Recensione di Daniele: Grey’s Anatomy 11×20 – One Flight Down

Cari Grey’s Addicted,

come state?

Riuscite ancora a dormire, mangiare, studiare, lavorare, a vivere, dopo il promo della 11×21?

Io no.

La mia vita è completamente ferma in attesa di giovedì.

Riguardo minimo 50.000 volte al giorno quel promo, lo stoppo, lo rimando indietro, poi in avanti, poi al rallentatore, mi sono fatto tutti i fotogrammi secondo per secondo, l’ho ascoltato con l’audio al contrario per vedere si ci fossero messaggi subliminali, tipo non so la voce satanica di Shonda che dice “Vi ucciderò tutti”, ho usato ogni tecnica possibile e immaginabile che conosco grazie alla trasmissione Mistero di Italia 1.

Niente, non un indizio, non un particolare spoileroso.

Ho scritto anche al famoso hacker che mette online gli episodi in anteprima, ho fatto richiesta anonima persino all’hacker di Somerhalder, lancio sos nella rete in attesa che qualcuno mi risponda.

Un po’ come facevano quelli di Lost sull’isola, con le frequenze radio.

 

È da venerdì che fermo la gente per strada e manco buongiorno dico ma parto subito con: “scusi signora, ma secondo lei Derek muore settimana prossima?”

Ma nessuno capisce e qualcuno mi scambia per un inviato di Studio Aperto e dice senza sapere: “era un bravo ragazzo, tranquillo. Mai problemi ha dato nel quartiere, sempre bello, un giovane come pochi.”

“Scusi signora ma sa di chi sto parlando?”

“Non è Studio Aperto?”

Ho fatto tutto ciò che è in mio potere per sapere, per avere risposte.

Ci sarebbe solo da scrivere a Shonda e chiederle quello che bramiamo ma poi lei risponderà con:

“Tutto andrà bene, Derek starà bene.  MerDer 4evah” e allora avremo la prova che davvero è giunta l’ora.

Sì, Shonda, perché io non mi dimentico di quel tweet in cui dicevi che tra Mark e Lexie sarebbe andato tutto bene.  Dopo quello ho perso completamente fiducia nel genere umano.

Manco del mio cane mi fido quando mi guarda che vuole le coccole e io subito gli chiedo: “perché? Che cosa hai combinato? Hai pisciato di nuovo sul tappeto persiano di madre?”

I traumi che mi ha lasciato questa donna, sono indescrivibili.

Traumi che ritornano nella vita di tutti i giorni, negli episodi settimanali, nella 11×20.

Che cosa stai cercando di dirci con queste puntate, Shonda?

Che LIFE IS SHORT, LIFE IS NOW, CARPE DIEM?

Che se andiamo a comprare l’aspirina in farmacia e ci innamoriamo dobbiamo sposarci subito?

Figliare, comprare case, libri, auto, viaggi, fogli di giornale perché oggi ci siamo e domani no?

Lo sappiamo Shonda, ce l’ha insegnato Izzie Stevens tante stagioni fa, quando diceva che la vita è breve e il più delle volte fa anche schifo.

L’abbiamo capito e allora perché continui a mostrarcelo?

Sei forse stata pagata dal governo, per influenzarci così?

Perché con questa crisi le nascite e i matrimoni sono rari come una puntata felice e senza dramma in Grey’s Anatomy e allora questa è la strategia del Presidente  per convincerci a procreare?

No perché Shonda devi sapere che non siamo tutti come Arizona Robbins che dice a Callie: “voglio una vita con te.. tu, io e i nostri 10 figli”.

Io questa frase se trovo love of my life, potrei pure dirla ma per me sarebbe: “voglio una vita con te… tu, io e i nostri 10 cani”.

Perché io i figli non li voglio.

Sono come Cristina Yang con i bambini.

Ciao Cri, tutto bene a Zurigo?

Mandaci una cazzo di nota vocale su Whatsapp ogni tanto.

Torna presto.

Ti amiamo.

i tuoi adorati fanzz che mai ti dimenticheranno finché avranno ossigeno nei polmoni.

