Home 3×04 Dreamland/3×05 51

MESSAGGIO IMPORTANTE: SE VOLETE CHE LA STORIA CONTINUI, COMMENTATE NEL BLOG, SCRIVETE COSA NE PENSATE, I VOSTRI PERSONAGGI PREFERITI, E LE VOSTRE IMPRESSIONI. MI RACCOMANDO, è IMPORTANTE CHE VOI LO FACCIATE, GRAZIE, E BUONA LETTURA:

Vorrei ricordare che HOME non è esattamente un racconto, o un romanzo, è una storia che ha lo stile di una sceneggiatura. Viene lasciato molto all’immaginazione del lettore, ed i passi sono più brevi. E tutto ciò è fatto APPOSITAMENTE.

Per godere appieno l’episodio vi consiglio di aprire i link delle canzoni ogni volta che ne trovate una. Sono evidenziati.

VI RICORDO CHE E’ IMPORTANTE COMMENTARE, AI FINI DELLA CONTINUAZIONE DELLA STORIA. GRAZIE MILLE.

PER RECUPERARE I VECCHI EPISODIO DI HOME CLICKATE QUI

Dreamland.

“Avete mai avuto paura del nulla?!” Perché è così che ci si sente nel pieno deserto del Nevada. Nel nulla; il torrido caldo toglie il respiro, le labbra si screpolano al primo impatto con l’aria. Tutto è soffocante, paradossalmente sembra di essere in mare aperto, senza via d’uscita.

I dieci giorni di viaggio sono sembrati infiniti. Il gruppo è stanco, è così chiaro. Ciò che ho visto di questo paese – o meglio, di ciò che è rimasto di questo paese – è uno spettacolo terrificante, non solo perché non c’è segno di vita – abbiamo appena incontrato due signori sulla sessantina ad una stazione di servizio abbandonata, e quello è stato il massimo – ma anche perché sembra che la terra sia troppo silenziosa.

Io non ho vissuti i giorni post-invasione, quindi non ero abituata a questo silenzio. Fa così paura. Paradossalmente, questo silenzio provoca un ronzio assordante nella mia testa.

Mi è dispiaciuto lasciare New York, sarei rimasta volentieri di più nel Centro Commerciale, ma papà ne è sicuro, qui troveremo aiuto.

La situazione nel gruppo è rimasta pressoché uguale. Emily non mi parla. Brian accenna appena uno sguardo, io e Lucas siamo davvero soli contro il mondo. Ed effettivamente, siamo in macchina con John, Lorz e Lucas Senior. Nick e Rose hanno Brian, mentre i triangolari hanno una macchina tutta loro ed Emily e Ryan anche, Liam si è aggregato con loro.”

Lucy scende velocemente dalla macchina, la schiena le fa così male. Odia stare troppo tempo seduta. Le macchine sono parcheggiate parallelamente alla strada che porta alla statale 51. Il gruppo, stranamente, non ha incontrato molti grigi.

John: stai bene?

Lucy annuisce, sgranchiendosi le gambe.

Lorz: mi si sono addormentate le palle.

Lucy guarda Lorz, alzando gli occhi, mentre Lucas prova esattamente la stessa sensazione.

Lucas Senior: perché ci siamo fermati?

Brian scende dalla macchina, raggiungendoli. Così come il resto del gruppo.

John: prendete un po’ d’aria, vi servirà.

Lucas: Aria? Non si respira in mezzo a questo fottuto deserto!

John: beh, dove stiamo andando… la sensazione di soffocamento aumenterà.

Emily: per tutta la mia vita ho sognato di andare all’Area 51. Non nel mio gatto, nella base intendo.

Dave guarda la ragazza, sorridendo.

Brian: beh, ci muoviamo?

Ana tira un’occhiataccia a Brian, i due hanno parlato poco da quando è successo ciò che è successo, si sente offesa.

Lucy: che cosa troveremo esattamente?

John: il mio amico è lì, ci farà entrare. Non so quanto grave sia la situazione alla base ma… credo che loro se la siano cavata.

Lucy: cavata? Se fossi una razza aliena e sapessi che il mio nemico mi studia in una base militare, non è il primo posto che attaccherei?!

John: non se questa razza aliena sa che in questo posto c’è qualcosa di importante.

Lucy guarda suo padre; altri segreti ovviamente.

Emily: qualcosa di importante? Come un’astronave o cose del genere?

John: abbiamo qualcosa che loro vogliono.

Lucas: cosa?!

Del resto, tutto il gruppo vuole saperlo. John guarda Ana, Christian e Dave, facendo capire agli altri che non è esattamente il momento di parlarne.

Lucas Senior: dovremmo rimetterci in viaggio. Ora.

