Recensione di Daniele: Grey’s Anatomy 12×01 Sledgehammer




Diciamoci la verità… questa premiere ha fatto re-innamorare anche i più scettici.

Vi sfido a dire il contrario.

Non so cosa mi aspettavo mentre in questi mesi di pausa leggevo spoiler e dichiarazioni di Shonda su questa nuova stagione che sarebbe stata: “diversa dalla precedenti” celebrata come: “un nuovo inizio”.

La mia unica certezza era che ad ogni modo, non avrei smesso di guardare lo show.




A parte quelli che dopo la 11×21 usano i poster di Grey’s Anatomy come carta igienica, i cofanetti un tempo sacri ora bruciati come la bandiera americana dai terroristi, ci siamo noi che con Grey’s abbiamo quel rapporto di amore malato che prima o poi ci ucciderà.

La D’Urso ci inviterebbe a smettere, direbbe che l’amore non è sofferenza, ma non accetto consigli da una che con 40 di febbre non va a ricoverarsi al GSMH ma è in diretta per 5 ore.




GA è un pò quel grande amore della vita che nonostante ci riduce come Lisa Fusco (spaccati e doloranti sul pavimento) non è mai abbastanza.
Perciò questa stagione siamo tornati da lui un po’ diffidenti ma molto curiosi, con la premessa del: “ci devi riconquistare”.

E lo ha fatto.

Non so quanto ci avete messo voi a dire: “Maria apri la busta che lo perdono” a me è bastato un secondo.

Hanno inquadrato Meredith a letto, nemmeno il tempo di iniziare a parlare ed ero già in lacrime come una Beliebers al concerto di Justin Bieber.

Parliamo di questo inizio puntata molto celebrativo.

È stato un salto nel passato, per ricordarci dove tutto è partito.
Il discorso di Weber, le 5 regole della Bailey nazista.
L’arena.

10 anni dopo, Meredith è in quell’arena non più come preda, ma come gladiatore.
Ha lottato, ha perso tanto ma ha anche vinto.

E nonostante questo immenso capitolo durato 11 stagioni, lei è pronta ad iniziarne uno nuovo con la stessa freschezza di sempre.

Lo fa con nuove persone al suo fianco, nella casa che ci ha visto tutti crescere.
Mi è dispiaciuto molto quando la Dream House è stata smantellata come la casa del GF a fine edizione.

Ma devo dire che la scelta di ricominciare nella vecchia casa di Meredith mi è piaciuta molto.
È un legame concreto che abbiamo con il passato, un passato fatto di muri che hanno ospitato un sacco di senza tetto che manco i centri di assistenza a Lampedusa.

Non riesco a immaginare una Meredith Grey che cerca di andare avanti nella Dream House.

Adesso è sola, ed è giusto che si riappropri di qualcosa di suo che l’ha sempre definita.
La casa di famiglia in cui è cresciuta.

Vediamo questi nuovi inquilini.

Amelia: voi lo sapete che sono affezionatissimo a questo personaggio, che ogni volta che devo affrontare qualcosa di spaventoso e importante come un’esame o un taglio di capelli, faccio la mossa del supereroe che lei ci ha insegnato.



Però, però… buttare giù i muri alle 6 di mattina solo se sei un muratore di Centocelle.

A prima mattina si beve caffè cercando di capire come affrontare l’ennesima giornata di merda, non c’è spazio per una cosa alla: Extreme Makeover Home Edition.

Anche se ti chiami Amelia Shepherd e sei un supereroe.

Maggie: ho deciso di dare una possibilità a questa ragazza.
L’ho maltrattata, bullizzata e offesa peggio di Tina Cipollari con Gemma Galgani, ma sono pronto a fare pace.



Anche gli autori l’hanno capito.
Sapevano della resistenza anti-Maggie da parte dei fans e hanno scelto di farci entrare più in empatia con lei.

Infatti la scelta di farle colpire la madre bionda fan di Giovanardi e padre Amorth, non è stata un caso.
Con il suo PUGNO ALL’OMOFOBIA, Maggie ha guadagnato un sacco di punti ai nostri occhi.



Ci ha ammorbidito un po’, anche il fatto di aver conosciuto il suo passato, un’infanzia e un’adolescenza rovinate dal bullismo.
Ma non è tanto la storia in sé che ti porta ad avere COMPASSION, perché sarebbe un po’ scontato, no?!

È il fatto che Maggie abbia avuto il coraggio di reagire, di riscattarsi, di fare qualcosa che andava fatto da tempo, colpendo quella donna.
È stato un altro muro che in questa puntata è stato buttato giù.

Brava Maggie, continua a sorprenderci.

I complimenti vanno anche a Shonda, per essere sempre in prima linea e sul pezzo, nell’affrontare tematiche delicate del nostro tempo.

È incredibile come un argomento già trattato in passato, possa ripresentarsi senza mai stancarci o farci dire: “ma è qualcosa di già visto”.
C’è una tale maestria nel rendere nuovo qualcosa di ‘vecchio’, nel farci appassionare e commuovere ad ogni storia, anche se tratta una tematica già affrontata.

Non so quanti show ci riuscirebbero a farlo, a parte Maria De Filippi con C’è Posta Per Te che ci regala sempre emozioni violente con i parenti siciliani che litigano da lei da più di 10 anni.

L’episodio di questa settimana può essere riassunto con una gif:




Anche noi, lo siamo.

AVREI VOLUTO NASCERE NEL 2000 TANTO I PORACCI SONO GLI OMOFOBI, IO MICA SONO FAN DI GIORGIA MELONI.

