The Strain: il nuovo drama sui vampiri di FX è troppo esplicito?

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Attenzione: The Strain potrebbe non essere per chiunque.

Il nuovo drama di FX non è una malinconica storia d’amore i cui protagonisti non-morti sono condannati a trascorrere l’eternità sulla terra, obbligati a nascondere la loro vera natura. Al contrario, questi vampiri sono macchine assassine, brutali e assetati di sangue, con un unico scopo: diffondere il vampirismo in tutto il mondo.

Basato sui romanzi di Guillermo del Toro e Chuck Hogan, l’horror narra la storia del Dott. Ephraim Goodweather (Corey Stoll), un epidemiologo del Centro di Controllo di Malattie, la cui squadra viene chiamata ad investigare su un aereo “morto”, atterrato all’aeroporto JFK. Tutti i passeggeri, eccetto quattro, sono misteriosamente morti a causa di un virus sconosciuto, che presto li trasformerà in vampiri – il risultato sarà una guerra fatale durante la quale i vampiri si impadroniranno del mondo.

I profani potranno riconoscere lo show dai poster nauseanti, che consistono in un verme – è così che si diffonde il virus – che viene fuori da un occhio. Nonostante The Strain abbia momenti da volta stomaco in abbondanza, il produttore esecutivo, Carlton Cuse, assicura che lo show non è eccessivo per la televisione.

Nella nostra dettagliata intervista, Cuse (Lost, Bates Motel) difende le parti horror dello show, spiega che i vampiri di The Strain sono estremamente diversi dagli standard del genere e parla del futuro della serie – i romanzi sono tre, ma non vuol dire che ci saranno solo tre stagioni.

The Strain ha già conquistato i titoli di prima pagina, in quanto molti hanno trovato i promo troppo ripugnanti. Cosa ci dice dello show? È troppo raccapricciante, intenso o violento per certi spettatori?

Cuse: Non credo. La mia maggiore preoccupazione è che coloro che non sono fan dell’horror avranno paura a guardarlo. Credo sarebbe un errore. In realtà io considero lo show un thriller con elementi horror. Mentre sul mercato viene classificato come horror, è molto più di un semplice horror. Le storie dei personaggi creano un ricco mosaico. È più che altro la storia di un’epidemia che di mostri. È un thriller, incentrato su un gruppo di personaggi, esseri umani, a New York, mentre il mondo viene stravolto da questa stirpe di vampiri. Non credo bisogni essere un appassionato del genere horror per apprezzare lo show.

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Molti spettatori hanno determinate aspettative riguardo i vampiri, soprattutto visti i recenti film e serie Tv. Ma i vampiri di The Strain sono estremamente diversi. Cosa li rende così unici?

Cuse: Il genere si è spostato in una direzione romantica, nella quale i vampiri sono figure tragiche, incomprese e romantiche. E i vampiri sono diventati persone con una vita sentimentale più complicata della nostra. Sono stato attratto da questo progetto per la possibilità di ristabilire l’ordine; questi vampiri sono creature spaventose. Il libro di Guillermo e Chuck è intriso dell’idea che i vampiri siano pericolosi e terrificanti. Non c’è niente di romantico. Sono creature uniche. Devo dare tutto il merito a Guillermo, che reputo uno dei grandi creatori di queste creature e uno dei migliori registi.

Dicci dei cambiamenti fisici che si affrontano durante la transizione per diventare vampiro.

Cuse: Non vorresti diventare uno di questi vampiri. La serie pone molta enfasi sulla biologia dei vampiri. Praticamente i tuoi organi vengono riprogrammati come le turbine di un aereo, che è un congegno efficiente e meccanico che risucchia aria e carburante e li trasforma in una spinta. Questi mostri sono macchine senza pietà, a caccia di cibo. Sono parassiti. La loro caratteristica principale è che sviluppano questi lunghi pungiglioni che sparano dalla bocca e si attaccano al tuo corpo, di solito alla gola. Poi il meccanismo del pungiglione cerca un’arteria e ti prosciuga come il cartone di un succo di frutta. Tutto il nutrimento va al vampiro, mentre gli escrementi vengono espulsi; praticamente come fanno le zecche. La natura è bella, ma sa anche essere spregevole. Questi vampiri sono affascinanti nella loro ingenuità biologica, ma il loro modo di nutrirsi e cacciare è estremamente spregevole. Mentre si nutrono, diffondono questo verme parassita che infetta la vittima col gene del vampiro. Sono letali ed efficienti.

