Recensione di Daniele: Grey’s Anatomy 12×04 Old Time Rock And Roll

Coniamo l’espressione: “Sei come Grey’s Anatomy, migliori invecchiando” e usiamola per gli auguri di compleanno per gli over 50.

Sul serio.

Vedo l’antica gloria risplendere in questa stagione, una luce che ad ogni episodio diventa sempre più luminosa.

Guardo lo show è dico: “wao, qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, più i soliti cliché che tanto ci piacciono.. ma Grey’s Anatomy ha davvero 10 anni?”

Questa dodicesima stagione è come quando sei costretto a svegliarti alle 6 nonostante hai fatto le ore piccole, ma ti imbottisci di caffè, ti prepari ed esci ad affrontare il mondo ugualmente.

Certo, durante la giornata avrai i tuoi momenti no, di stanchezza profonda, ma riuscirai a mascherare il tutto.

È questo che ci piace così tanto di questa stagione.

Il fatto che nonostante tutto sembrava a un punto di non ritorno, alla deriva, dopo anni di incredibili calvari che hanno raggiunto il culmine nella scorsa stagione, lo show sembrava essere gambizzato.

Game over preannunciato, il fallimento auspicato dai discepoli di Derek.

Invece questi personaggi, questo show, ne sono usciti vincitori.

Racchiudono dentro di loro tutto il percorso passato, tutte le sofferenze, ma dopo la fase Izzie Stevens sul pavimento del bagno avvenuta negli ultimi episodi della 11esima stagione, adesso sono in piedi, di nuovo a combattere.

E come loro, anche noi ci sentiamo forti e pronti per questo nuovo inizio che adesso non ci sembra più una possibilità, ma una realtà concreta.

E nonostante questa seconda possibilità, ci sono sempre quei momenti di sconforto, quei fantasmi del passato, che tornano a bussare alla porta.. if u know what I mean.

Ad ogni episodio scopro di avere molte cose in comune con le sorelle Halliwell.

Come ad esempio il fatto che viviamo fuori dal mondo e ci dimentichiamo gli eventi imminenti.

Per fortuna c’è Shonda, a ricordarci che Halloween è alle porte.

In tutti i sensi.

Perchè al peggio non c’è mai fine, perchè l’oscura profezia dei BTS del 250esimo episodio si è avverata.

Non bastava la quantità di sfiga presente in casa Grey, adesso abbiamo anche la Morte Nera come guest star.

Immagine di Penny al mattino appena sveglia:

Vedendola avremmo reagito così anche normalmente, figuriamoci dopo una puntata dedicata all’insegnare agli specializzandi come comunicare la morte del paziente ai parenti, con Meredith che ti fa piangere sangue mentre racconta di lei e della notte in cui la sua vita è cambiata.

Capite il sadismo di Shonda?

Toglie il cerotto dalla ferita ancora aperta e poi ci butta il sale presentandoci l’assassina.

È malvagiamente geniale perchè ti mette proprio paura quella scena, rende Horror un telefilm che di horror non dovrebbe aver nulla.

Invece ci sono episodi di Grey’s Anatomy che mi hanno fatto tremare più di qualsiasi altra puntata di American Horror Story.

Tra la cena con il killer, i flashback della 11×21, possiamo considerare il prossimo episodio come uno speciale di Halloween.

Ora, il problema non è lo scialbo sorriso da ragazza cattolica, i marcati lineamenti del suo viso di assassina, i suoi occhi luminosi come un Furby satanico, no… il problema non è Penny in sé, ma quello che rappresenta.

Perchè quando la guardiamo, noi vediamo questo:

Penny è un promemoria vivente di quanto che abbiamo perso.

Di ciò che ci è stato, ingiustamente, tolto.

Penny è la malasanità.

Penny è la negligenza.

Penny è la TC dimenticata.

Penny è il neurochirurgo che non arrivava.

Penny è Derek impotente su quel tavolo operatorio.

Penny è l’ultimo sguardo di lui prima di morire.

Penny è Meredith che viene scortata dalla polizia in ospedale, l’incubo che prende vita.

Penny è “Derek. Derek. Derek. Puoi andare adesso, noi staremo bene.”

Penny è Chasing Cars.