La storia delle due ragazzine ci ha commosso, continuerei a seguire Grey’s Anatomy anche solo per i casi dei pazienti.

E proprio perché sono fermamente convinto che questa love story è al pari di qualsiasi altra storia tra due ragazzi adolescenti eterosessuali, non riserverò alle due un trattamento speciale rimarcando la loro “diversità” e facendone il punto di forza.

In poche parole, c’ho da criticare alcune cose in questa storia e lo faccio senza problemi e non come la Marcuzzi che mette Rebecca su un piedistallo solo per il suo passato da trans.

“Volevamo solo stare insieme, da vive o da morte”

Sempre melodrammatici questi adolescenti, d’altronde Romeo e Giulietta erano due Tumblr’ teens.
Non c’è da stupirsi.

Dettaglio trash che proprio non mi è piaciuto: “Wreacking Ball” in sottofondo.
Nonostante la cover bellissima (Scars on 45) non riuscivo proprio a togliermi dalla testa l’immagine di Miley Porcella che lecca martelli e si lancia con la palla tra Callie e Owen che si disperavano per tenere in vita le due ragazze arrivate lì come due costruzioni Lego semi distrutte.




Conclusione:

Sono tornato a shippare Japril.
C’è così tanto angst e dolore tra loro, il matrimonio è lì naufragato come la Concordia sull’isola del Giglio che voglio proprio vedere se la nave affonderà o diventerà un bellissimo yacht.

Un minuto di silenzio per Jackson che è stato maltrattato per tutto l’episodio.

“Allora come va con April?”
“Ehy.. stasera party hard per il ritorno di April?”
“Ciao, come va? Come stai, tutto bene.. i Marò? E April?”



Poor Jack.
Come quando ti lasci e non aggiorni il tuo stato sentimentale su FB e tutti ti chiedono di lei\lui.

Padre dell’anno:




Ogni volta che dicono: “Serve subito un TC Celebrale” mi parte l’embolo come quando a Shonda chiedono dell’uscita di scena di Patrick Dempsey.

Aspetto solo con ansia l’episodio in cui quei macellai di quell’ospedale cinese di merda, muoiano male insieme al camionista.

Parlando di nuove possibilità, sono predisposto anche verso i Jolex.
Sto cercando di perdonare Jo per aver dato della: “vedova triste che bussa alla porta” a Meredith nella scorsa stagione.
Ma devo ancora capire se mi piacciano di più i Jolex o la loro casa.



Che figata ragazzi, molto Brooklyn style.

Anche in questa stagione ci occuperemo della storia di Owen e Amelia come fossero una coppia di Uomini & Donne.

C’è stato davvero poco di loro in questo episodio, perciò nessun RWM della redazione questa settimana, ma vedo con piacere che quel lato insicuro di Owen quando non sa dove portare Amelia in esterna e si chiede se per caso sta correndo troppo, ma poi finisce col ficcarle due metri di lingua in bocca mentre lei parla di ristrutturare casa, non è sparito e dunque sono felicissimo.

Ci regalerà gioie immensa anche in questa stagione.
Grazie Owen Hunt per essere una certezza quando “Everything Has Changed.”

Ogni cosa è cambiata per davvero.
E… ne sono felice.
Sono felice perché le promesse sono state mantenute.

Perché questa première ci ha commosso, ma è stata una commozione ‘gioiosa’.
Niente sentimenti distruttivi.

C’è aria di nuovo, di fresco, c’è… luce.
Sono contento di potermi guardare un episodio senza troppi drammi, di ridere per Arizona che non trova un coinquilino (solo in un universo parallelo due fregnacci come Arizona e DeLuca sarebbero degli emarginati), di gioire per la Bailey che ottiene il posto di Capo, degli screzi tra Meredith e Amelia.

A proposito, amo questa nuova sisterhood.
Questi siparietti tra coinquiline, questo loro urlarsi contro, perdonarsi, chiarirsi.
Meredith e Amelia che si lamentano con Maggie che poverina, a un certo punto non c’è la fa più e sclera pure lei, costringendo entrambe a un confronto.

Molto Charmed.

Meredith, Amelia e Maggie sono le mie nuove sorelle Halliwell.




IL POTERE DEL TRIO COINCIDE COL MIO.


Avrete sicuramente notato che twittando l’hashtag #GreysAnatomy vi appare l’emoji di un cuore col cerotto.
Beh, ho amato questo dettaglio.



È un’emblema, un simbolo.
Ci ricorda quanto abbiamo sofferto, quanto il nostro cuore sia stato calpestato.
Ma c’è quel cerotto a tenere insieme i pezzi.
È quello che Meredith ha fatto, è quello che 9.5 milioni di telespettatori che hanno seguito l’episodio, hanno fatto.

Vogliamo darci una nuova possibilità, vogliamo darla a questo show che nonostante sia alla sua 12esima stagione, continua a regalarci le stesse emozioni di sempre.
Grey’s è camaleontico, una fenice che rinasce dalle sue stesse ceneri.

E dopo la tempesta il sole, d’altronde… a chi non piace il sole?



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“La risposta è… voi.
Siete voi ad essere cambiati.
Premete con fermezza.
Senza alcun rimpianto…
Ricominciamo.”

Meredith è qui in questa stagione a prenderci per mano e a dirci: “Let’s take the bitch down.”



Se avete voglia di lasciarvi il passato alle spalle, di voltare pagina una volta per tutte, di guardare al futuro e non più al passato, Meredith Grey vi insegnerà a farlo in questa 12esima stagione.

Dobbiamo solo continuare a stare al suo fianco.

Voto: 9

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