Recensione di Daniele: Once Upon A Time 5×11 Swan Song

Hi Oncers,

credo che la risposta più bella e il più grande insegnamento in un fandom dilaniato dall’odio e dall’arroganza che Enchanted Forest durante la guerra degli orchi levate che fai ombra, lo abbiamo proprio da questo episodio.

Perchè io guardo questo Winter Finale e ci vedo dentro tutti i motivi che mi hanno fatto innamorare di questa serie tanti anni fa.

Non ci ho visto Once Upon a Hook, né OUACS, né OUAHaterz che è quello che la maggior parte del fandom guarda.
Sul serio, alcuni magnano a colazione pane e Oscurità.

I Dark Ones in confronto sono abitanti di Arendelle: tutto cuori, dolci e Lei It Go.

Ho visto in questo Mid Season Finale tutti i valori che questa serie ha sempre professato: Amore, Famiglia, Speranza.

E non è di certo perchè Emma Swan nell’ultima scena ripete il motto di famiglia.

Tutto questo c’è sempre stato, in ogni episodio, solo che non è mai stato così marcato come in questo caso.

Parlo della scena del sacrificio di Hook.

Di Regina che nonostante sia una donna forte e che ne ha passate tante, distoglie lo sguardo da un momento così straziante persino per lei;

di Robin e Henry che si uniscono a Regina nel perdere un amico, una figura paterna e di riferimento;

degli Snowing che FINALMENTE ci sono per Emma, finalmente si comportano da genitori e sono lì ad accompagnarla nel momento più buio e tragico della sua esistenza;

parlo di quel senso di compartecipazione, unione e dolore che solo una famiglia sa dimostrare in un momento del genere.

Perchè che vi piaccia o meno, Killian Jones non è mai stato né sarà mai l’asciuga scogli di Storybrooke.

Proprio come Regina, ha dimostrato col tempo di essere degno di far parte di quel Comitato Speranza che gli Snowing hanno creato.

Un gruppo così esclusivo che in confronto il KKT di Scream Queens è una Charitas aperta a tutte le matricole bisognose.

Si è guadagnato un posto speciale in quella famiglia in cui spacciano Speranza e Lieto Fine.

Ed è questo che loro fanno da sempre: combattere per salvarsi, vincere le avversità, seguirsi in capo al mondo e al tempo o negli Inferi, per stare insieme.

Ecco perchè decidono di accompagnare Emma Swan in un posto come l’Underworld.

E non si può ridurre tutto questo a un banale: “va a riprendersi il suo ragazzo”, perchè sarebbe come sputare sul senso di questa serie.

Perchè Emma non è una ragazzina in crisi ormonale che non sa stare senza il suo uomo, né lui è il suo scaldaletto.

E il fatto che non abbiano mai “sancito l’accordo” (if u know what I mean..) dimostra come siamo ben lontani da un tipo di amore basato sul sesso o l’appagamento fisico.

Se proprio vogliamo trovare un metro di paragone con le relazioni che questa serie ci ha mostrato, quello che Hook & Emma hanno non è un rapporto alla Graham\Regina s1, ma è esattamente una cosa alla Charming\Snow.

E questo vanifica ogni tentativo di voler sminuire o criticare il gesto di Emma.

Hook non è solo il suo lieto fine ma è la chiave di esso.

È grazie a lui se Emma oggi ripete quello che i suoi genitori hanno sempre ripetuto.

E grazie a lui se lei è totalmente aperta all’amore, se ha compreso che non deve più fuggire come ha sempre fatto, perchè Storybrooke è la sua casa e che questa casa è fatta dalle persone che ama: Henry, Snow, David, Neal.

Tutto questo è parte del lieto fine di Emma ma lei sa che senza di lui non ha senso.

Perchè quello che Hook l’ha aiutata a compiere è stato un vero e proprio salto nel vuoto, nel terribile e spaventoso mondo dei sentimenti dal quale Emma si è sempre tenuta alla larga.

Ho sempre amato la metafora degli occhiali e del mondo.

Quando ero una bambina avevo sempre delle emicranie terribili. Così mi portarono dal medico e quello mi disse che avevo bisogno di mettere gli occhiali… Io non riuscivo a capire perché, visto che ci vedevo benissimo! Però indossai gli occhiali e tornando a casa, in macchina, improvvisamente mi misi ad urlare… perché le enormi macchie verdi che avevo visto fino a quel momento della mia vita… non erano grandi macchie verdi… erano foglie! Erano le foglie sugli alberi! Potevo vedere le foglie, capisci? E non avevo idea del fatto che fino a quel momento mi fossi persa le foglie, non sapevo nemmeno che esistessero! E invece… ecco le foglie! E tu, per me… tu sei gli occhiali.”

