Home 3×01 A Tale of Two Worlds

MESSAGGIO IMPORTANTE: SE VOLETE CHE LA STORIA CONTINUI, COMMENTATE NEL BLOG, SCRIVETE COSA NE PENSATE, I VOSTRI PERSONAGGI PREFERITI, E LE VOSTRE IMPRESSIONI. MI RACCOMANDO, è IMPORTANTE CHE VOI LO FACCIATE, GRAZIE, E BUONA LETTURA:

Vorrei ricordare che HOME non è esattamente un racconto, o un romanzo, è una storia che ha lo stile di una sceneggiatura. Viene lasciato molto all’immaginazione del lettore, ed i passi sono più brevi. E tutto ciò è fatto APPOSITAMENTE.

Per godere appieno l’episodio vi consiglio di aprire i link delle canzoni ogni volta che ne trovate una. Sono evidenziati.

VI RICORDO CHE E’ IMPORTANTE COMMENTARE, AI FINI DELLA CONTINUAZIONE DELLA STORIA. GRAZIE MILLE.

 

 PER LEGGERE GLI EPISODI PRECEDENTI DI HOME ANDATE QUI

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“Questi sono giorni difficili.
Sì, più del solito.
Speravamo che a New York fosse diverso, quando pensi alla grande mela pensi al centro del mondo, al crocevia del pianeta, ma in realtà anche qui non c’è più nulla, o meglio, non c’è più nessuno.
Siamo soli, sembriamo soli. 378 giorni fa c’è stata l’invasione. Noi chiamiamo quel giorno “l’ultimo,” non perché sia stata la fine della terra. La terra è ancora qui, i cieli, i mari, il verde. C’è ancora tutto. Questi invasori sembrano solo voler distruggere l’opera dell’essere umano, non si permettono di toccare altro, come se avessero una qualche necessità. Rispettano il posto, semplicemente… non rispettano noi. Lo chiamiamo l’ultimo perché è stato l’ultimo giorno della vita come la conoscevamo. La vita ora è diversa. Ci siamo adattati, come la storia del collo delle giraffe: per arrivare a mangiare dagli alberi più alti, avevano bisogno di un collo più lungo, e così la natura rimediò. Così la natura sembra aver rimediato con noi, ma in modo più sottile. Ci ha dato una diversa forza, una nuova prontezza, e l’assoluta perdita di ogni speranza. In realtà io ce l’ho, ho ancora speranza che le cose possano cambiare. Chiamatemi sognatore, ma è così.

Gli invasori si sono assicurati che nel giro di pochi anni non rimanesse traccia della “feccia umana,” come la chiamano loro. Si sono assicurati che dopo la distruzione iniziale delle città e delle grandi potenze, gli umani sopravvissuti fossero uccisi da un virus letale che loro chiamano “pulitore,” infetta il sistema immuntirario umano, assicurando la morte nel giro di pochi giorni, dopo una sofferta battaglia febbrile. Questo è il punto, attacca gli umani. Attaca me. Perché ho deciso di tenere questo diario? Beh, l’intera faccenda della videoripresa alla Cloverfield avrebbe decisamente richiesto più tempo, io non ne ho.

Ci siamo rinchiusi in un centro commerciale. Cliché, eh? Beh, ci sembrava l’idea giusta. Macy in centro è ancora uno dei pochi edifici rimasti in piedi, gli invasori si sono allontanati da New York per ora, hanno lasciato qui solo i loro animali grigi. Non so perché disprezzino le grandi città, sembra quasi un controsenso. Pensavamo di essere al sicuro in Colorado, ma loro prediligono posti che non sono stati contaminati dall’uomo.”

“Ryan”

La voce di Emily distrae il ragazzo, che chiude velocemente l’iPad e lo ripone nella sua borsa.

Emily
Emily

Emily: ti sembra questo il momento di scrivere?
Ryan: scusa, sono pronto.

Ryan

Una desolata Times Square. Macchine e taxi vuoti fanno da contorno ad un silenzio macabro e insolito. Ryan giurerebbe, tuttavia, di sentire ancora l’eco delle miliardi di voci che si sono incontrate lì nel crocevia del mondo.
Emily prende l’arco e la freccia, puntandola in avanti.
Ryan: non vedo nessuno.
Emily: aspetta!
La ragazza ha lo sguardo fisso in avanti, verso gli enormi led che compongono il palazzone alto al centro della famosa via.

“Ora”

Lucas
Lucas

La voce di Lucas, che corre verso di loro li distrae, portando Emily a girarsi e quindi a cambiare il bersaglio. Dietro il biondo impuro, un animale alieno; grigio, con occhi scuri, la testa grande, il corpo deforme, quattro dita alle mani, quattro ai piedi. Gli omini grigi che tutta l’umanità ha sempre pensato fossero alieni, sono in realtà solo animali domestici al servizio dei più umani triangolari.