 

Groom Lake, 1990

Colonna Sonora: Jacob’s Theme

John si guarda attorno, estasiato ed eccitato. È pronto a qualsiasi cosa. Del resto, da quando è entrato alla base, ne ha viste di cose strane. Assurde, fuori dal mondo.

La notte è così silenziosa a Groom Lake.

“Pronto Mr. Brentan?”

Un uomo con i capelli bianchi si fa avanti, sembra essere qualcuno di importante, probabilmente un comandante.

John: pronto.

“Quello che vedrà stanotte… cambierà la sua vita per sempre.”

John non lo sapeva al momento, e forse sottovalutava quelle parole, ma erano così vere.

John: dove sono gli altri?

“Non ha bisogno di altri. Guardi su.”

John alza lentamente la testa, sobbalza per un attimo, chiedendosi dove siano finite le stelle che fino a qualche secondo fa ricoprivano il cielo del Nevada.

John: ma, dove sono le…?

L’uomo guarda attentamente il cielo, ancora. Focalizzandosi sulla via che porta alla città. Ma ancora niente stelle. C’è qualcosa di molto grande sopra le loro teste.

John: cos’è?!

Dal buio più oscuro di una notte senza luna, ad un grande bagliore accecante. Una luce che ha un colore elettrico, ma che allo stesso tempo sembra naturale. John pone le mani davanti agli occhi per impedire di ricevere danni permanenti alle retine.

John: che cos’è?!

“E’ il futuro, Mr. Brentan. E’ il futuro.”

“Ho visto sempre il cartellone NON PASSARE OLTRE vicino a Groom Lake. L’ho visto in X Files. L’ho visto in vari film o documentari, ma non avrei mai pensato di poterlo vedere dal vivo.

Il posto non è controllato, ed è strano, lo sa anche papà, riesco a vederlo dalla sua espressione. Siamo nel mezzo del nulla, mi chiedo dove sia l’entrata. Il gruppo è così ansioso di avere risposte. E anche io lo sono, voglio sapere, voglio sapere tutto.”

John avanza nel nulla, tra una roccia e l’altra, seguito dal gruppo che cammina seguendo i suoi passi nel pieno deserto del Nevada, le macchine sono state lasciate sul bordo della strada, Emily si chiede perché, in fondo sembra che non ci sia davvero nessuno che sia lì a controllare.

Emily: mi sto sciogliendo lentamente. Alieni, uccidetemi. Preferirei quello a questo punto!

Dave la guarda, di nuovo, sorride.

Dave: non esagerare.

Ryan porta in braccio Area 51, mentre Christian si chiede perché abbia tanta premura per un gatto. La ferita gli fa ancora male, ma perlomeno riesce a camminare ora.

Ryan: stai bene?

Christian lo guarda, annuendo.

Christian: ma credo che stia meglio il gatto!

Ryan ridacchia, divertito.

Ryan: probabilmente.

 

Brian si fa avanti verso Lucas, Lucy è più avanti, e finalmente può parlargli.

Brian: ho bisogno di parlarti.

Lucas lo guarda, sorpreso.

Lucas: davvero?

Brian: sì.

Brian deve parlare con qualcuno, deve parlarne con qualcuno.

Lucas: che succede?

Lucas guarda in avanti, Lorz ha avanzato, posizionandosi accanto a Lucy. Tutto questo non gli piace. In questi giorni ha visto come la guarda.

Brian: più tardi.

 

 

Lorz: allora, come va la luna di miele?

Lucy guarda Lorz, cercando di evitare un battibecco.

Lucy: alla grande.

Lorz: beh, è difficile pensarla così, visto che gli occhi di Brian ed Emily sono sempre in agguato. Deve essere difficile stare soli.

Lucy lo guarda in malo modo, è chiaro che sta cercando di provocarla. Ma da una parte ha ragione. È difficile stare sola con Lucas in tutto questo. I due non hanno avuto un secondo di intimità da quando sono tornati.

Lucy: qual è il tuo problema?

Lorz: non ho nessun problema, sono preoccupato per la vita sessuale del mio nipotino.

Lucy non si ferma, ma continua a guardarlo in malo modo.

Lucy: Lorz, stai lontano da Lucas.

Lorz: è abbastanza lontano in effetti.

Lucy: dico sul serio.

Lucy stringe i denti, assicurandosi che il messaggio arrivi forte e chiaro.

Lorz: di solito non sono i ragazzi a difendere le ragazze?

Lucy sospira, cercando di calmare i nervi.

 

“Eccolo!”

John si ferma, finalmente. Il gruppo tira un sospiro di sollievo.

John: siamo arrivati.

“Nessuno immaginerebbe mai che l’entrata di una base così importante sia una semplice porta in legno.”

Lucas: è tutto qui?!

Nick: me lo ricordo questo posto, purtroppo.