 

Ma veniamo a questa puntata, dove riesploriamo una vecchia ferita.

Sì perché Shonda è sempre sul pezzo, di un’attualità sconvolgente.

A NY ci sono i poliziotti che sparano a qualsiasi cosa nera si muova e lei in Scandal ci fa la puntata sul poliziotto che spara al ragazzo di colore e viene giù il mondo.

Nel mondo cadono aerei come meteoriti e lei di nuovo ci rifà la puntata dedicata.

A volte persino le anticipa le tendenze, non è lei che prende ispirazioni dalle catastrofi, ma il contrario.

Infatti in Shondaland gli aerei cadevano già da prima che andasse di moda nella realtà.

A inizio puntata troviamo nostro padre, che da gran figo, con il rolex in bella vista, gira col macchinone sulla 37esima strada cigolando la testa a ritmo di musica.

Non hai nemmeno il tempo di sorridere per questa scena, di pensare: “ma guarda che pischello, che giovane 20enne che è mio padre” che subito un aereo sfiora quasi la macchina e ti si ferma il cuore.

Nonostante sei abituato, ti coglie sempre di sorpresa, perché non ti sembra umanamente possibile, l’idea che qualcuno si alzi allegro, si metta il maglione nuovo per andare a lavoro e poi.. muoia.

Invece in Shondaland è di casa sta cosa e per un attimo ho temuto che fosse davvero così.

Ma è qui che sta la geniale malvagità di questa donna.

Soprattutto in questa stagione, questo aspetto è marcato.

Ossia, lei vuole solo provocarci, ci fa toccare il pericolo con un dito, ci fa sentire odore di morte e mentre il nostro cervello elabora la cosa mostrandoci la catastrofe imminente, lei ci allontana da tutto ciò prima che si concretizzi realmente.

 

È come andare sulle montagne russe, quando stai per fare una di quelle discese kilometriche e la giostra rallenta, si ferma e tu guardi impaurito il mondo dall’alto e dici: “ok, ora la giostra si stacca, le cinture non reggono, cadremo, moriremo, stiamo per fare il remake di Fallen, ommmmidddio non sono pronto a morire, ci sono tante cose che devo ancora fare, tipo vedere come andrà a finire Grey’s Anatomy.. “ e mentre sei in pieno panico per quella tragica fine che ormai ti sembra inevitabilmente vicina, la giostra riparte e in men che non si dica ti ritrovi di nuovo in basso sano e salvo ma con le palpitazioni.

Questa è una puntata firmata Shondaland.

Così papà Webber si salva, ma lo spavento resta e nessuno lo manda via.

Ma è solo l’inizio di questa puntata, che è una passeggiata sul viale dei ricordi della morte passata.

Vediamo Meredith che cerca di rintracciare telefonicamente Derek e lo fa proprio sulla galleria dell’ospedale dove io ancora lo vedo quel bastardo di Clark con la pistola in mano, Der a terra morente come io il lunedì mattina, lo sento ancora il rumore dello sparo, l’urlo di Meredith, Cristina che cerca di trattenerla.

Lo vedo ancora il sangue fresco sul linoleum bianco.

Questi sono traumi che restano a vita.

Siamo come tanti piccoli Owen Hunt post guerra e Grey’s Anatomy è il nostro Iraq.

Perché Mer chiama Derek proprio su quella galleria?

È capitata in quell’ala di ospedale casualmente,  oppure è un messaggio subliminale di Shonda?

È solo una semplice scena, o contiene un piccolo spoiler di ciò che sarà giovedì?

Con la Rhimes questa domande devi fartele.

Ma la scena con Meredith che più mi ha colpito, è stata quella di quando arriva al trauma center e si ferma immobile ad ascoltare, ad osservare, mentre tutto nella sua mente (e nella nostra) diventa sfocato.

Tra le urla di dolore dei pazienti, si sovrappongono le scene della 8×24 fatte col filtro ‘Vintage’ di Instagram.