Hook è stato per Emma quel paio di occhiali.

È lui che le ha fatto capire qual è il suo lieto fine, il suo ruolo, il suo destino, l’ha aiutata ad accettarlo persino e tutte queste conquiste che Emma ha raggiunto in 4 stagioni, non hanno senso senza di lui.

A che serve avere tutta la felicità del mondo se poi non puoi condividerla con chi ami?

Ecco perchè va a riprendersi lui e non Neal.

Perchè lei amava Neal, lui amava lei, sono stati entrambi il primo amore l’uno dell’altra, entrambi orfani e con un passato tragico alle spalle.

Ma questo non è bastato.

Emma conosceva Neal, sapeva ciò che lui poteva offrirle perchè l’aveva già provato e sapeva che non era abbastanza.

Lei non sarebbe cambiata, come non è cambiata in passato quando stava con lui.

E Killian rappresenta la seconda chance, come Robin con Regina (che poi il personaggio di Robin è sottotono da 2 stagioni, quello è un altro discorso), quell’amore forte e profondo abbastanza da fare la differenza.

Emma poteva trovare un modo per salvare Neal ma non l’ha fatto, così come lui quando August gli ordina di lasciarla e spezzarle il cuore, poteva trovare un modo per stare insieme con lei ma non l’ha fatto, semplicemente perchè non erano destinati ad essere quel tipo di amore che questa serie ci ha sempre mostrato.

Ecco perchè Hook la segue senza indugi in quel portale nel finale della s3, ecco perchè lei non si arrende e non lo lascia andare in questa stagione.
È il lavoro del Vero Amore, il salto nel vuoto nonostante la paura, perchè sai che funzionerà.

Come ora Emma sa che quello che ha costruito con Hook è forte abbastanza da permettere un gesto estremo come quello dei suoi genitori: dividere un cuore.

E non è l’unica a crederlo.

Hanno fiducia in questo anche Regina, Robin, Snow, David ed Henry che decidono di seguirla senza che sia lei a chiederlo.

Anzi, in una scena tagliata di questo episodio è Emma ad opporsi e a non volere che loro la seguano.

E tutti compreso Henry non accettano giustificazioni.

Tra l’altro, vorrei ricordare che Henry è l’autore e un eroe, ma prima di questo non è che sia mai stato un ragazzino ordinario.

Lui era quello che a 10 anni saliva sul bus per Boston per andare a prendere Emma Swan;

lui è quello che ha sempre dato vita a tutto con le sue operazioni via via più rischiose;

quello che mangia la torta di mele avvelenata perchè sa che Emma lo salverà;

quello che nella s2 intraprende un viaggio nel pericoloso mondo dei sogni per contattare Snow; quello che ogni volta che è stato tagliato fuori dall’azione, ha fatto qualcosa di stupido pur di trovare un modo per esserci; quello che nel finale della s4 ha guidato una macchina con una padronanza zarrogante e tamarra da uomo 30enne di periferia e ha salvato il culo a TUTTI nella realtà parallela in cui il vecchio autore li aveva imprigionati.

Smettiamo di fare di lui un povero bambino indifeso e costretto da una madre crudele e senza scrupoli a seguirlo all’Inferno per recuperare il suo toy boy preferito.

Lasciarlo in convento dalle fate con gli altri bimbi abbandonati, per quanto sarebbero state belle scene stile “Le Ali della Vita” che incontra “Tata Matilda”, sarebbe stato solo OOC.

 

– Hook

In questo Winter Finale c’è stato un ritorno al vecchio OUAT anche per quanto riguarda la struttura dell’episodio e un tema caro a questa serie: i legami familiari del passato che hanno conseguenze sul presente.

Vediamo uno spiraglio del passato di Hook e scelgono di mostrarci qualcosa di forte proprio per farci capire che lui è stato davvero un villain non perchè beveva rum e rimorchiava ogni sera come un tronista in villeggiatura, ma proprio perchè ha ucciso anche lui della gente.

E in questo caso, suo padre.

Regina o meglio, la Evil Queen è inserita non a caso.

È stato proprio un voler dimostrare quanto quei due siano in realtà simili, entrambi sono stati corrotti e sedotti dall’Oscurità e quanto sia stato difficile per loro cambiare.

L’episodio si basa su questo.

Scegliere la persona che vuoi essere.