Brian e Lucas guardano il padre – beh, il padre naturale – chiedendosi cosa abbia vissuto nell’Area 51.

John si fa avanti, aprendo la porta in legno che in realtà ne nasconde un’altra in metallo. Accanto al portello un quadrante.

Lucas: wow, c’è una password.

Lorz: spero che non sia 0000!

John inizia a comporre i numeri, numeri che si trasformano in note di una melodia. “Bye Bye Love” degli Everly Brothers.

Liam: strano che non sia la sigla di Roswell! Sarebbe stato un bell’Inside Joke!

Dopo qualche secondo dalla fine della composizione, il portello finalmente si apre.

Il cuore di John prende un ritmo veloce, era da tanto che non vedeva quel posto, ed era da tanto che non vedeva… James, che è proprio lì, davanti a loro. John sgrana gli occhi, incredulo.

John: James?!

James sorride, incredulo.

James: John?!

 

“E’ tutto così bianco qui dentro. Sembra che sia fatto apposta per farti impazzire, i corridoi sono lunghi ed ampi, ma il senso di claustrofobia è inevitabile. James sembra sapere cosa fare, ci sta conducendo dove dovremmo essere.

Non c’è nessuno qui, almeno sembra, se non noi.

Una fila di porte grigie, il segno di pericolo di radioattività su ognuna di esse. Sarei curiosa di vedere cosa nascondono, ma non credo che ci fermeremo a dare un’occhiata.

Sono vicina a Lucas, che è curioso quanto me. Mi era mancato così tanto vederlo semplicemente. Stare lì a fissarlo per qualche secondo. Dio, è così bello!

Certo le occhiatacce di Emily dietro non sono il massimo. La capisco, ma il tutto sta diventando estremamente esagerato. Brian sembra pensare ad altro, almeno!”

John: come sei finito qui?

James guarda John, muovendosi in modo naturale nella base.

James: beh, è il primo posto dove ti ho cercato, ma non c’eri. Ma c’era il tuo amico e… ormai se n’erano tutti andati, così mi ha fatto restare. Pensavo che mi avrebbero fucilato non appena passato il confine.

John: dove sono andati tutti?

“Se la sono dati a gambe levate!”

John riconosce quella voce, è Christopher, il suo collega. Il messaggero. Il gruppo è appena arrivato in una stanza particolare, piena di computer e schermi giganti, sedie e tavolini.

John: oh mio Dio, Christopher!

John avanza, abbracciando l’amico di vecchia data.

Lucas Senior guarda la scena, non è molto contento di essere lì, così come non lo sono gli altri alieni presenti.

Kate è seduta ad una delle postazioni, sorride, saltellando dalla gioia; non è proprio da lei, ma vedere delle facce familiari dopo così tanto tempo è un qualcosa di indescrivibile.

Kate: Lucy, Brian, Lucas!

Kate corre verso i tre, non li conosceva molto, ma è davvero felice di vederli. Lucy abbraccia la donna, anche lei è felice che ci siano altri sopravvissuti. In tutto questo, Brian si chiede se Steve sia ancora vivo e dove sia, ogni tanto il pensiero va a lui.

Kate: oh mio Dio, Rose!

Kate avanza verso Rose, abbracciandola.

Lorz: ora che la reunion del Liceo è finita, possiamo andare avanti?!

Christopher indietreggia, come se avesse visto un fantasma o un mostro con mille tentacoli.

Lorz: hey, qualcuno lo avverta, sono dalla parte dei buoni ora!

Christopher: perché avete portato Lorz?!

Lorz: wow, sono famoso!

John: ce l’abbiamo sotto controllo.

Christopher: già. Sotto controllo.

Christopher guarda Lorz, non del tutto convinto della situazione.

Lucy: possiamo passare alle spiegazioni, ora?

Brian: già.

Per la prima volta, Brian mostra un segno di umanità nei confronti di Lucy… per la prima volta dopo tanto tempo.

Christopher: perfetto, sedetevi.

 

C’è posto per tutti in quella grossa sala. Il gruppo si dispone sulle sedie che danno sui computer IBM.

Christopher e John si posizionano davanti ad un grosso schermo nella sala. Tutti sono pronti ad ascoltarli.

Christopher: dunque, facciamo un po’ di lezione di storia.

Ryan: odiavo storia.

Christopher: amerai questa storia!

Lucy è in prima fila, accanto a Lucas. Lorz nota questo dettaglio con fastidio.

Christopher: Area 51, o Dreamland, The Box, Paradise Ranch, Home Base, Test Area 51, o comunque vogliate chiamarla, è ufficialmente una base militare.

Lucas Senior: e ufficiosamente l’inferno.