Lucas si sposta velocemente, mentre Emily, attenta, scocca la freccia verso il bersaglio. Lo colpisce ad una gamba, rallentandolo, ma non abbattendolo.

Lucas: ancora!

Emily prende velocemente un’altra freccia, scocca. Stavolta è più precisa, prende il petto.
Ma il grigio non si accascia ancora, è sicuramente più debole, ma è comunque pronto ad uccidere, è il suo compito. Lucas si pone avanti, iniziando a fare la sua parte. Controlla le molecole della creatura, portandole all’esplosione. E’ diventato incredibilmente più bravo in questo, lo fa con più facilità, grazie all’allenamento con Brian. La creatura, dopo qualche secondo, si accascia morente a terra.

Emily guarda Ryan, impaurita.
Emily: stai bene?
Ryan: starò meglio!
Lucas: ottimo lavoro!
Emily guarda Lucas, sorridendogli inavvertitamente.
Ryan: avete preso quello che dovevate prendere?
Lucas: sì, ce l’ho. Brian è tornato al centro, io sono…
Emily: sei venuto a vedere come ce la caviamo?
Lucas guarda la ragazza, notando una punta di amarezza nel tono della sua voce.

Un fastidioso rumore distrae il trio; si tratta di uno strano marchingegno volatile, nero.
Lucas: le maschere. METTETE LE MASCHERE!
Lucas urla, lui non he abisogno.
Ryan tira velocemente fuori dalla borsa due maschere d’ossigeno, ne passa una ad Emily e poi indossa in fretta e furia la sua. I tre iniziano a scappare, mentre il marchingegno rilascia un gas di colore bianco nell’aria, avendo rilevato la presenza di umani. I loro passi sono chiari nella desolazione della spenta New York.

“Odio uscire. Ogni volta che lo faccio non so se tornerò. Il fatto è che non è giusto che escano solo gli altri, e tutti hanno paura di dire che sono terrorizzare nel lasciare il centro commerciale. Perfino Logan, il boss. John, Brian, Lucas… Dave. Hanno tutti paura di uscire. Forse solo Christian non ne ha. Ma lui sembra uno a cui non importa di niente, sembra uno che non ha nulla da perdere.”

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“Hai bisogno di qualcosa?”

Ana guarda Ryan, portando tra le mani i resti del pranzo. Sui tavolini del vecchio McDonald di Macy si sta comodi e si mangia bene.
Ryan: no, sono apposto così, grazie.

“Il cibo. Qui a New York ce n’è in abbondanza. I triangolari non hanno contaminato l’acqua, sembra che gli serva in qualche modo. E’ incredibile quanto siano buoni ancora gli Smarties del McFlurry, anche un anno dopo l’invasione.

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Brian e Lucas sono in costante allenamento. Stanno sviluppando i loro poteri o qualcosa del genere. Ma il tutto sembra essere puro lavoro, li ho osservati spesso a scuola in passato, erano uniti. Ora non lo sono più.”

Brian
Brian

Lucas: l’hai preso?
Lucas si rivolge a Brian con tono educato, quasi formale. Il tetto del centro commerciale dà una buona panoramica sull’intera città.
Brian: oggi non c’è brutto tempo. Possiamo uscire di nuovo.
Lucas: ho appena incontrato un grigio con Emily e Ryan.
Brian: la città è piena di grigi. Non possiamo fare niente a riguardo.
Lucas inarca il sopracciglio, alcune volte sembra che il fratello abbia un malsano desiderio di morte.
Lucas: beh, un giorno in più di vita farebbe comodo, sai?
Brian: vita?
Brian guarda Lucas, amareggiato.
Lucas: dobbiamo sopravvivere, Brian.
Brian: per cosa?
La voce del ragazzo si spezza, palesando il suo male di vivere.
Lucas: che cosa vuoi dire? Queste persone contano su di noi.
Brian fa cenno di no con il capo
Brian: non stai sopravvivendo per loro, stai sopravvivendo per vedere Lucy. E lo capisco. Lo rispetto.
Lucas abbassa lo sguardo, palesando da parte sua il senso di colpa che ancora lo pervade.
Brian: sono stanco. Sono così stanco. Abbiamo perso. Loro hanno vinto.
Lucas: non devi dire così…
Brian: a cosa ti stai aggrappando?!
Brian urla, ferocemente. Stanco dei soliti discorsi.
Lucas: devo avere speranza.
Brian: lei è scomparsa. Lei e Lorz sono scomparsi. Chissà dove si trova ora… Puoi sentirla?
Lucas: so che è viva.
Brian: è abbastanza?! Dove si trova? Usa la connessione.
Lucas: sai che ci ho provato. Lei… sembra quasi come se non fosse così.
Il discorso tra i fratelli ha preso una strana piega. Solitamente si limitano ad allenarsi. E’ quasi positivo che Brian abbia una qualche sorta di sfogo.
Brian: non voglio sopravvivere, Lucas. Io voglio vivere.
Lucas: allora fallo.
I due si guardano, Lucas spera di riaccendere qualcosa, spera che una nuova connessione sia possibile tra loro due.
Brian: iniziamo.
Brian fa un cenno al fratello, invitandolo ad iniziare l’allenamento e a lasciar perdere il discorso. Non ha sicuramente voglia di andare oltre.