Una signora urla ed è subito Cristina Yang che “ho perso la mia scarpa. DOV’è LA MIA SCARPA?!”

 

Un arto maciullato ed è subito Arizona Robbins a terra piangente.

 

Sangue, ferite e disperazione e ancora rivediamo Lexie e Mark, lei sotto le lamiere, lui che le tiene la mano e le promette la vita.

 

 

“Ho sentito la tua voce, pensavo di sognare”

Derek a terra con la mano distrutta, Mer che piange, Cristina che riacquista il senno.

Il tutto in perfetta relazione con quanto stava accadendo nella realtà.

Quel momento è stato uno spettacolo puro, scene da brividi proprio.

Sembrava il trailer di un film horror, un Hunger Games 10.000 volte peggiore della versione di Suzanne Collins.

E mentre Meredith riviveva la tragedia, le sentivo proprio le coltellate nel mio corpo.

Gli autori sono stati geniali nel rimarcare e ricreare quel collegamento, nel riunire passato e presente, nel montaggio delle scene che hanno creato qualcosa di visivamente ed emotivamente forte.

E ovviamente bravo anche a chi ha avuto l’idea di usare il filtro IG.

Un’altra cosa che ho amato è stata la connessione tra Meredith e Arizona.

Loro che si cagano raramente nello show, eppure hanno in comune una di quelle esperienze che ti unisce per la vita.

E infatti Meredith sa che deve subito andare da Arizona, sa che deve cercarla, che ha bisogno di lei, che nessuno in quell’ospedale può capirla meglio di lei.

Forse perché la metà di quelli che erano su quell’aereo nella 8×24 sono morti, e l’altra metà è in giro per il mondo.

Ma ho amato il loro momento, è stato qualcosa di così reale e sincero da spiazzarti.

Senza parlare del fatto che Mer e Arizona sono la nostra versione di questa settimana dopo questa puntata e il promo della 11×21.

“Stiamo bene”

“Lo so.. stiamo bene….. ma.. l’hai visto anche tu, no? La Puntata Che l’America NON Dimenticherà, che cosa può voler dire?”

“Noi.. stiamo bene”

“Si, stiamo bene”

 

Owen e Amelia: Uomini & Donne Grey’s Edition

Ho deciso di dedicare uno spazio settimanale a loro, che sono l’unica coppia in evoluzione in questa parte di stagione. Io mi diverto troppo con Owen, ormai è il mio comico preferito.

Quante ne fa e quante ne dice.

La settimana scorsa li abbiamo lasciati così, con Owen che proprio non capiva l’improvviso atteggiamento scontroso di Amelia nei suoi confronti, dato che quella mattina avevano avuto una bella esterna.

In questa puntata..

Owen: “Tu vuoi stare qua peee telecamere, io voglio uscì da qua co’ te, ma tu no, de coccio sei. Maria, io lascio il programma”

Amelia: “Owen”

Owen: “Stacce”

Dopo la puntata…

Amelia insegue Owen per i corridoi della redazione.

Cattura

 

A: “No dimmelo, dimmelo che senso ha questa uscita? Non correre, fermati e rispondi”

O: “Non voglio fà er cicciobello tuo”

A: “Qua la corteggiatrice sembro io e invece sò la tronista. Te dico fermate”

O: “Manco col culo”

A: “Owen”

O: “Cosa?”

A: “Torna nel programma”

O: “C’ho un passato de sofferenze e sfighe, non voglio soffrì da capo con te”

 

Conclusione:

 

Cosa sono quei flashback MerDer?

La quiete prima della tempesta?

Un regalo ai fanzzz e basta?

È un voler rimarcare la dose prima della batosta finale?

 

Io stavo piangendo durante quei flashback, qui stanno i ballo dei sentimenti ragazzi, ma tra tutto quell’ammmore c’è stata una frase che proprio, mi ha messo la paura addosso.

Quando Derek dice a Merdith:

“E’ il mio ultimo viaggio, poi non me ne andrò più.

Promesso.”

È l’ennesima frase criptica, macabra che si aggiunge a quelle degli scorsi episodi.