Per giorni ho letto dei paragoni tra Dark Hook e Rumple che mi hanno fatto rabbrividire, semplicemente perchè si volevano paragonare i secoli di azioni oscure e malvagie di Rumple ai 40 minuti di Hook versione Dark One.

E ciò che ho sempre ripetuto è che entrambi sono soggiogati dall’Oscurità che fa far loro cose terribili, ma la differenza tra i due è una e fondamentale: Rumple ha avuto secoli di seconde chance e opportunità che ha sempre mandato a puttane, Hook non ha ancora avuto il suo momento.

Ed ecco che in questo episodio arriva l’occasione che dimostra chi è Hook davvero: tutto il contrario di Rumple.

Un uomo, un eroe anche da Oscuro.

Rumple?

Un codardo anche da Eroe.

Ciò che mi piace di Hook e che lo rende ai miei occhi un personaggio affascinante e valido tanto quanto Regina, è che lui è cambiato senza che nessuno gliel’abbia mai chiesto.

Ha voluto farlo da solo, trovando nella donna che ama la motivazione giusta.

Ha scelto già in passato, l’amore all’oscurità.

E ha lavorato tanto su se stesso al punto da diventare forte abbastanza non solo per sé ma anche per una testa calda come Emma.

È stato l’incastro perfetto che serviva ad entrambi.

Ma non ho solo un debole per i personaggi cattivi che trovano redenzione, mi piacciono anche i cattivi e basta.

E Rumple è tra questi, la sua scelta è stata perfettamente IC con quanto ci hanno sempre mostrato.

La più grande storia di amore di questa serie non è quella tra Snow & David, Hook & Emma, Regina & Robin… ma quella tra Rumple e il suo pugnale.

Quel pugnale è la sua Belle, il suo cuore, il suo lieto fine.

Infatti aspetto solo una scena in cui il pugnale va a terra e si rompe come un iPhone 6 nuovo di zecca e lui lo bacia e il True Love Kiss lo riaggiusta.

Rumple si è dimostrato quello che è sempre stato.

Questa volta non ha scusanti, anche basta con la storia: “eh ma è colpa dell’Oscurità”, perchè lui ora era un eroe, uno col cuore puro.

Poteva scegliere LIBERAMENTE chi essere e ha fatto la sua scelta.

Quelle di Neal o Belle, sono sempre state maschere.

Giustificazioni con le quali legittimare le sue azioni, convincersi che quel potere non era per lui ma per usarlo per chi ama.

Questa volta gioca a viso scoperto (tranne che con Belle, obvi) prende il potere senza giustificarsi perchè finalmente ammette a se stesso che non può vivere senza.

Può non piacerci, ma anche lui lotta e fa di tutto per il suo lieto fine.

E la svolta da eroe è servita per dimostrare questo.
Non è stata uno spreco di tempo.

Il punto è che smetteremo di ripetere quello che diciamo da sempre, ossia di come sia tutto così ripetitivo, statico da divenire insopportabile, un continuo girare a vuoto sempre sullo stesso punto e ripetere che no, Gold non è 50 sfumature di grigio ma è grigio è basta.

E smetteremo anche di illuderci che possa cambiare ogni volta che gli autori ci mostreranno uno spiraglio di redenzione per questo personaggio che è nato per interpretare il Dark One e sarà così fino alla fine.

Spero solo che se Belle sceglierà di rimanere ancora una volta al suo fianco, ci regali scene così:

Ps. Adesso che il pugnale è diverso, che Rumple ha il potere di tutti i Dark Ones mai esistiti, è troppo sperare in una variazione della mitologia e quindi una nuova storyline per l’Oscurità?

– Emma Swan

Per me resta il più bel personaggio di questa serie, colei che è partita come brutto anatroccolo per diventare cigno.

In questo episodio ritorna se stessa, The Savior, ma noi l’abbiamo sempre riconosciuta anche con un abito Versace collezione Dark One 2015, addosso.

Perchè essere così in empatia con un personaggio e comprendere e riconoscere le sue intenzioni in situazioni diverse dal normale, non è prevedibilità della serie o cattiva scrittura, ma è la prova di quanto siamo così dentro la storia a tal punto da conoscere quel personaggio come fosse di famiglia.

Credo che la piena evoluzione di Emma sia avvenuta in questo episodio.

Ora è totalmente e incondizionatamente se stessa, aperta all’amore, senza più muri dietro i quali nascondersi, forte come non mai a tal punto da rendere suo il motto di famiglia.

È quel personaggio che fa dei valori di questa serie la sua corazza contro il mondo avverso.

E il passaggio da Dark One a The Savior è proprio il simbolo di tutto questo.

