Kevin Bacon e Shawn Ashmore, di “The Following”, parlano dei colpi di scena della terza stagione.

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Le star di Fox rivelano a THR cosa dobbiamo aspettarci dal ritorno dello show, un anno dopo la condanna a morte di Joe Carroll.
Quasi un anno dopo la messa in onda del finale della seconda stagione del serial killer drama di Fox, The Following, nel quale Ryan Hardy (Kevin Bacon) ha finalmente arrestato la sua nemesi, Joe Carroll (James Purefoy) – e dopo alcuni cambiamenti tra gli showrunner dietro le quinte – arriva la terza stagione, che sembra essere molto diversa, in formato e portata.
Quando il creatore della serie, Kevin Williamson, ha iniziato la storia, dava l’impressione di una specie di epica soap opera, ambientata in un mondo criminale molto violento. Hardy e Carroll erano coinvolti in un triangolo amoroso con la moglie di quest’ultimo, Claire (Natalie Zea), che ha aggiunto una natura personale al classico gioco del gatto e topo che i due fanno. Col passare del tempo la posta in gioco è aumentata, entrambi sono diventati sempre più imprudenti e i danni collaterali che hanno lasciato lungo il loro cammino sono stati parecchi.
La terza stagione, oltre ai nuovi showrunner, Marcos Siega, Alexi Hawley e Brett Mahoney, vedrà il ritorno di Hardy all’FBI, mentre Carroll si trova nel braccio della morte – si pensa che questa volta sia definitivo. Non ci sarà più un solo nemico, con i suoi seguaci e tirapiedi da affrontare per riuscire a acciuffarlo, ma stavolta Hardy dovrà vedersela con diversi nuovi pericoli – ognuno dei quali è completamente sconosciuto e per questo, a maggior ragione pericoloso.
Ma Hardy non sarà da solo. Infatti Mike Weston (Shawn Ashmore), Max Hardy (Jessica Stroup) e Gina Mendez (Valerie Cruz) sono riusciti a sopravvivere al sanguinoso finale della scorsa stagione. Ognuno di loro giocherà un ruolo importante nella prossima stagione e nella vita di Hardy.
The Hollywood Reporter ha incontrato Bacon e Ashmore, che ci hanno rivelato degli scoop sulle sfide e cicatrici della nuova stagione.

THR: Con la seconda stagione si è risolto il caso di Joe Carroll e in teoria tutti i personaggi avrebbero potuto separarsi e andare ognuno per la propria strada. Dove troveremo i vostri personaggi all’inizio della terza stagione?
Bacon: C’è un salto temporale, che ci consente di riunirci. Prima per un matrimonio, che è stato davvero divertente. Se ricordate Mendez, si è scoperto che la sua ragazza era una seguace di Joe, la scorsa stagione e poi si è suicidata. Quindi adesso Mendez si sposa, con qualcun altro.

THR: Ha fatto in fretta a superarlo!
Bacon: E’ passato un anno! Ci sarà il matrimonio e ci saremo tutti – tranne i cattivi.

THR: Allora cosa hanno fatto Mike e Ryan durante quest’anno che non vedremo?
Ashmore: Mike è stato oltreoceano, alla ricerca di Mark Gray (Sam Underwood), che è l’ultimo membro rimasto vivo della famiglia Gray. Perciò quando torna non è proprio in gran forma. Tra il fuso orario, appena sceso dall’aereo va dritto al matrimonio, tutti si stanno divertendo e Max è andata avanti.
Bacon: Max ha un altro uomo, molto, molto affascinante.

THR: E Ryan approva?
Bacon: Sì, a lei piace, quindi anche a me.
Ashmore: A Mike non piace tanto, ma che ci può fare? Io penso che Mike sia adesso un agente migliore di quanto non lo sia mai stato. Tutto quello che ha passato nelle prime due stagioni, la violenza e le morti, aver perso suo padre, lo hanno portato ad innalzare un muro e ne ha davvero bisogno, per affrontare il suo lavoro e credo sia molto simile a quello che abbiamo visto in Ryan. Per questo è un agente molto capace ed efficiente, ma il risultato avuto sulla sua mente, su chi è come persona, è finito tutto nel cesso, praticamente. È un casino e sta cercando di capirci qualcosa.