Penny è la 11×21.

Nei miei sogni, sono sempre un neurochirurgo che dimentica di fare la TC a Penny che è la paziente sul tavolo operatorio.

Da questa storia ci sono chiare due cose fondamentali:

1) Meredith è come Bella Swan: la sfiga se l’attira.

I’m blessed” – le muore il marito.

I’m happy” – le arriva a casa l’assassina del marito.

2) Callie dopo la fase Upper East Side con Arizona, è tornata a rimorchiare a China Town.

Adesso, la cosa di cui ho più paura è Shonda.

Perchè lei è famosa per farci piacere, col tempo, a poco a poco, senza che noi ce ne accorgiamo, personaggi che inizialmente odiavamo.

Prendete Maggie ad esempio, ultimo caso lampante.

Da usurpatrice dell’eredità di Richard, a brutta copia di Lexie Grey, a irrispettosa della memoria di Cristina Yang, adesso ci è simpatica e la shippiamo persino con DeLuca.

E io non voglio, non voglio che Shonda ci faccia aprire la busta a Penny.

Non si può permettere a farci questo.

Penny deve restare odiata come Erica Hahn.

Perciò Meredith, adesso immaginaci come Lexie Grey quando ti chiedeva di odiare vostro padre insieme.

Immaginaci come lei, mentre ti chiediamo di sederti a tavola e odiare Penny La Morte Nera con noi.

  • MEREDITH GREY

Ok, lo so, probabilmente siete stanchi di me che applaudo anche quando questa donna fa la cacca, ma è per caso colpa mia se Meredith è l’unico personaggio che dopo 10 anni mi fa ancora emozionare come le ragazzine disagiate durante lo Chanel-O-Ween?

Ogni volta che penso di aver raggiunto il picco massimo di amore che si possa provare per una persona, lei se ne esce con una frase, un gesto, come a volermi dimostrare che si può andare oltre.

Il mio amore per Meredith Grey è come quei limiti matematici che tendono a più infinito (+ ∞).

In questo episodio parla due volte, ma in quelle due frasi c’è tutto.

È racchiuso tutto il suo mondo, tutto il suo essere Meredith Grey in questo punto della vita.

E quelle frasi, quelle parole, confermano ulteriormente quello che settimana scorsa vi dissi.

Nessuno sente la mancanza di Derek Shepherd, quanto Meredith Grey.

Mi piace che questo discorso sia arrivato dopo 3 episodi, che non abbiamo iniziato la stagione così.

Mi piace questa versione tremendamente realistica che hanno voluto mostrarci riguardo la perdita di un grande amore.

Per chi si aspettava una Meredith disperata che si lancia dai dirupi per avere le allucinazioni e rivedere Derek, consiglio la visione di New Moon.

Fa al caso vostro.

Invece è così real, così Grey, il fatto che Mer guardi la sorella parlare di sesso con uno specializzando e rispondere persino con una risata (QUELLA RISATA) al fatto che Derek se la scopava quando lei era una specializzanda.

È meraviglioso vedere Meredith che si interroga sul sesso con naturalità, che ci pensi solo ora dopo più di un anno e che dica: “Sto bene così, davvero. Non ne sento più il bisogno.”

Questa frase inserita all’interno di un discorso tragicomico sulla vedovanza e Vaginopoli ci mostra quanto Meredith sia ancora alla deriva.

Lo dice chiaramente: “Sono morta dentro”.

Una parte di lei si è completamente spenta dopo quella sera, così morta a tal punto da non provare una minima pulsione sessuale.

È quello che la Bailey voleva fare nello scorso episodio.

No, non farle provare piacere sessuale, ma riaccendere la fiamma dentro di lei, facendola incazzare per qualcosa, facendola lottare per vincere un’ingiustizia.

Il percorso di Meredith sarà proprio questo durante la stagione.

Tornare, a poco a poco, a sentire pienamente la vita.

“Non mi chiedo più cosa ci sia la fuori.
Non mi sembra di perdermi qualcosa.
Ho avuto un grande e meraviglioso amore ma ormai è passato.
E ora ho i bambini, voi, la chirurgia e sono felice.
Non pensavo di poterlo essere di nuovo ma è così.
E non mi serve altro.”