Emma ha avuto un eccellente character development, un percorso costruito con cura nel tempo e così esasperatamente reale in certi punti che ha rappresentato una novità in questa serie.

Ma andava fatto così, perchè lei non è cresciuta in un mondo fiabesco dove nasci con l’idea che lì fuori c’è la tua anima gemella ad aspettarti.

Lei è cresciuta nel nostro mondo, ha dovuto lottare e misurarsi con le stesse complicazioni che ognuno di noi sperimenta nella vita.

Era quella che nemmeno credeva alle fate e alla magia.

E adesso apre un portale per gli Inferi perchè crede nell’amore e nel lieto fine.

Nella seconda stagione metteva KO Cora dicendole che l’amore è forza senza però crederci davvero.

Lo ripeteva perchè sua madre e suo padre non facevano che dirlo.

Adesso, dopo quattro stagioni comprende a pieno il significato di quella frase e va a riprendersi colui che l’ha aiutata a capirlo.

E questo episodio ci ha dimostrato quanto l’amore renda forti e coraggiosi e non il contrario.

Perchè è facile prendere decisioni e fare i duri con i “feelings off” ma quando il tuo cuore è aperto all’amore, quando sei lì e senti ogni cosa a tal punto che fa male, serve una forza sovrannaturale per conficcare Excalibur nel petto di chi ami.

– Parlando di Emma post Hook..

Sinceramente non sarei riuscito a immaginare una Emma Swan che va avanti normalmente con la sua vita dopo quanto ci hanno raccontato per 3 stagioni.

Perdere l’amore, ma non una storiella qualsiasi, ma l’amore della vita, deve essere esattamente come ci hanno mostrato.

Roba da: “non riesco a respirare se tu non ci sei”.

Perchè non è vero amore se non ti riduce come Bella Swan in New Moon.

Schermata 12-2457368 alle 19.55.15

Parliamo anche del modo in cui hanno deciso di mostrarci questa morte.

Nulla di fiabesco, solo la cruda e dura realtà.

Un’ambulanza, una barella, il cadavere che viene coperto e nascosto a tutti, lei che gli tiene la mano fino all’ultimo e non lo lascia andare.



Emma trattenuta dai suoi genitori che quasi la strappano da Lui, ogni cosa rallenta, tutto diviene confuso e insopportabile.

È la scena più intensa dell’intera SERIE.

Mai visto qualcosa del genere in OUAT.

Perché alla fine Hook & Emma si sono innamorati nel nostro mondo ed è giusto che il loro amore “morisse” come avviene per noi comuni mortali.

 

 

Conclusione:

Capiamo perchè Rumple non ha ucciso Hook pur avendo Excalibur.
Faceva tutto parte del suo piano.
Tra l’altro, Hook in punto di morte indica Gold ma nessuno se ne accorge. Cercava di avvisare tutti sul fatto che l’Osucrità è ancora in gioco.

Hook è l’unico che ha sempre visto Gold per quello che è davvero.

Lei sa che razza di uomo sei. Quello che ama il potere più di ogni altra cosa. Più di lei, più del tuo defunto figlio.”

Del passato di Hook sappiamo ben poco e sono felice che nella 5B avremo l’opportunità di esplorarlo meglio.
È con noi da 4 stagioni e abbiamo avuto solo 3 episodi Hook-centrici finora.


Tra l’altro, adesso che anche lui ha un fratellastro che verrà prima o poi a reclamare vendetta, può considerarsi al 100% vero protagonista di questa serie.
Un parente incazzato è il requisito per essere un regular di OUAT.

 

Il confronto tra i Dark Ones e i nostri eroi mi ha ricordato la scena della battaglia tra i Cullen e i Volturi.
Poca azione, molta introspezione.


In ogni caso il colpo di scena resta e ha fatto la sua porca figura.
Alla fine la profezia dei Bangel con la quale ci eravamo lasciati nella scorsa recensione, si è avverata.

Schermata 12-2457368 alle 19.55.34

 

Ho amato sia le scene tra Hook e la Evil Queen (credo che almeno un lavoro di mani in quella carrozza ci sia stato), che quelle tra Regina e Killian a Storybrooke. Mi piace il loro rapporto e spero che nella 5B ci sarà modo di approfondire non tanto sul loro passato, quanto sul presente. Sono entrambi personaggi molto simili e tremendamente affascinanti.
Hanno tanto da dire, sia singolarmente che in “coppia”. 

