Damien TCA 2016: gli autori di Damien ci vogliono dalla sua parte: foto dal panel, Nuove Still e NuovoTrailer
Ai TCA A&E ha presentato in un panel dedicato il suo nuovo show, Damien. Lo show è un sequel del film The Omen del 1976, ma non prende in considerazione i sequel in cui vediamo l’anticristo Damien Thorn teenager, e successivamente adulto, impegnato nella politica. Lo show si apre con un Damien trentenne (Bradley James) che affronta una donna che urla “Damien, è tutto per te!”
E in questa versione Damien è un fotografo di guerra, e questo lo aiuta a gestire l’orrore vissuto nella sua infanzia.
Se i sequel del film non sono canon, è possibile che Damien abbia trascorso gli ultimi 25 anni della sua vita vivendo una vita normale. James ha detto che ha razionalizzato come Damien ha vissuto la sua infanzia: “Diciamo che il problema è anche il non saper esprimere cosa si prova quando hai cinque anni e intorno a te succedono cose strane – ha detto James – L’ho voluta vedere come se tutto quel male in fondo fosse solo rumore. L’unico modo di sfuggire è circondarsi di rumore più forte. Ecco perché è diventato un fotografo di guerra. Lui ha così tanto da dire ma non sa come articolarlo, e non sa nemmeno in che altro modo può viverlo, visto che nessuno lo ha mai aiutato ad affrontarlo.”
È Glen Mazzara, l’ex autore di The Walking Dead, che ha sviluppato Damien, e vuole giocare con la simpatia che il pubblico potrebbe provare nei confronti di Damien: “In questo approccio volete vedere l’umanità di Damien – ha detto Mazzarra – Lui è l’Anticristo. Quindi se Cristo è umano ma è anche buono come Dio, allora l’anticristo dovrebbe essere umano e cattivo come il diavolo. È un personaggio interessante per cui fare il tifo. Vedremo Damien affrontare la sua umanità, prendere una strada in cui vorremmo vedere qualcuno che lo ferma e allo stesso tempo vorremmo vederlo portare a termine il suo destino.”
Mentre per quel che riguarda l’adolescenza di Damien, Mazzarra ha lasciato intuire che ha semplicemente represso tutto quello che aveva dentro, e che potremmo ampliare anche storie collegate a Damien: “Ci giochiamo un po’ – ha detto – Credo che ci arriveremo. So che c’è un vuoto di 25 anni che è interessante. Abbiamo anche cercato di riempirlo in diversi modi, ma allo stesso tempo stiamo prendendo un personaggio con una sua storia e ci stiamo piazzando nel bel mezzo della sua vita. Insomma, nel primo episodio ha 30 anni. Cristo è stato battezzato quando aveva 30 anni. Ci è sembrato un buon punto di partenza. Sappiamo cosa gli è successo, come è arrivato dov’è.”
Essendo l’anticristo, Damien non si allontanerà dalla relifione. “Mi piace a teologia cattolica che c’è nello show – ha detto Mazzarra – Mi hanno cresciuto con un’educazione cattolica, quindi il punto di vista è quello. Lo si vede già dall’inizio, quando la gente si chiede “Perché stanno succedendo queste cose? Cosa significa tutto questo? Come possiamo andare avanti? Come si puà sopravvivere?” Sono domande importanti, che esploreremo.”
L’unica cosa che mancherà in Damien è l’altalena tra due opzioni, che in questo caso sarebbero: è o non è l’anticristo? La risposta è semplice: lo è. “Lo show gira attorno al viaggio di Damien – ha detto Mazzarra – Un uomo che cerca Dio e questo lo porterà dal diavolo. È una serie di momenti. Una delle cose che volevo evitare era un protagonista, Damien, del tutto consapevole di ciò che stava succedendo, circondato da una serie di persone che iniziano ad allontanarlo, come uno show che parla di serial killer. Volevo che il protagonista fosse qualcuno che nel futuro ha questo crimine orribile, cioè qualcuno che si pensa debba portare l’apocalisse in terra, di cui osserviamo il futuro. Si arrenderà? Si opporrà? Vuole davvero farlo? Ho pensato che sarebbe potuto essere interessante. Sembrava la possibilità migliore per raccontare la storia con un arco completo.”
Traduzione a cura di Lucia
Nuove still
Il trailer tutto per voi
Ecco le immagini dal panel dei #TCA