio, facendo degli affari che non erano così illegali come quelli del passato. È questo un allarme che gli indica di dover migliorare ancora le cose o sarà la spinta che lo farà tornare alle vecchie abitudini?
Noel Fisher: È una combinazione di entrambe le cose. Almeno secondo me è questo il viaggio nella stagione attuale. Quando qualcosa di così insolito piomba nella tua vita – soprattutto dopo che hai appena fatto coming out e hai iniziato a lavorare per conto proprio – questo nuovo ostacolo, gli darà sicuramente una spinta all’indietro e alla fine vedremo molto azioni auto-distruttive. Credo sia ciò che succede quando non sai gestire una cosa dal punto di vista emotivo. Ripieghi verso varie sostanze o altri atteggiamenti autodistruttivi e vedrete anche Mickey reagire un po’ in questo modo. Ma alla fine ti rimetti in sesto – lo spero – perché è l’unica cosa che si possa fare per aiutare Ian.

Quindi cosa significa questo per la loro relazione? Mickey si sta chiedendo se è una cosa che può gestire a lungo termine?
Noel Fisher: È un grande problema per la stagione e una decisione molto, molto importante per Mickey. A un certo punto diventa una scelta piuttosto chiara. Diventa chiaro che questo è un problema potenzialmente permanente, cosa decidi? Resti oppure no? Mickey è molto legato a Ian perché è la sua unica esperienza sentimentale, quindi per lui è molto, molto importante, lo vedrete combattere con tutte le forze, ma noterete che sarà davvero uno sforzo.

Qual è la più grande sfida o paura per Mickey da adesso in poi?
Noel Fisher: Alla fine di “Rite of Passage” credo sia “Ian sta bene? Farà del male a se stesso? Farà del male al bambino?” In generale, con il senno di poi e considerando come si prospettano le cose nei prossimi episodi, credo che la sua paura diventerà “Sono in grado di affrontare tutto questo? Sarò sufficiente? Posso farlo?” Questa strada si prospetta essere molto difficile e credo questa sarà la grande domanda finale di Mickey. Una volta trovata la risposta, la domanda diventerà “Come?”

Fonte.

Traduzione a cura di Anamaria

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