Kyle MacLachlan sul nuovo “Twin Peaks”: “Sarà formidabile”

 

MARVEL'S AGENTS OF S.H.I.E.L.D. - ABC's "Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D." guest stars Kyle MacLachlan as "The Doctor." (ABC/Florian Schneider)

Con una lunga ed eclettica carriera alle spalle — da “Dune” (1984) di David Lynch a “Twin Peaks”, “The Doors”, “Hamlet” e “Sex and the City”, solo per citarne alcuni — Kyle MacLachlan potrebbe permettersi di riposare sugli allori e rilassarsi, invece ha recentemente lavorato dure in “Agents of S.H.I.E.L.D.”, uno show che gli è piaciuto tantissimo. “Sicuramente mi manca il personaggio,” afferma, “mi manca la rabbia che il personaggio mi ha permesso di mettere in scena.” Ha anche doppiato il padre dell’undicenne Riley nel recente film di animazione della Pixar “Inside Out” e adesso è previsto il suo ritorno nei panni del personaggio cult Agent Cooper nell’attesissimo revival di “Twin Peaks”. Le riprese di quest’ultimo inizieranno in autunno sotto la guida di David Lynch. Sulla base degli script che ha visto MacLachan afferma che “Sarà formidabile.”

Cosa ti è piaciuto in “Agents of S.H.I.E.L.D.”?
Ci sono tantissime cose, iniziando dalle persone con le persone con le quali ho lavorato. Sono state molto divertenti, creative e mi hanno supportato tantissimo. C’erano delle buone premesse su cui è stato soddisfacente lavorare, anche solo per vedere fin dove si potevano spingere le cose prima che si spezzassero. I sentimenti che raggiungevano alti e bassi sono stati una bella sfida, soprattutto verso la fine. Non so se è uno spoiler, però quando è avvenuta la trasformazione ho usato delle protesi che mi hanno fatto sentire diverso, quindi questo mi manca. E mi manca anche il rapporto che avevo con Chloe Bennett e Daisy/Skye. Mi è piaciuta la dinamica padre/figlia tra i due. E’ stata una cosa diversa. Ho un figlio che presto compirà 7 anni, quindi capisco il punto di vista di un genitore.

Cosa pensi che succederà a Cal? Avete lasciato un finale aperto? Ne avete parlato?
Non è stato ucciso, ma non ne abbiamo parlato. Credo quello sia il suo finale o una cosa simile, come se in qualche modo abbiano pensato che se lo merita nonostante le cose orribili che ha fatto. E’ stata una sorta di perdono, quindi gli hanno permesso di vivere nel programma Tahiti. Si tratta però di un lavaggio del cervello. Faremo semplicemente finta che sia successo per permettergli di essere un membro utile per la società — credo sia un modo carino per andarsene. Chi può sapere cosa porterà il futuro? Non abbiamo parlato di cosa fare con il personaggio, ha ricevuto un bel finale.

Nel film della Pixar “Inside Out” interpreti il padre di un undicenne — avere un figlio piccolo ti è stato utile?
Credo di sì perché ricordo di aver vissuto esperienze simili: far mangiare i broccoli, l’aeroplano e cose così. Ho semplicemente rievocato i ricordi di me che affronto gli stessi problemi con mio figlio. Quindi mi ha aiutato a sintonizzarmi con lo stato mentale del personaggio.

Qual è stata la tua prima reazione all’idea di rivestire i panni dell’agente Cooper in “Twin Peaks”?
Sono stato sorpreso. Credo di aver sempre covato questa speranza di poterlo interpretare di nuovo — Dale Cooper. Mi piaciuto così tanto interpretarlo, era un mix di… è una persona molto complessa. Non sapevo come sarebbe andata. Mi dicevo “Speriamo succeda,” ma non ho mai provato veramente a convincere David. Io e lui, però, siamo amici quindi qualche volta ci siamo incontrati per un caffè e abbiamo rievocato qualche ricordo. Dicevo sempre “Ci pensi mai?” Non c’era uno scopo preciso. Pensavamo al passato e ci godevamo qualche risata. Parliamo molto di queste cose, delle persone con le quali abbiamo lavorato in “Dune”, “Blue Velvet” e tutto quanto. Quindi sono stato sorpreso quando ha detto “A quanto pare torneremo,” ed ero molto entusiasta soprattutto per due motivi. Uno è il personaggio di Dale Cooper e il mondo di “Twin Peaks”. Il secondo, la possibilità di lavorare di nuovo con David perché sono passati circa 25 anni dall’ultima volta. Un bel po’ di tempo direi e mi è mancato moltissimo il rapporto attore/regista.

Inizierete a girare in Settembre?
Sì. Direi piuttosto autunno — Settembre, Ottobre. Per quanto ne sappia dovremmo iniziare in quel periodo.

Se hai letto qualche pezzo, puoi condividere con noi le tue prime impressioni?
Ho letto qualcosa, ma non vi posso dire niente. Mi piacerebbe, credetemi. Posso soltanto dire che sarà fantastico.

Cosa ti piacerebbe fare in futuro? C’è qualcuno con cui vorresti lavorare? Un progetto che ameresti?
Posso indicare qualcuno. Ammiro il lavoro di Wes Anderson — amo il suo punto di vista. Mi piace lo spirito, un tipo di umorismo che nei suoi film mi attrae veramente. Lo stesso vale per i fratelli COhen; adoro il modo in cui impostano i loro universi. Così su due piedi direi loro, ma ci sono molti altri.

Fonte.

Traduzione a cura di Anamaria

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