THR: Claire ha detto a Ryan di vivere la sua vita. Ha seguito il suo consiglio?
Bacon: E’ stato davvero un bel regalo che lei gli ha fatto e aveva proprio ragione, era quello che lui aveva bisogno di fare. È interessante che non abbia lasciato l’FBI. La scorsa stagione non era proprio rientrato; era stato assunto temporaneamente. Ma adesso è un impiegato dell’FBI a tutti gli effetti. E ha anche una relazione, finalmente, con una donna che è fatta apposta per lui – è quella giusta. Non è una serial killer e non è sposata con un serial killer, non è una giornalista…la loro è una relazione che credo che Ryan non si sarebbe mai aspettato di poter avere. Andranno a vivere insieme; quindi è una vera relazione. La differenza con la scorsa stagione è che adesso Ryan è davvero convinto che vada tutto bene e di aver chiuso con Joe e di poter aprire il suo cuore a questa donna.

THR: Quanto durerà? Abbiamo imparato a non fidarci di nessun nuovo personaggio.
Bacon: Le cose si complicano in fretta, perché veniamo a sapere che Joe Carroll in realtà era solo la punta dell’iceberg…sta per arrivare Michael Ealy e anche un altro personaggio che è fantastico, Strauss, della prima stagione – Gregg Henry (Scandal) – con lui il gioco si fa duro. E ce ne sono altri. Ci sono più minacce.
Ashmore: Ci saranno alcuni tuffi nel passato. Ci sono prove che Mark Gray potrebbe ancora essere in giro. Ma non capiremo tutto subito, quindi si torna a fare il lavoro del detective. Non è come nella seconda stagione, quando sapevamo che era Joe Carroll e sapevamo con chi avevamo a che fare e di cosa era capace. Nella terza stagione siamo un po’ fuori esercizio. È Mark Gray? E chi sono queste persone? Qual è questa nuova minaccia? La parte divertente per noi e per i telespettatori è che i nostri personaggi non sono sicuri della provenienza di questa minaccia e nei primi episodi si cerca di capirlo. È divertente e spaventoso. Quando alla fine della seconda stagione vediamo che Joe Carroll è stato condannato a morte diciamo, ‘Okay, è finita.’ Ma poi capiamo che c’è di peggio. È questo che ce lo fa capire. Ci sono persone lì fuori che sono tanto cattive e crudeli come lui e forse addirittura più astute. Joe ha sempre avuto una debolezza, ovvero il suo ego, ma ci sono persone che potrebbero non averne; perciò dobbiamo capire chi sono e se hanno un punto debole.

THR: Joe non era solo violento e pericoloso; con Ryan soprattutto, era una questione personale. Abbiamo nuove minacce, peggiori anche di Joe; ma lo saranno solo per quello che dovranno fare o anche per le conseguenze personali che avranno?
Ashmore: I nostri personaggi si fanno coinvolgere così tanto che è inevitabile che diventi personale. Quando dai la caccia a queste persone, vedi i delitti che commettono, spesso se la prendono con le persone che hanno accanto, è successo. Quando prendono di mira noi o le persone che conosciamo, diventa personale. Nella prima stagione portavamo le persone in un magazzino e lì li pestavamo – – non siamo ancora a quel livello, ma diventerà personale. È anche per questo che sono così bravi a fare il loro lavoro; devono viverlo su sé stessi, andarci il più vicino possibile.

