“Il Buco nel Mondo” Ecco perché Angel è migliore di Buffy!

ANGEL

Un articolo di uno scrittore di EW che ho deciso di riportarvi, anche se credo che Buffy sia superiore – come lo crede la maggior parte del mondo, Angel vale molto…

Quindici anni fa, proprio questa settimana, Angel debuttava sulla WB. Uno spin-off dell’amatissimo “Buffy L’Ammazzavampiri”, la serie sarebbe durata di ben cinque stagioni, concludendosi nel maggio 2004 – un anno dopo il finale della serie di “Buffy”. Negli anni seguenti, la leggenda di Buffy sarebbe solo cresciuta, con fan e i critici insieme che hanno riconosciuto il debito che la tv moderna gli deve. “Angel”, tuttavia, avrebbe indugiato sullo sfondo, mai realmente dimenticato ma mai neanche glorificato, anche risiedendo a pochi clic di distanza su Netflix e Hulu dalla serie sorella.

Ma Angel è altrettanto vitale quanto Buffy. In effetti potrebbe anche essere migliore.

La prima stagione di “Angel” è un anno altalenante di televisione, rimane nascosta in silenzio, senza mai affermarsi davvero. Significativamente, i suoi momenti migliori sono quelli che vengono direttamente da Buffy, come il crossover strappacuore “Il Ritorno di Buffy” e i due episodi che coinvolgevano Faith. (Vale la pena sottolineare che il personaggio sarebbe davvero venuto più fuori in “Angel” piuttosto che in “Buffy”)

Ma anche allora, “Angel” – all’inzio una specie di noir sovrannaturale – si stava differenziando. Prima di tutto era ambientato a Los Angeles – che fondamentalmente è ciò che rende lo show così intenso. A differenza di Sunnydale, Los Angeles esiste davvero, e l’ambientazione nel mondo reale cambia completamente il contesto di Angel che combatte contro il male. A Sunnydale, i demoni sono manifestazioni esterne di ansie e paure universali, che danno la caccia ai vulnerabili ma che altrimenti rimangono nascosti. A Los Angeles camminano tra noi, sorridendo mentre prendono ciò che è nostro e reclutano tra gli opportunisti e gli amorali per metterli al loro servizio.

Los Angeles, più di qualsiasi altra città americana, è fortemente associata con l’inseguimento dei sogni. Il problema con i sogni, tuttavia, è che possono trasformarsi in incubi.

La seconda delle idee centrali di Angel è un po’ più difficile da prendere sul serio all’inizio, ma non è meno importante: i cattivi sono avvocati demoniaci. Insieme al fatto di essere esilarantemente accurati, la presenza dello studio legale malvagio Walfram & Hart è un’altra di quelle cose astute nelle quali Angel eccelle. Come dice lo scrittore Ken Layne in un saggio per The Awl, “credi di star guardando uno spin-off di Buffy L’ammazzavampiri, ma poi realizzi che è un’accurata riflessione sulla realtà”.

E’ nella crescente tensione tra Angel e la Walfram & Hart che “Angel” diventa superiore, in particolarmente nell’episodio della seconda stagione “Un viaggio di sola andata”. In questo episiodio, Angel trova finalmente un modo per affrontare i soci anziani della Walfram & Hart. Accompagnato dall’avvocato non-morto Holland Manners, Angel entra in un ascensore che presumibilmente lo porterà all’Inferno, dove potrà vincere la battaglia una volta per tutte. Ma le cose non sono così semplici nell’universo di “Angel”.

“Non abbiamo intenzione di fare nulla di così banale come ‘vincere’” dice Manners schernendo gli sforzi di Angel. “Per noi, non c’è nessuna battaglia. Ecco perché vincere non c’entra affatto. Noi andiamo avanti”
E poi le porte dell’ascensore si aprono, ed Angel si ritrova da dove è partito. Los Angels. Terra. Inferno.

Se “Buffy L’Ammazzavampiri” è uno show sul divenire, allora “Angel” riguarda qualcosa di molto più impegnativo: esistere. C’è del marcio nel mondo, che minaccia di infettarci tutti, non in modi drammatici e grandiosi, ma in modi ordinari. L’entropia e l’inerzia sono l’ordine naturale delle cose. Secondo Holland Manners, il mondo non funziona nonostante il male, funziona con esso.

“Se non ci fosse il male in ogni singolo individuo là fuori” dice Manners ad Angel “Beh, non sarebbero persone. Sarebbero angeli”.

Durante le sue cinque stagioni, “Angel” si imbatte in un certo numero di alti e bassi. Mentre alcune decisioni riguardanti storie a lungo termine possono essere frustranti da affrontare (vedi la trama finale di Cordelia), lo show non diventa mai così brutto come “Buffy” al suo peggio (viene in mente “Birra Stregata”). E chiunque abbia visto lo show ve lo può confermare, la serie sforna una stagione finale tra le migliori di qualsiasi serie di Whedon, terminado con un botto immensamente soddisfacente.
Ma anche nei suoi momenti più bassi, “Angel” resta con te, ti cattura, ti destabilizza, dando voce a ciò che hai sempre sospettato. “C’è un buco nel mondo”, dice un personaggio in uno dei momenti più strazianti della serie. “Forse avremmo dovuto saperlo”.

Fonte.

Traduzione a cura di Claudia. 

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