Il boss di Chicago P.D. parla del percorso tortuoso di Linstead, della nuova situazione sentimentale di Antonio e del tuffo nel passato di Voight.

Chicago P.D. - Season 2

Ogni perdita per Halstead è un guadagno per l’Intelligence. Ma lo è davvero? Lindsay (Sophia Bush), dopo aver lasciato la polizia per lavorare con i federali lo scorso anno, è spuntata alla porta di Voight col berretto in mano, chiedendo di riavere il suo vecchio lavoro alla Chicago P.D. (ogni mercoledì alle 10/9C, su NBC). Certamente Voight l’ha riaccolta a braccia aperte, ma tornare al suo vecchio lavoro di sicuro complicherà la sua nascente relazione con l’ex partner (Jesse Lee Soffer). Cosa deve aspettarsi la coppia tanto amata dai fan? Chi sarà il volto familiare a far ritorno nella vita di Lindsay? E chi sarà la nuova potenziale fiamma di Antonio? Lo showrunner Matt Olmstead ci dice cosa ha in serbo per noi.

Alla fine dello scorso episodio Lidsay ha chiesto di tornare all’Intelligence. Dunque in che direzione andranno i Linstead?
Matt Olmstead: La loro situazione è diversa da quella di Dawson e Casey, ad esempio. La loro è una relazione vera e propria e quando si devono dare una calmata devono farlo in fretta, perché Voight non incombe su Dawson e Casey. Inoltre Voight è stato chiaro sul non tollerare relazione tra colleghi ed è per questo motivo che, quando lavoravano insieme non hanno fatto niente, ma appena lei è entrata nella Task Force vi si sono buttati a capofitto, per così dire. Ma adesso lei è tornata e abbiamo lavorato da poco all’episodio 16, in cui i due flirtano durante una pausa caffè e quando Halstead esce dalla stanza, Voight gli lancia uno sguardo molto eloquente. Come se dicesse, so tutto e vi ho già avvertiti una volta. Fa qualche commento allusivo e Halstead e Lindsay vanno nel panico: adesso cosa facciamo? Uno di noi due verrà trasferito e dovremo prendere le distanze. Per quanto tempo andrà avanti così, non si sa. Ma non sarà una di quelle storie in cui uno dei due fissa la propria tazza pensando all’altro che l’ha lasciato. È una relazione in cui entrambi si sono impegnati e sarà un allontanamento sul quale entrambi saranno d’accordo.

Avete esitato a farli mettere insieme così presto nello show, sapendo da quanto i fan aspettavano?
Olmstead: Penso sia successo al momento giusto. È la seconda stagione. Non avevamo intenzione di farlo, ma poi in un episodio lei è dovuta andare all’incontro con quelli del liceo per il decimo anniversario e lui l’ha accompagnata. L’avevamo scritto così, ma gli attori hanno superato le nostre aspettative, in termini di chimica. Allora ci siamo detti, “Dai, prima o poi dovrà accadere.” Se entrambi sono single e c’è quest’amore che sta per nascere, una volta che lei passa alla task force, non c’è motivo di non farli mettere insieme. È una storia nata sul posto di lavoro, hanno avuto un’opportunità e l’hanno colta, ma al tempo stesso, tutti e due sono pragmatici, amano il loro lavoro all’Intelligence e sanno che questo non è il momento giusto perché vogliono avere la loro libertà anche perché gli piace lavorare insieme, essere partner. E se dovessero decidere di uscire allo scoperto come coppia, tutto questo finirebbe.

Che ostacoli dovrà affrontare Voight nella seconda parte della stagione?
Olmstead: Abbiamo delle storie in programma. C’è il ritorno di Bonnie, la madre di Lindsay, con cui non si può mai sapere se sta dicendo la verità, se ha degli obiettivi nascosti, e Voight deve tornare in modalità di protettore e fare da tramite tra Lindsay e sua madre. Lindsay è una dura, se la può cavare in qualsiasi situazione, ma quando si tratta di sua madre si fa piccola piccola. E succede anche quando Voight e la mamma si confrontano, perché è come una bambina di cinque anni che guarda i genitori litigare. Non riesce a farsi avanti come farebbe in qualsiasi altra situazione. Lascia che la madre la travolga. È bello vedere Voight difendere Lindsay, è decisamente dare uno sguardo al passato, a come Voight ha praticamente cresciuto Lindsay e le ha salvato la vita. E poi c’è la storia del possessore originale del biglietto da visita. Parte della mitologia dello show si basa su Voight che, ogni tanto, dà il suo biglietto da visita a qualcuno che lui pensa possa avere bisogno e che un giorno lo chiamerà, come ha fatto Lindsay. Così, quello che ha il suo biglietto da visita originale torna da lui in cerca d’aiuto. Perciò è molto più di un solo sguardo al passato.

Antonio ha avuto problemi con il suo matrimonio. Ci sarà una soluzione o una continuazione a quella storia?
Olmstead: Raramente in un divorzio entrambe le parti sono d’accordo e abbiamo già visto che lui non lo voleva. Ma per la moglie era diventato insostenibile. Adesso lui lo sta affrontando. É un uomo leale, un uomo di famiglia. Non fa il donnaiolo in giro per la città… Ma c’è un detective con cui lavorava al VICE. Il VICE ha un posto speciale nel suo cuore. Ci sarà una situazione romantica con una donna con cui lavorava, anche lei nel bel mezzo di un divorzio. È anche carino vederlo fuori, con un bicchiere in mano. Si merita un po’ di svago e anche un po’ di romanticismo.

Un’altra coppia che ha molto seguito nello show è quella formata da Burgess e Ruzek, che hanno avuto un gran bel momento, dopo la sparatoria. Cosa aspetta questa coppia?
Olmstead: Normalmente in uno show le coppie barcollano a fasi alterne. Se una va alla grande, l’altra non va tanto bene. Al momento ci stiamo concentrando su Lindsay-Halstead, perciò Burgess e Ruzek non hanno problemi, ma presto riprenderanno…Avranno un ostacolo da affrontare molto presto. Su questo ci stiamo ancora lavorando.

Chicago P.D. va in onda mercoledì alle 10/9c su NBC. Siete tristi per i Lindstead?

Fonte.

Traduzione a cura di Giuliana

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