Christopher: beh, era una base militare prima dell’incidente di Roswell del ’47. Incidente che coinvolge il celeberrimo Lorz, che ai tempi era ancora nel grembo di sua madre.

Lucy guarda Lorz, girandosi verso di lui.

Christopher: nella navicella schiantata, l’8 Luglio del 1947, solo una persona sopravvisse. La madre dei qui presenti Lorz e Lucas.

Lucas Senior sa già questa storia, non nei dettagli.

Christopher: da ciò che abbiamo appreso qualcosa andò male con il funzionamento della parte B della navicella. Erano presenti anche dei grigi a bordo, che erroneamente vengono dai media e dalle serie tv scambiati per super intelligenze aliene. Non sono altro che l’equivalente dei nostri animali domestici, il vero pacchetto completo sono gli umanoidi. Già, immaginate lo sgomento nello scoprire che gli alieni sono simili a noi fisicamente. Nell’aspetto fisico non cambia assolutamente nulla se non un misterioso simbolo alla base della schiena. Una spirale o un triangolo. Certo, le loro ossa, i loro muscoli, il loro cuore… è tutto più forte, resistente, e hanno una diversa struttura del cranio e una parte aggiunta nel cervello, vicino all’ipofisi.

Lucas si tocca la testa, incredulo.

Christopher: geneticamente, e questo sarà uno shock per voi, sembriamo venire dallo stesso ceppo.

Lucy ascolta, sconvolta. Così come il resto del gruppo.

Christopher: è come se dei nostri antenati avessero scoperto altri pianeti e si fossero trasferiti, e il loro corpo e la loro struttura molecolare si fosse adattata al posto.

Emily: sta dicendo che… gli alieni in realtà sono umani?

Christopher: non è ciò che sto dicendo. Sto dicendo che è come se l’umanità e queste due specie fossero collegate in qualche modo nel passato e fossero state divise più in là.

Emily: wow, questo cambia decisamente il mio pensiero a riguardo.

Christopher: questo era il punto dell’esperimento che coinvolgeva mamma Lorz.

Lucas Senior guarda l’uomo, ora ne vuole decisamente sapere di più.

Lucy: esperimento?

Lorz: sì. Ero un esperimento. Mio padre, il Pronem, mandò mia madre qui a testare le condizioni sulla terra durante una gravidanza.

Christopher: ecco perché Lorz è così diverso. Così come Lucy.

John interviene, vuole raccontare lui questa parte.

John: sapevamo dell’invasione. Lo sapevamo da anni. Tua madre fu mandata su Spira con te in grembo.

Lucy: perché mi hai fatto questo?

Lucy scuote la testa, le sembra così ingiusto.

John: per proteggerti. Per renderti più forte.

Lucy: e per studiarmi in seguito?!

Lorz: già, è ciò che fanno sempre.

John: Lucy, devi capire che l’abbiamo fatto per te. Lo sapevamo.

Lucy: mamma lo sapeva?

John tentenna.

Lucy: era cosciente?!

Christopher: no. Ha dormito per 9 mesi.

Lucy è sconvolta. Voleva saperne di più, ma non era pronta a questo.

Lorz: perché non raccontate tutta la storia?

Christopher: ci arriviamo.

Lorz: mia madre si è scopata un umano.

Lucas Senior pone lo sguardo su Lorz, sconvolto.

Lorz: mi ha dato lui questo nome. Lorz.

Lucas Senior: Lorz!

Lorz: no, fratellone. Raccontiamola.

Lorz si alza in piedi, pronto per il suo show.

Lorz: tutto credono che Nick qui sia il primo impuro.

Nick si guarda attorno, anche lui crede questo. Gli è sempre stato detto così.

Lorz: è una grossa bugia. Il primo impuro è mio fratello. O fratellastro.

Lucas Senior: di che cosa parli?

Lorz: già. Tu non lo sai, ma il Pronem non te l’avrebbe mai detto. Sarebbe stata un’offesa troppo grande. Mamma adorava la terra. E adorava l’uomo che mi ha fatto da padre.

Lucas Senior: tu menti!

Christopher: in realtà no. Ha ragione. C’è un altro impuro. Il primo. E… ce l’abbiamo noi.

Lorz guarda Christopher, sconvolto.

Lorz: cosa?!

Christopher: è dormiente, proprio come lo eri tu.

Lucas Senior: questa è tutta una grossa bugia!

Lucas Senior non può accettare questa verità.

Lorz: no.

Liam: quindi… c’è un altro fratello alieno? Wow, potreste fare una vostra versione di Beautiful. Avete la tv lassù?

Lucy: perché questo fratello misterioso è dormiente?

Christopher: lui era…

Lorz: pazzo.

Christopher: beh, non era esattamente una bella persona. Non lo è.

Lucas Senior: non è vero. Tutto questo non è vero.