THR: Joe è stato fondamentale per Ryan e per lo show. Che impatto avrà la sua presenza, adesso che non è più l’antagonista?
Bacon: Joe Carroll è stato un personaggio così importante che la sua presenza si sente ancora, anche se è in galera. Cosa sta facendo è una tortura per Ryan. Con l’inizio di questa nuova stagione avrei voluto sogni o ricordi – l’idea che Ryan ha le mani sporche di sangue per me è molto importante. C’è una scena con Joe, in cui è in isolamento; non ha contatti con nessuno – non può vedere nessuno al di fuori del suo avvocato – eppure riesce a capire delle cose – cose personali, su Ryan. È pazzesco, perché riusciamo a capire quanto lo conosce bene. Diciamo che prova a indovinare, ma capisce tutto. E rimane coinvolto nella storia, anche se non è più l’obiettivo principale.

THR: Come va il rapporto tra Mike e Ryan a questo punto? Ne hanno passate tante e Mike all’inizio aveva molta ammirazione per Ryan, ma ha visto un suo lato che non si aspettava di vedere e che ha poi ritrovato anche in se stesso.
Ashmore: All’inizio il rapporto tra Mike e Ryan è ottimo. Si riuniscono dopo non essersi visti per un po’. Ma poi ovviamente inizia un nuovo pericolo e si ricomincia da capo.
Bacon: Questa stagione lavoriamo insieme più che nelle altre, ma c’è una grande lite quest’anno. Non è un confronto fisico, almeno non ancora, ma potrebbe succedere.
Ashmore: Io direi che siamo ancora partner. Per me Ryan, Mike e Max sono una squadra. Siamo sempre tutti molto coinvolti e ci guardiamo le spalle a vicenda, siamo parte di una squadra. Ma Ryan e Mike lavorano a stretto contatto. Hanno un’intesa, si capiscono al volo, quando stanno interrogando qualcuno sanno sempre come agirà l’altro. Sono decisamente partner.

THR: Questa dinamica sarà in qualche modo influenzata dai sentimenti irrisolti tra Mike e Max?
Ashmore: Diventa complicato! Mike ha deciso di andarsene…quindi la responsabilità della rottura di questa potenziale relazione è sua, anche se è ancora innamorato di Max. E anche Max prova qualcosa per Mike, ma ancora si chiedono, ‘Potrebbe funzionare?’ La scorsa stagione, quando si sono baciati, tutti hanno pensato, ‘Oh, adesso si metteranno insieme,’ e io pensavo, ‘Non è uno di quei show. Non è così semplice. Non è che nella terza stagione la porto a cena fuori per San Valentino.’ Ma è per questo che è interessante; siamo dei professionisti e stiamo lavorando ad un caso, ma di sicuro non andrà tutto liscio, è proprio qui che sta il dramma.
Bacon: E’ un posto di lavoro pieno di violenti criminali e con un triangolo amoroso, per questo è complicato. Quello che c’è tra loro è un’aggiunta in più alla storia.

THR: È già da un po’ che state lavorando alla terza stagione. Percepite qualche cambiamento nelle dinamiche o nel tono, da quando Kevin non è più lo showrunner?
Bacon: Ci sono diversi scrittori, un diverso modo di lavorare, di comunicare, una sensibilità diversa e un diverso senso di cosa è importante. Sono cose che succedono.

THR: In maniera simile, sembrano esserci stati parecchi cambiamenti anche per i vostri personaggi. Qual è stato il più grande, per entrambi, che noteremo all’istante, appena li rivedremo?
Bacon: Direi che nella terza stagione vedrete i miei denti, perché sorriderò. E sarà la prima volta (se escludiamo i flashback). Sono felice. Più felice di così non si può.
Ashmore: Onestamente, Mike non è cambiato. È rimasto esattamente lo stesso ed è proprio questo il problema. È intrappolato in questa caccia all’uomo, come una spirale che lo trascina verso il basso, sta soffrendo e non riesce ad uscirne. Sta cercando di sopperire…e sta imparando che a volte deve un po’ lasciar perdere. Non è andato avanti e sta disperatamente tentando di capire come fare e cosa significa.

THR: Un’ultima cosa, quale sarà la maschera più folle quest’anno?
Bacon: Credo che quest’anno non ce ne siano. No, non ce n’è. È diverso quest’anno.
The Following ritorna il 2 marzo alle 8 p.m. su Fox.

Fonte.

Traduzione a cura di Giuliana

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