Gli indizi ci sono tutti, il disegno è quasi completo.

 

Lo capite vero?

Capite che cosa significa?

È un po’ come Sam il pilota, che dice parlando della tizia del sito di appuntamenti: “potrei sposarla”.

Come ti permetti di fare progetti di vita senza l’autorizzazione di Shonda?

E infatti, manco finisce di dire quella frase che le sue condizioni peggiorano.

La Edwards perfetta come Salvatrice in Once Upon A Time.

Lei che vuole riunire gli amori epici, fare ricordare a gente smemorata di amare qualcuno.

“Io sono l’eroina della storia”.

Già me la vedevo a distribuire pozioni d’amore in giro per l’ospedale.

Callie io sono un tuo fan, ma quando Alex ti dice che oggi dovete badare ad Arizona e Meredith e tu te ne esci con: “no, non posso essere più quella persona per Arizona”, mi hai fatto salire il crimine.

Capisco la rottura, il dolore passato per quella tragedia, ma tu e Arizona avrete sempre qualcosa che vi unisce.

Ricordi di anni insieme, un matrimonio, Sofia, l’aspirapolvere vinta con i punti della Coop, i cd di Tiziano Ferro, le foto di famiglia, i cofanetti della saga di Harry Potter, i volumi di cucina di Benedetta Parodi.

Senza parlare del fatto che lavorate entrambe nello stesso ospedale, condividete la quotidianità.

Qualsiasi fosse il tuo problema, alla luce di tutto, potevi accantonarlo per essere quella persona per Arizona. Perché comunque lo sei già stata quando ci fu la faccenda di Nicole.

E potevi e dovevi esserlo, soprattutto in questa circostanza che è mille volte peggio di Nicole.

Comunque ho trovato straordinario il fatto che a distanza di 3 stagioni, ci fossero ancora dettagli che non conoscevamo sull’incidente aereo.

Mi è piaciuto che anche i nuovi hanno appreso di questa tragedia, che hanno avuto il loro momento per metabolizzare il tutto, per rendersi conto di quali catastrofi succedono se lavori in quell’ospedale e per Shonda Rhimes.

E Arizona che scopre che è stato Alex su ordine di Callie a tagliare la gamba… questo cambia qualcosa?

Tra loro dico.. forse, ora che Arizona sa, può bilanciare tutto quell’odio e rancore, dividerlo tra due persone.

Quella gamba amputata, che è un fantasma costantemente presente nella loro storia, forse può finalmente andare via.

La Bailey che dice a Meredith: “se entro le 5pm non l’hai ancora sentito, puoi andare in panico”

Che cosa sta a significare questo 5?

Perché proprio quell’ora che ci ricorda di Mark, del staccare la spina alle 5 e lasciarlo morire.

Da quando questo numero  è diventato ricorrente nella serie?

 

È una cosa alla Lost come i numeri 4 8 15 16 23 42 che sono il fulcro dell’equazione di Valenzetti?

Devo mettermi anch’io a fare i calcoli per scoprire messaggi nascosti?

Del tipo moltiplicare il 5 x 60 (minuti presenti in un’ora) e sommarlo per i secondi che compongono un’ora, fare la radice quadrata del numero che uscirà.. Please Shonda, la matematica non sarà mai il mio mestiere.

Smetti di giocare e dicci LE COSE IN FACCIA.

Raga, magari quelle luci che si vedono nell’ultima scena, non sono polizia, vigili del fuoco, FBI, B613, come ci vogliono far credere.

Magari fuori dalla casa dei MerDer è appena arrivato il circo di Moira Orfei o quello di Elsa Mars.

#staypositive

Un cazzo.

Derek morirà?

Rispondete con un SI o NO nei commenti e io in questo momento, faccio qualcosa di vitale per il programma, ossia APRO UFFICIALMENTE IL TELEVOTO.

 

 

Voto: 8

 

A cura di Daniele 

PASSATE TUTTI DALLA PAGINA ITALIANA DI MEREDITH E DEREK.

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