Lorz: lo è. Ha reso la mia vita un inferno. Ha ucciso dei ragazzini e la colpa è ricaduta su di me. Ha fatto del tutto per allontanarmi da mio padre e da mia madre. Ecco perché vi odiavo così tanto.

Lorz guarda Lucas e Brian, che in questo momento rappresentano gli impuri.

Lorz: mi ha portato via tutto. Tutto.

Lucy: pensavi che il gene impuro portasse alla pazzia?

Nick si alza, si sente preso in causa.

Nick: non ho mai ucciso nessuno. Come hai potuto giudicare una razza da un solo carnefice?

Lorz: ascoltate, ero piccolo. Non ero di questo mondo… e all’improvviso mi ritrovai solo. E lo incolpai per questo.

Brian: quindi hai deciso di diventare un genocida?

Lorz è chiaramente in difficoltà, non era preparato ad affrontare questo, di nuovo.

Lorz: io…

Lucy lo guarda, cercando di capirlo in qualche modo, anche se è difficile.

Lorz: fottetevi!

Lorz si allontana velocemente dalla sala, non è preparato ad affrontare emozioni così forti in questo momento.

Lucy si alza a sua volta, pronta a seguirlo.

Lucas: Lucy!

Lucy: lasciatemelo fare. Fidatevi!

 

51.

 

“Lorz sembra così umano certe volte. Le emozioni che non riesce a controllare, la rabbia, la paura… lo rendono come me. Come noi. Ed è così assurdo pensarlo, considerando il tutto.”

Lucy si appoggia al muro bianco, sedendosi accanto a Lorz. L’alieno respira a fatica. È chiaro che è sconvolto da ciò che è appena accaduto.

Lucy: non puoi scappare per sempre. Dovrai affrontarle queste persone prima o poi.

Lorz: non sai niente.

Lucy: le hai fatte quelle cose, Lorz. Devi capire che probabilmente dovrai pagarne le conseguenze per tutta la vita. Nonostante quante ragioni tu avessi per farle.

Lorz: allora è inutile. È inutile cambiare. È inutile aiutare.

Lucy fa cenno di no con il capo, non concorda affatto.

Lucy: puoi essere diverso da qui. Non potrai mai ripartire da zero ma puoi dimostrare che non sei più quella persona.

Lorz: lui era malvagio. Tutti dicono che sono io il cattivo della storia. Lui mi ha reso in questo modo.

Lucy: ed ha ancora influenza su di te, a quanto pare.

Lorz sospira, poggiando la testa al muro.

Lorz: non è giusto.

Lucy: niente è giusto in questo momento. Siamo in una base segreta cercando di sopravvivere ad un’invasione aliena.

Lorz la guarda in malo modo, Lucy ovviamente se ne accorge.

Lucy: che cos’hai?!

Lorz capisce subito cosa vuole dire.

Lorz: io odio…

Lucy: cosa?!

Lorz: odio vederti con lui.

Lucy lo guarda, sorpresa da quella dichiarazione.

 

“Lucy!”

 

Lucas li raggiunge, stanco di accettare questa situazione. Lucy si alza, così come Lorz.

Lorz: è arrivato il principe azzurro!

Lucas: senti!

Lucas si fa avanti prepotentemente.

Lucas: non mi importa quanto tu sia più potente, grosso o psicopatico.

Lorz guarda il ragazzo, quasi compiaciuto.

Lucas: stai lontano da lei.

Lorz: mi piace questa attitudine. Fai bene. Me la terrei stretta anche io se fossi in te.

Lucy guarda Lucas, sa che è pronto a sbottare da un momento all’altro. Si avvicina, prendendogli la mano.

Lucy: andiamo!

Lucas continua a guardare Lorz, Quest’ultimo apprezza la tempra del nipote.

Lorz: sì, andate.

Lucas guarda Lucy finalmente, la ragazza ha un incredibile potere calmante su di lui.

 

 

“Le stanze dove ci ha portato Christopher sono incredibilmente comode, questi tizi si trattavano bene. Usiamo delle mini-macchine aperte nella base – sì, è enorme, e questa a quanto pare è solo un’ala, si estende sotto tutto il Nevada e forse anche oltre, ci ha spiegato Christopher.”

Emily, Ryan ed Area 51 si sono sistemati in quella che sembra essere una stanza da riposo comune. Forse una stanza ricreativa o qualcosa del genere.

Lucy entra, indirizzando lo sguardo verso Ryan.

Lucy: puoi lasciarci sole?

Ryan guarda Emily, cercando un consenso.

Emily: cosa vuoi?

Ryan avanza, andando dritto verso la porta.

Lucy: ti chiedo scusa.

Emily: non mi…

Lucy: taci.

Emily: cosa?!