Un’altra cosa interessante che contraddistingue i nostri vampiri è che sono una società stratificata. Più come le api che come gli zombie. In molti film di zombie, fanno tutti la stessa cosa, e non sono dotati di ragione. Abbiamo diversi livelli di vampiri. Ci sono i vampiri-api operaie, ma anche i leader dotati di grande intelligenza e capacità, manipolatori, in grado di ragionare e terrificanti, e poi c’è il Master che sta dietro tutto ed è parte della grande mitologia sui vampiri. Ci sono questi fantastici strati sociali tra i vampiri che andremo a scoprire nel corso della prima stagione.

In fin dei conti, lo show parla di una guerra tra umani e vampiri. Dicci qualcosa sulla fazione degli umani,

Cuse: Siamo incredibilmente fortunati ad avere Corey Stoll. Corey, Mia Maestro e Sean Astin interpretano i dottori del Centro di Controllo di Malattie. Ephraim Goodweather è un epidemiologo, così come Nora Martinez (Maestro), mentre Jim Kent (Astin) è il tecnico della squadra. Sono un sotto-gruppo del CDC che risolvono rapidamente i casi di malattie prima che entrino nella zona calda. Si trovano di fronte ad una serie di strani eventi in seguito all’atterraggio di un aereo completamente “morto” all’aeroporto JFK. Non c’è comunicazione e a bordo trovano 210 persone, tutte apparentemente morte, ma si scoprirà che ci sono quattro superstiti. Tutti gli sforzi fatti per provare a contenere la situazione si scontrano con la resistenza burocratica. I nostri personaggi si ritrovano a caccia di questa epidemia virale che trasforma gli esseri umani in vampiri. Eph è un uomo di scienza. Ci mette un po’ a credere a cosa sta assistendo. In quanto showrunner, mi sono posto l’obiettivo di trovare un modo che consenta allo spettatore di mettersi nei panni di Ephriam Goodweather, così da far coincidere il nostro scetticismo con il suo e portandoci a credere, insieme a lui, che queste creature esistono davvero e che questa epidemia è reale.

Basandoci sul pilot, abbiamo l’impressione che gli umani abbiano già affrontato i vampiri in precedenza. Quindi perché sono ricomparsi adesso?

Cuse: E’ uno dei misteri che andremo a risolvere nel corso della prima stagione. Si capisce rapidamente che uno degli uomini più ricchi al mondo, Eldritch Palmer (Jonathan Hyde), si è alleato con un master, un vampiro antico, e lo aiuta a spostarsi dalla Germania a Mahattan [con l’aereo]. Con l’assistenza umana di Palmer, adesso è a piede libero a New York. Ha un piano, ma di cosa si tratta e perchè sta accadendo proprio adesso, lo scopriremo andando avanti con la stagione.

Qual è l’obiettivo finale di questi vampiri? Nel pilot si accenna alla purificazione della razza umana. Vuole rispecchiare l’Olocausto?

Cuse: Ci sono dei parallelismi con il regime Nazista in Germania. Se guardiamo indietro pensiamo, “Come è possibile che uno come Hitler abbia raggiunto il potere?”. É un insieme di fattori. In un certo senso, uno di questi fattori è la suscettibilità che gli esseri umani hanno davanti ad un nuovo leader. Il nostro show analizza alcune di queste tematiche, certo con molto più stile e ad un numero di ottani molto più alto. Chiaramente il Master è molto intelligente, così come Palmer, il suo partner umano. Stanno tramando qualcosa e sta allo spettatore scoprire di cosa si tratta, man mano che lo show prosegue.

Se i vampiri sono tutti potenti, gli umani hanno una chance?

Cuse: I vampiri hanno dei limiti. Innanzitutto, nella prima stagione non ce ne sono molti. Quindi è con frustrazione che pensiamo, “Dio, se solo gli umani avessero fatto la cosa giusta in tempo, sarebbero riusciti a sterminarli, non ci sarebbe nessuna epidemia e andrebbe tutto bene!” Ma loro sfruttano questa innata debolezza umana, in modo tale da potersi riprodurre esponenzialmente, così da avere un enorme vantaggio numerico. Hanno alcune debolezze tipiche dei vampiri: non vanno d’accordo con la luce del sole, sono suscettibili all’argento e possono essere uccisi. Metti a dura prova la colonna vertebrale di uno di questi vampiri ed è morto. Non sono molto veloci o agili subito dopo la trasformazione. Gli umani hanno molti vantaggi da sfruttare. Ma c’è anche la corsa contro il tempo che non va in favore dei nostri personaggi.