Questa frase racchiude tutta la sua integrità, maturità, dignità e crescita.

Una Meredith che sa di aver vissuto tanto, è conscia del suo percorso di vita con Derek e crede che va bene così, che questo sarà abbastanza per il resto della sua vita.

È ora, dopo più di un anno che finalmente dice: “Mags, sono una vedova.”

E noi abbiamo bisogno di sentirle dire questo, che l’affronti con noi.

Sono frasi catartiche, lacrime terapeutiche.

Sono una vedova proprio come nei romanzi e nei film.
Non pensi mai che possa accadere a te, ma succede.

Altra grande verità, altra cosa che ci ha fatto incazzare.

Perchè proprio a Meredith? Perchè proprio ai MerDer?”

Perchè nella vita funziona così.

Siamo sempre portati a credere che le tragedie siano destinate agli altri e non a noi, che noi siamo solo spettatori passivi delle sofferenze altrui.

E invece Grey’s ci ha sempre raccontato queste perdite, questi dolori, facendoceli provare ‘sulla nostra pelle’ dandoli ai personaggi che amiamo e non solo ai pazienti.

Così ci fa tenerezza pensare a una Meredith vedova che crede di essere appagata e di avere tutto anche se ha perso tutto.

Del fatto che sorrida pensando all’amore fisico e che è sicura di non volerlo più.

E gli anziani in questo episodio, con la loro crociera romantica, sono messi lì non a caso.

Sono lì a ricordare a Meredith e ad Arizona che l’amore arriva di nuovo e di nuovo, a tutte le età e quando meno te lo aspetti.

Shonda fa arrivare gli anziani, per ricordare ai ‘giovani’ che hanno ancora una vita da vivere anche se ora credono che sia impossibile.

Un po’ come Maria De Filippi con noi, che ci piazza il trono over per ricordarci che loro a 70 anni trombano più di noi.

E questo è sempre in linea con il tema di questa stagione: la rinascita, il nuovo inizio, la seconda possibilità.

Per questo io voglio che Meredith torni ad amare, che conosca di nuovo qualcuno che le faccia provare quelle sensazioni.

Perchè sono sicuro che nessun amore, sarà forte e immenso quanto il primo.

Nessuno sarà come Derek Shepherd.

Lui e lei sono proprio anime gemelle, meant to be, e quando penso al series finale vedo solo loro due che si rincontrano nella casa di candele, belli e innamorati come se fosse passato un solo giorno e non anni.

Proprio come Rose e Jack di Titanic.

Ma questo non significa che Meredith debba rimanere vedova a vita.

È impensabile e crudele come cosa.

Voglio che qualcuno entri nella sua vita e lo faccia a poco a poco.

Qualcuno che col tempo diventi un sostegno per lei, una figura di riferimento per i suoi figli, qualcuno che le dica: “Non sei sola, lascia che ti aiuti a portare questo peso che hai sulle spalle.”

Qualcuno che a fine giornata o nei momenti di merda, sia lì per lei.

Perchè tutti noi abbiamo bisogno di questo.

Siamo esseri umani.

Siamo fatti così.

Meredith è THE SUN e adesso che la sua Terra, il suo pianeta è stato distrutto, è triste pensare che nessuno godrà mai più della luce e del calore che lei è in grado di dare.

Conclusione:

Epiche le scene Arizona\April.

Lo stanzino delle scorte tira fuori sempre il meglio da loro.

Questi rari momenti sono sempre apprezzati.

Che bella brotp Arizona e il vecchio.

Ma lui aveva 90 anni ed era al GSMH… che futuro potevano mai avere?

Niente esterna Omelia anche in questo episodio.

La redazione è pronta a fare causa.

I Maluca sono qualcosa di già visto?

No, sono semplicemente partiti come quasi tutte le coppie di Grey’s Anatomy.

Adesso dobbiamo solo aspettare e vedere come gli autori renderanno il loro percorso unico e diverso da quello degli altri, come hanno sempre fatto.

Non sono pronto per quella cena.

Sicuramente dopo la confezione di Kleenex per questo episodio, il prossimo emoji sarà una bottiglia di vino.

#JeSuisArizonaRobbins

Voto: 8+

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