I miei telefilm preferiti del 2014

– RECTIFY

rectify_echols_560

In onda su Sundace Channel, questa piccola perla telefilmica è conosciuta da pochi, ma vi consiglio vivamente di dargli un’occhiata. La trama in breve:

Daniel viene rilasciato dopo 19 anni nel braccio della morte, poiché nuovi dettagli sembrerebbero scagionarlo (l’uomo fu accusato di aver stuprato e ucciso la sua ex fidanzata).

Il drama è bello non solo perché tratta del “ritorno alla vita” ma anche perché è a tutti gli effetti – almeno inizialmente – un murder mistery. Interessanti le dinamiche familiari e la realtà di una piccola cittadina di provincia che viene sconvolta da questo caso mediatico. Mi ha ricordato un po’ “The Life of David Gale.”

– HOW TO GET AWAY WITH MURDER

violadavis104

Tra le novità di questo autunno, questo prodotto ShondaLand è una delle cose che mi ha intrattenuto di più. Ritmi serrati e trama coinvolgente, coraggio nel mostrare scene forti e prontezza nell’avanzare la trama nel momento giusto. HTGAWM è nato vincitore e continua ad esserlo.

– ORANGE IS THE NEW BLACK

tumblr_ngons1sp6b1rpwyxuo1_500

Amata da pubblico e critica, Orange is the New Black narra le vicende di Piper Chapman, una donna, all’apparenza ordinaria, che inizia a scontare una pena in un carcere femminile per un crimine che ha commesso dieci anni prima.

Piper ha tutto: la sua viletta, gli amici, un fidanzato meraviglioso (interpretato da Jason Biggs di American Pie) e un’idea rivoluzionaria per guadagnare. Il suo passato la rincorre, tuttavia, raggiungendola.
La donna ebbe una relazione lesbo con una trafficante di droga che, a quanto dice lei, l’ha fregata. In realtà le cose non stanno proprio così, ma la parte più interessante è che Piper trova la donna – di nome Alex – nella prigione in cui sconterà la pena.

Ciò che è affascinante di Orange is the New Black è che per la prima volta, forse, un prison drama è tutto al femmile.

Abbiamo avuto OZ e Prison Break come grandi esempi del genere, ma mai uno show si è focalizzato totalmente sulla vita delle detenute femminili.

Una sceneggiatura meravigliosa e una storia character-driven, quindi che fa dei personaggi il centro assoluto. Ogni episodio contiene dei flashback che ci riportano al passato di una delle protagoniste, in questo è simile a LOST, ha episodi centrici. E proprio come nel drama della ABC le tematiche affrontate nel passato hanno una risonanza nel presente.

Tra i personaggi secondari spicca Red, una cuoca Russa che fa un po’ da Mamma Orsa, Nicky, una ex drogata con un grande cuore e con le miglior battute e riferimenti alla pop culture nello show (interpretata da una fantastica Natasha Lyonne, sempre di American Pie), e Morello, dolcemente ingenua.

Questa è una serie che va vista per chi ha voglia di dare uno sguardo ad un mondo diverso, forse lontano da noi, ma che potrebbe insegnarci qualcosa.

È quality television, ma questo non vuol dire che farete finta di divertirvi anche se non è così. Questo show è davvero divertente ed entertaining.

– SONS OF ANARCHY

tumblr_ngd4grAO4J1tqblgxo1_1280

Nella mia lista dei BEST OF 2014, non poteva mancare la final season di SOA. Non sono stato un grande fan della sesta stagione – hey, non ho neanche amato alla follia questa settima – ma lo show mi è entrato dentro profondamente regalandomi forti emozioni, la sequenza finale tormenterà la mia vita di telefilo per un bel po’ di tempo.

– THE FLASH

the-flash-review_article_story_large

Come ho già detto su facebook: più Smallville che Arrow. The Flash è sicuramente esploso come un fenomeno con pochi precedenti su The CW.

Più light e leggero di Arrow, con tematiche meno forti, forse proprio per questo risulta più facile da guardare. Più colorato, meno tetro, meno “character-driven,” The Flash si prende sul serio e no. Usa sia la drammaticità del passato dei personaggi che un lato comico e spensierato che vediamo raramente nella serie madre.

Barry è così diverso da Oliver… e anche da Clark, intendiamoci. Ma è più vicino al secondo, più “puro” d’animo, meno sporcato, è l’esatta rappresentazione della sua serie.

Con Smallville condivide anche una struttura MONSTER OF THE WEEK che Arrow usa raramente, infatti la storia dell’incidente, proprio come la pioggia di meteoriti, dà la possibilità di inserire un villain settimanale che copre il minutaggio e permette alla trama orizzontale di svilupparsi in sottofondo.

Sono arrivato ad aspettare con ansia ogni singolo episodio.

– SHAMELESS

shameless-411-recap-showtime

Immenso anche quest’anno, non poteva mancare nella mia lista dei telefilm del 2014.

Ho scritto di Shameless, quest’anno:

Shameless – senza vergogna (pun intended) – non ha paura di far risultare i suoi personaggi impopolari e meschini. Anzi, Shameless punta proprio su questo, sul lato oscuro, sul bisogno, sulla ricerca, sulla necessità dello “sbagliato.”