Lucy: questa è l’ultima volta che ti chiederò scusa. Poi basta, è finita.

Emily: cosa è finita?

Lucy: smetterò di essere dispiaciuta.

Emily: credi che questo faccia differenza per me?

Lucy: non mi interessa!

Lucy è seria, crede davvero in ciò che dice.

Lucy: io e Lucas abbiamo sbagliato. Ora stiamo insieme. E tu ci odi, ed è giusto così, ma io smetterò di essere dispiaciuta per questo, perché… perché lo amo. Perché sono felice di averlo ritrovato e perché tu l’hai sempre saputo. Hai sempre saputo cosa c’era tra noi.

Emily: oh, wow, quindi adesso la colpa sarebbe addirittura mia!

 

Lucy: non ho detto questo. Ma non mi sentirò più in colpa perché sto con il ragazzo che amo. E lo amo, Emily. Più di qualsiasi cosa.

Emily guarda la ragazza, cercando di non darle un altro schiaffo.

Lucy: capisco la tua rabbia, capisco il tuo dolore. Puoi anche odiarmi. Ma non passerò un minuto di più a sentirmi in colpa.

Emily: hai finito?

Lucy: no. Voglio farti sapere che mi sei mancata, e che anche se so che le cose non torneranno mai come prima, ti voglio davvero bene.

Emily: puoi andare?

Lucy: certo… Buona notte.

Le due si guardano, consapevoli che le parole di Lucy sono vere.

 

“Non so bene cosa ci sia tra Rose e Lucas Senior, ma è chiaro che si è stabilito un contatto, riesco a sentirlo anche io.”

Lucas Senior è ancora seduto alla sua postazione. Rose si avvicina, sedendosi accanto a lui.

Rose: non sei stanco?

Lucas Senior: sto bene.

Lucas Senior non osa guardarla in viso, sa che ora mostrerebbe troppo di lui.

Lucas Senior: lui è un bugiardo. Lo è sempre stato.

Rose: non penso che stesse mentendo questa volta.

Lucas Senior: tu non lo conosci!

Lucas Senior si volta verso la donna, arrabbiato.

Rose: Lucas…

Lucas Senior: basta. Non mi fido di lui. Non mi sono mai fidato di lui. È un manipolatore, e nessuno sembra capirlo qui!

Rose: ma è tuo fratello. Tuo fratello carnale. È sangue del tuo sangue. Una volta mi dicesti che il sangue è importante. Che delinea chi siamo. Per questo ti importa di me, per questo mi hai salvata, perché nel mio sangue scorre quello di Susanne.

Lucas Senior: voglio andare a letto.

Rose: dovrai affrontarlo prima o poi.

Lucas Senior: questi non sono affari che ti riguardano!

Lucas è così; il suo lato autoritario e testardo è venuto fuori anche in precedenza con Rose.

 

 

John: non riesco a credere che tu sia qui!

James lo guarda, è stupito quasi quanto lui.

Christopher sistema delle carte nella sua postazione, mentre Kate è accanto a loro.

Christopher: quando mi ha fatto il tuo nome, ho capito che era della famiglia!

John guarda i tre, non del tutto convinto della situazione. È troppo strana.

Christopher: quindi qual è il piano?

John: beh, non abbiamo un piano.

John mente, sapendo di fare la cosa giusta.

Christopher: no? Ma avevi dato un diverso messaggio prima…

John: era solo una teoria.

James: beh, condividila con noi!

 Colonna Sonora: Love Theme

Lucas attende ansioso per il ritorno di Lucy accanto alla sua stanza, finalmente può condividerne una con lei, di nascosto ovviamente e per qualche ora. Non per Emily o Brian… ma per John.

Brian avanza verso il fratello, pronto a parlargli, finalmente.

Lucas: hey.

Brian: hey.

Brian non sa perché, ma si sente incredibilmente in imbarazzo in questo momento, eppure è suo fratello. Eppure è parte di lui.

Lucas: volevi parlarmi prima.

Brian: sì. Sai…

Lucas è entusiasta, non riesce a credere che il fratello gli stia rivolgendo la parola.

Brian: è un po’ imbarazzante ma…

Lucas: cosa?!

Brian: mi manca questo.

Lucas: anche a me.

Lucas è sincero, così come è sincero Brian, i due si capiscono al volo.

Brian: e mi manca parlarti di quello che succede nella mia vita.

Lucas: cosa? Cosa è successo?!

Lucas è curioso di sapere.

Brian: beh…

Lucas lo guarda, forse ha capito, ma vuole esserne sicuro.

Brian: l’ho fatto. Ho fatto sesso.

Lucas sorride, confermando ciò che pensava.

Lucas: wow, sapevo che tra te ed Ana c’era una scintilla ma…

Brian: ti prego non fare battute.