Regina ha fatto benissimo a rimandare Zelena a Oz.
C’era un accordo, la strega non l’ha rispettato.
Se l’è cercata.
Sono sicuro che Zelena ritornerà comunque più pazza e agguerrita che mai.
Per ora entrambe si concedono una vacanza in regni diversi.

 

 

Sono fottutamente eccitato per questa 5B.
Il bello di OUAT è proprio questo: ti fa sperare che l’arco successivo sarà più entusiasmante del precedente e all’inizio lo credi, poi sei quasi a metà arco e ti chiedi: “dove sono le meraviglie?” e mentre stai per perdere l’interesse arrivano le ultime puntate da OMG che ti fanno eccitare e riaccendono il tuo entusiasmo.
E via così in un circolo vizioso.

 

Ogni volta che un personaggio muore ma c’è possibilità che ritorni, lo show perde un po’ di credibilità perchè non c’è più quella paura che ti mantiene incollato allo schermo e ti fa dire: “fa che non muoia, fa che non muoia”.

Ma questa è la maledizione di ogni show sovrannaturale che prima o poi decide di affrontare questo tema.
Tra l’altro vorrei ricordare che il primo ad inaugurare questa tendenza nella serie è stato proprio Gold tornando lui stesso dalla morte e poi riportando in vita Malefica.


Questa 5A non è stata particolarmente entusiasmante, ci ha messo un po’ a decollare e quando l’ha fatto era già tutto finito.

Ma sempre meglio della staticità della quarta stagione.

Gli episodi 5×08\10\11 sono i migliori di queste ultime stagioni.

Ci hanno regalato scene paurosamente intense, profonde e significative che mai si erano viste prima in OUAT.

Una menzione speciale a Colin e Jennifer che con la loro immensa bravura e talento, perchè ormai si tratta di questo, ci hanno emozionato e regalato scene che resteranno nella storia di questa serie.


Sono felice di vederli finalmente protagonisti.

Per troppo tempo sono rimasti in panchina.

È tempo che ogni personaggio abbia il giusto spazio in questa serie, come è sempre successo, e adesso è il loro momento.
La loro favola prende vita, la loro storia è raccontata come per stagioni è stato per gli Snowing, Regina, Rumple..

Per me non è OUACS ma continua ad essere OUAT.

E OUAT non è mai stato un capolavoro e mai lo sarà.

Non è la serie che farà storia e segnerà il mondo della serialità americana, né vincerà mai premi prestigiosi o si distinguerà per la sua trama perfetta e impeccabile.

È sempre stato un prodotto senza pretese, con lo scopo di intrattenere ed emozionare e continua a farlo, per me oggi più che in passato.
Scelte autoriali infelici, personaggi mal caratterizzati, introdotti e poi fatti sparire nel nulla, plot holes, ripetitività, storyline non particolarmente brillanti e azzeccate, troppa carne al fuoco e poco tempo per sviluppare tutti gli scripts ecc.. sono cose che ci accompagnano dall’inizio.

Nessuno però ci ha mai fatto caso prima che scoppiassero le ship wars nel fandom.
Adesso anche il terrorismo, la fame nel mondo e l’effetto serra è colpa dei CaptainSwan.

La serie ha subito un calo fisiologico degli ascolti come tutte le serie avviate e i fattori che influiscono sono tanti.
Detto questo è importante ricordare che OUAT nonostante sia alla sua quinta stagione è sì una serie low, ma resta lo scripted drama su rete non cable più forte nella fascia 18-49 che è quella che conta ai fini di un rinnovo.

Detto questo, questa serie continua a darmi ciò che mi aspetto da una serie del genere, questa stagione mi ha persino sorpreso in alcuni punti e fin quando continuerà ad intrattenermi e ad emozionarmi raccontando le storie dei suoi protagonisti, per me resta un prodotto valido.


Apprezzo ciò che mi piace, critico quando c’è da farlo, l’importante è avere l’intelligenza e la sensibilità nel capire se sono critiche realmente oggettive o solo di parte e sopratutto ricordare che dietro ogni singolo episodio c’è gente che ci mette l’anima e il cuore affinché tutto funzioni.

Un team pazzesco di autori, attori, sceneggiatori, macchinisti, tecnici, addetti di ogni tipo.. e il lavoro, l’impegno e la passione di questa gente va SEMPRE rispettata e non massacrata e insultata solo perchè il nostro personaggio del cuore non ha 40 minuti di screentime a episodio o una ship fanon non sarà mai canonizzata.

Anche il solo ridurre tutto questo a un fattore di ships o personaggi è degradante per la serie stessa.

Voto 5A: 6,5

Voto 5×11: 8+

Comments

comments