Oltre la storyline dei vampiri, c’è anche una storia di famiglia, con Goodweather in conflitto con la moglie per la custodia del figlio. Come si accompagnano queste due storyline?

Cuse: Ephraim Goodweather è un personaggio che ha avuto i massimi voti dal punto di vista professionale ed è stato bocciato dal punto di vista personale. All’inizio della storia, si ritrova con un matrimonio appena terminato ed una battaglia legale per la custodia del figlio. Sta cercando di determinare le conseguenze della sua dedizione al suo lavoro. La moglie e il figlio diventano personaggi importanti e centrali nella lotta in cui si ritrova contro il Master. É una storylineche si sviluppa in diverse stagioni. Fondamentalmente cambia la prospettiva del personaggio nei confronti della famiglia. Sono intenzionalmente vago, non voglio spoilerare niente, ma la storia personale è una parte importante dello show. Non è uno show basato su un unico genere. Non scopriremo solo i vampiri, ma anche le vite private dei personaggi. Se tutto va bene, ci importerà del loro destino personale, come del loro compito di intaccare la minaccia dei vampiri.

In che misura, la serie sarà simile al romanzo?

Cuse: La prima stagione segue la direzione del libro, ma è un’esperienza più ricca, più dettagliata ed elaborata. Abbiamo trasformato un libro in 13 ore televisive, quindi necessitava di materiale in più, che rinforzasse quello che c’era già, storyline più ampie, nuovi personaggi, e cambiamenti nei comportamenti di alcuni personaggi, quindi non credo ci sia la possibilità che chi abbia letto i libri si annoierà guardando lo show. Molte cose che accadono nella serie, nei libri non ci sono.

Questo avrà conseguenze sul format dello show? Farete solo tre stagioni?

Cuse: E’ sicuramente una serie limitata, tra le tre e le cinque stagioni. Quando inizieremo a pianificare la seconda stagione ci faremo un’idea di quanti episodi si possono sostenere. Quando io e Guillermo abbiamo venduto lo show, abbiamo specificato che sarebbe potuto durare da tre a cinque stagioni. C’è un arco generale della storia che viene delineato nei tre libri e noi seguiremo quell’arco in generale.

Per chi guarda la televisione oggi, è importante la percezione che diversi show necessitino di diversi investimenti. Se guardi Person of Interest, potrai guardarlo per 10 anni. Ha personaggi meravigliosi, con storyline a breve termine ed una mitologia ininterrotta. Può avere una lunga durata. Questa è una storia molto serializzata, di questa stirpe di vampiri che prendono il controllo di New York ed infine del mondo. Vogliamo vedere i nostri personaggi combattere e uscirne vincitori. É un percorso lungo tre libri e tra tre e cinque stagioni televisive. E va in direzione di un punto fermo.

La premiere di The Strain va in onda domenica alle 10/9c su FX. Chi lo guarderà?

Traduzione a cura di Giuliana

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One thought on “The Strain: il nuovo drama sui vampiri di FX è troppo esplicito?

  • 12 luglio, 2014 at 10:37 pm
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    Adesso veramente mi arrabbio. Dico vabbè Twlight etc ma i vampiri sono questi di he Strain. Io ho letto la saga di Del Toro e l’ho adorata (un po’ melensa la fine ma vabbè). Qualcuno ricorda Dracula di Stoker? Troppo impressionante? Ma scherziamo vero? Io adoro Damon and company ma lì non stiamo parlando di veri vampiri qui sì. Non so mi viene in mente le Notti di Salem di King (my love for ever) che ho letto almeno 20 volte e che adoro. Era ora che si tornasse alle origini. In più Del Toror è riuscito nell’impresa di tornare indietro nella mitologia classica ma portando delle novità rilevanti, E’ la serie che attendo di più e non vedo l’ora di vederla così comepregavo per l’uscita del libro successivo quando c’era la saga letteraria.
    Please Astenersi chi pensa ch i veri vampiri siano Damon and company. I veri vampiri sono questi e sono loro che sono arrivati fino a noi da Stoker, che mi hanno affascinata e mi affascinano da 30 anni a questa parte, che amo come niente (come gli zombie, e anche lì si è provato a fare qualche manovra con lo zombie che si innamora e torna umano ma grazie a Dio non ha attecchito): in questi ultimi anni abbiamo avuto un po’ di romance ma la verità è Intervista con il vampiro, è Lester ed è The Strain. E cosa c’è di più affascinante dell’uomo che lotta contro il male che poi è dentro di lui?

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