Lucas: com’è stato?

I due si guardano, questo è un classico discorso tra fratelli, ed era da così tanto che non ne facevano uno.

Brian: fantastico.

Lucas: beh, sei mio fratello, era ovvio!

Brian ridacchia, divertito.

Brian: ma non so come comportarmi ora.

Lucas lo guarda, confuso

Lucas: cosa vuoi dire?

Brian: beh, l’abbiamo fatto e poi siamo partiti e non ne abbiamo veramente parlato.

Lucas: vuol dire che non le hai parlato dal… dal fattaccio.

Brian: non lo chiamerei fattaccio.

Lucas: oh mio Dio, Brian, pensavo di essere io il fratello stronzo.

Brian: non sono stronzo.

Lucas: devi andare da lei, dirle quello che senti. Rifarlo!

Brian: rifarlo? Qui… All’Area 51?

Lucas: sì, qui all’Area 51.

Brian fa cenno di no con il capo.

Brian: non lo so. È solo che…

Lucas: ti piace? Lei ti piace.

Brian: certo che mi piace. È fantastica.

Lucas: allora vai da lei e parlale. Dille che sei stato bene e che… e che c’è possibilità di costruire un qualcosa.

Brian guarda il fratello, sorpreso dalla sua saggezza a riguardo.

Brian: sei sicuro?

Lucas: certo! Muovi il culo!

Brian: grazie.

Lucas: quando vuoi.

Brian si gira, pronto ad andare da Ana.

Lucas: Brian?!

Brian si rigira verso il fratello.

Lucas: ti voglio bene.

Brian si limita a fargli un sorriso; lui prova lo stesso, ma è troppo presto per ridirlo. Lucy avanza verso i due, sorpresa.

Brian: hey, Lucy!

E ancora più sorpresa dal fatto che Brian la saluti.

Lucy: hey, Brian!

I due si sorridono, mentre Brian si allontana dal corridoio.

 

Lucy: cosa è successo?

Lucas sorride, felice di ciò che è appena successo.

Lucas: oh, niente. Credo si stia aprendo di nuovo.

Lucy nota la felicità di Lucas, ed è così contenta per lui.

Lucy: ne sono felice.

Lucy pone le sue mani attorno a Lucas, cercando conforto. Conforto che arriva da lui, che la stringe prepotentemente contro di sé.

Lucy: sono davvero felice per te.

Lucas: hey…

Lucas prende tra le mani il viso della ragazza

Lucas: la finirai di difendere Lorz prima o poi?

Lucy: non lo sto difendendo. Sto cercando di dargli una chance. Sai com’è, farà sempre quei commenti.

Lucas: non mi piacciono.

Lucy: sono tua, Lucas. Lo sono sempre stata.

Lucas sorride, contento della risposta della ragazza.

Lucas: tu come stai? In riferimento a tutto quello che è successo?

Lucy: devo ancora processare.

Lucas: beh, non ti biasimo.

Lucy: quindi, abbiamo una stanza tutta per noi?

Lucas guarda Lucy, malizioso.

 

Colonna Sonora: The Gathering 

“Grazie per questo.”

È il secondo grazie che Ryan riceve da Christian, potrebbe quasi abituarsi in fondo, in effetti, se lo gode pienamente mentre gli pone per bene il cerotto sulla ferita ancora parzialmente aperta nell’infermeria – o meglio una delle tante infermerie – dell’Area 51.

Christian: questo posto mi mette i brividi.

Ryan: beh, li metterebbe anche a me se fossi un alieno.

Ryan si prende qualche secondo per toccare bene il punto in cui è fissato il cerotto, è sempre un gran bel vedere.

Christian: non è solo questo. Ho una strana sensazione.

Ryan distoglie lo sguardo dagli addominali del ragazzo, guardandolo negli occhi.

Ryan: cosa vuoi dire?

Christian: non lo so. È una sensazione.

Ryan: magari è solo superstizione.

Christian guarda Ryan, confuso.

Christian: cosa?!

Ryan: o non sai cosa significa. Beh è quando…

Christian sorride, non può farne a meno.

Ryan: cosa c’è?

Christian: niente.

Lentamente si alza, posizionandosi di fronte a lui, a pochi centimetri dal suo viso, respirandogli addosso. Ryan ha il cuore in gola – e non pensava che tale espressione potesse essere così letterale.

Ryan: cosa vuoi fare?

Christian: secondo te?!

I due continuano a fissarsi. Ryan potrebbe morire in questo istante.

“Già, cosa vuoi fare?”

Christian sobbalza, riconoscendo quella voce. Ryan sobbalza allo stesso modo, semplicemente spaventato da un’altra presenza nella stanza. Si tratta di Kyre.