Ode a Shameless. Ode a questa quarta stagione. Uno show che ha iniziato come remake di una serie British, il che di solito, sappiamo, non porta sempre molta fortuna, una serie che ha creato, in quattro anni, uno spazio tutto suo nel cuore del pubblico.

La quarta stagione è stata la più vista a livello di ratings e, secondo il mio personalissimo parere, ha rappresentato l’apice a livello creativo.

Emmy Rossum e le sue performance monstre. Il percorso di Fiona, così oscuro, così borderline, così paurosamente vero.

Dicevo di lei in un vecchio articolo:

Un personaggio complesso nella sua semplicità di essere umano, l’indole Gallagher che porta a sbagliare, a macchiarsi, a quasi avere bisogno di problemi, di cose brutte, di errori. Assurdamente, regredendo, Fiona si è dimostrata un personaggio vero, perché non sempre l’essere umano, come un personaggio dovrebbe fare nel suo percorso, progredisce.

Ed è questo il leit motiv della stagione – e un po’, diciamocelo – dello show. Non c’è un progresso vero e proprio in positivo, si parla delle vite dei personaggi. Frank riceve un fegato nuovo e la prima cosa che fa è bere di nuovo. Assolutamente in character, assolutamente reale, assolutamente tragico.

Shameless non è uno show veloce. Shameless non punta a grossi cliffhanger e plot twist (tralasciando la scena finale su cui si può o non si può essere d’accordo), Shameless punta ai twist della vita: niente uccisioni, niente bombe, niente vampiri o magie, si allontana dai cliché dello shock televisivo. Un episodio di Shameless si guarda non perché dirai “Oh mio Dio, devo vedere il prossimo episodio per sapere se Tizio sopravviverà,” no, Shameless si guarda per investire sui personaggi a livello emotivo e umano.

Shameless vuole stupire esagerando, ovviamente la premessa è nel titolo, ma questo tipo di esagerazione ed esasperazione delle situazioni assurde, non inquina quel lato dello show che amo così tanto: la parte umana.

Questa stagione è di Emmy Rossum e Noel Fisher. Questa stagione è di Fiona e Mickey. In particolare, avendo lodato ampiamente la prima, vorrei spendere due parole sul secondo:

Talentuoso, credibilissimo, è un attore che ha dato vita a Mickey, l’ha reso reale. Sono riuscito ad odiarlo quando ha preso a calci Ian, l’ho amato quando ha deciso di prendersi cura di lui.

– YOU’RE THE WORST

youre-the-worst-529x270

Una delle mie novità preferite della stagione. Un mix di pop culture, dialoghi al vetriolo, cinismo ma paradossalmente TANTO TANTO sentimento.

La comedy rivelazione dell’anno, per quanto mi riguarda, forse possiamo anche definirla una vera e propria ROMANTIC COMEDY, ma so che i protagonisti storcerebbero il naso.

– THE VAMPIRE DIARIES

the-vampire-diaries

Dopo un’annata – sì, diciamolo – di merda (non avrei mai messo TVD nel best of dello scorso anno), lo show ha avuto una rinascita creativa, che gli stessi autori e gli stessi attori riconoscono.

Sono tornato con la voglia, il venerdì mattina, di vedere l’episodio. Un buon villain, degli ottimi twist, un maggior focus sulla trama orizzontale che questa volta è ben costruita, un Delena interessante e una grandiosa mitologia.

– OUTLANDER

41ad84e9a3a97d37_Outlander-26.xxxlarge

Un vero fenomeno di cultura popolare, questo show si è fatto spazio nel cuore delle fangirl e dei fanboy che amano la romance, il fantasy e gli uomini in gonnella.

Con i suoi paesaggi meravigliosi, la sua “compelling” storyline e la storia d’amore più infuocata di fine Estate, direi JE SUIS PREST. Outlander ha davvero catturato il mio cuore telefilo.

– PENNY DREADFUL

Penny-dreadful-tv-show-trailer-premiere-date-cover-41-1024x601

Una meravigliosa Eva Green (davvero, da Emmy) in quella che è una serie sul sovrannaturale con uno stampo particolare.

Uno show dark che non ha paura di spingersi oltre, una sceneggiatura forte e personaggi affascinanti, Penny Dreadful è un qualcosa che prende lo stereotipo, il “già esistente” e lo trasforma in qualcosa di innovativo e mai visto.

– BANSHEE 

Una seconda annata ancora più forte della prima per la serie action-packed di Cinemax.

Banshee non poteva mancare nel mio “best of” di quest’anno telefilmico. Sempre più crudo, sempre più violento – ma anche molto introspettivo e stilisticamente “di classe,” il telefilm ha preso gli ingredienti della stagione 1 e si è fatto di steroidi.

Comments

comments

One thought on “I miei telefilm preferiti del 2014

  • 17 dicembre, 2014 at 4:14 pm
    Permalink

    Non trovare the 100 in questo elenco lo trovo sconcertante, la prima stagione era già buona, la seconda per ora è ancora meglio a tratti travolgente..

Comments are closed.