Ana passeggia avanti e indietro per il lungo corridoio della base, tentando di trovare la giusta pace per dormire; ma è impossibile in questi giorni. E quel posto le mette i brividi.

“Hey”

Brian ha corso per raggiungerla. È pronto ad attuare i consigli di Lucas.

Ana: oh, quindi sai parlare.

Ana pone le braccia in modo conserto.

Brian: già. Io…

Brian china il capo, imbarazzato.

Brian: mi dispiace. Sono imbarazzato.

Ana: non sei stato un gentiluomo.

Brian: non sapevo cosa fare.

Ana: wow, e io pensavo che Lucas fosse il fratello stronzo.

Brian: perché continuate a dirlo tutti?

Ana lo guarda, confusa

Ana: tutti?

Brian: senti. Era la mia prima volta. Sono un ibrido umano alieno. Per tutta la mia vita ho… ho avuto paura di ciò che ero. Ma l’altra notte. L’altra notte per la prima volte, mentre…

I due si guardano, imbarazzati.

Brian: l’ho sentito. Ho sentito chi ero, ho sentito cos’ero. E ho sentito te.

Ana lo guarda, curiosa di saperne di più.

Brian: possiamo scoprire insieme cosa sia. Perché io voglio farlo…

Ana non tentenna, sa la risposta.

Ana: voglio farlo anche io.

I due si sorridono, come due adolescenti alla prima cotta.

“Oh, il giovane amore.”

Lungo la schiena di Ana un brivido di terrore, la ragazza si gira lentamente insieme a Brian, Malesia ha ascoltato tutta la conversazione.

 

Emily apre velocemente la porta della stanza di Christian e Dave; Dave è nel suo letto, mentre Christian non c’è.

Emily: lei è incredibile.

Dave: chi?

Emily guarda il ragazzo, è a petto nudo sotto le coperte.

Dave: chi è incredibile?

Emily: Lucy.

Dave alza gli occhi, stanco di ascoltare questa storia.

Dave: oh, Emily basta!

Emily: è venuta da me, dicendomi che non si sentirà più in colpa. Come, scusa?! La colpa deve essere la sua punizione.

Dave: smettila!

Dave lo dice e basta, alzando la voce.

Emily: beh, grazie. Pensavo tu sapessi ascoltare.

Dave: devi dimenticarli, entrambi. Devi lasciare andare la rabbia e goderti quello che hai.

Emily: e cosa…

Dave: dormi con me.

Emily sobbalza al pronunciare di queste parole, diventando paonazza.

Emily: come?!

Dave: dormi con me stanotte.

Emily: ehm, non farò sesso con te.

Dave: non ho chiesto questo. Ci conosciamo ancora troppo poco.

Emily: non farò mai sesso con te.

Dave: MAI è una parola forte. Forse troppo forte in questo caso.

Emily è sorpresa dalla proposta di Dave. Non riesce a crederci.

Emily: perché vorresti dormire con me?

Dave: sembra che tu abbia bisogno di un abbraccio.

Emily: ho Area 51 per quello.

Dave: dell’abbraccio di un uomo.

Emily guarda Dave per qualche istante, decisamente tentata dalla proposta. Troppo tentata dalla proposta.

 

 Colonna Sonora: Jughead Theme

“Allora, andiamo, devi avere qualche informazioni.”

Christopher continua a spingere John a rivelare ciò che sa, John continua a restare in silenzio. La sala è vuota, Kate, James e Christopher sono lì. John si sente accerchiato.

James: ti senti bene, John?

Kate: va tutto bene?!

John pone la mano dietro i jeans, portando velocemente fuori la pistola che nascondeva, puntandola contro i tre.

James: hey, che cazzo fai?

John: chi cazzo siete voi?!

Kate: James, cosa sta facendo?

John: CHI CAZZO SIETE?!

John urla prepotentemente.

James: John, calmati, non sai quello che dici.

Christopher: invece lo sa.

John punta la pistola verso Christopher, i suoi occhi si sono anneriti, palesando la sua vera natura.

James: oh cazzo.

Kate si stringe a James, velocemente.

Christopher: complimenti John, sei davvero intelligente come dicono!

John: che cazzo vuoi?!

Christopher: quando questi due si sono presentati qui, ho pensato, quale modo migliore per attirare John Brentan alla base?

James: John, non ne sapevo niente, giuro.

John guarda James e Kate, non ancora convinto del tutto.

Christopher: siamo ovunque. Siamo in chiunque. Non fidarti di nessuno.

John continua a puntare la pistola, quando improvvisamente un allarme scatta. Un allarme rumoroso, estremamente rumoroso.

Christopher: l’ha fatto. C’è cascato.

John: cosa?!

Christopher: Lorz l’ha svegliato. Ha svegliato il primo impuro.

John sgrana gli occhi, sconvolto.

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