“Spero sia utile.”

Lucas passa lo scatolone a John, che lo ripone velocemente sul ripiano al reparto computer di BEST BUY.
John apre velocemente lo scatolone, tirando fuori da esso un vecchio computer IBM 5100.
Brian: a cosa può servire un vecchio computer degli anni ’70?
John guarda i figli, cercando di concentrarsi sulla condizione del macchinario.
Lucas: in questo negozio ci sono 500 iMac che non userà mai nessuno.
John: avevo bisogno di questo. Questo è un computer particolare.
Brian: a cosa serve?
John: devo mandere un messaggio ad una persona. Una persona che può aiutarci.
Lucas: senza una connessione?
John: per la connessione non c’è problema. L’importante era avere questo tipo di computer.
Brian: beh, ora ce l’hai.
John: c’era una persona con cui lavoravo all’Area 51. In caso le cose fossero andate veramente male, sapevamo il modo per comunicare l’uno con l’altro.
Lucas: e questo tuo amico all’Area 51 cosa può fare, esattamente?
John: innanzitutto può darmi informazioni sulla situazione generale. E potrebbe aiutare con la situazione di …
John tentenna, è ancora difficile parlarne dopo un anno.
John: lasciatemi fare il mio lavoro.

“Dopo pranzo generalmente ognuno va dalla sua parte. Abbiamo scelto vari negozi nei quali vivere, io, Emily e suo padre abbiamo scelto il Supermercato. Non solo perché ci piace mangiare, ma anche perché nel reparto materassi c’erano i letti ad’acqua, ed Emily ama i letti ad acqua. Inoltre Area 51 ha la sua grande villa formato gatto. L’abbiamo presa nel negozio di animali al terzo piano. Spesso qualcuno viene a trovarci, ovviamente. Come ora, Christian è proprio qui, probabilmente prenderà un pacco di Nachos. Le ama. Ok, suonava più stalker di quanto volessi.”

Emily: la smetti di fissarlo?!
Ryan guarda Emily, distogliendo lo sguardo dallo scaffale delle patatine prorio davanti ai letti ad acqua.
Ryan: non lo sto fissando.
Emily: non fa per te, fidati. Te lo dico da mesi.


Ryan: lo so. Vorrei solo che non fosse così bello.
Emily guarda l’amico, sorridendo. Lo trova davvero dolce.

Christian gira il capo, notando gli occhi dei due su di lui.
Christian: che cazzo avete da guardare?!

Christian

Il ragazzo, dopo aver tirato un’occhiataccia, si allontana con il suo pacchetto di Nachos.

Emily: wow, sì, continua a dimostrarsi un galantuomo!
Ryan guarda l’amica, divertito
Emily: mi sono persa qualcosa? Perché può mangiare i Nachos?
Ryan: da quello che ho capito… il loro stomaco è più abituato rispetto a quello di Brian, Lucas e company!
Emily sospira, guardando in alto. Quei materassi sono comodissimi, le piace dormire in quel reparto.
Emily: domani dormiamo da TOYS RUS!
Ryan: oh, odio dormire lì!
Emily: ami dormire lì. Inizi a giocare con tutti quei giocattoli. Non è sempre stato il sogno di tutti essere rinchiusi in un centro commerciale?

Ryan: mi manca.
Emily: cosa?
Ryan: stare all’aria aperta. Semplicemente, poter uscire per strada con l’iPod nelle orecchie.
Emily: puoi andare sul tetto. Brian e Lucas ci vanno sempre.
Ryan: questo non è il punto.

“Emily”

Emily guarda in avanti, suo padre è proprio davanti a loro.
Emily: papà.

“Posso dormire qui con voi?”

Emily: stavamo facendo un po’ di girl talk ma… perché no!
Ryan guarda l’amica, si gira velocemente dalla parte sinistra del materasso ad acqua.

Christian poggia con violenza il pacco di Nachos a terra, sedendosi sulle scale della Hall principale del centro commerciale, Dave è due gradini più su.
Christian: sono dei fottuti idioti!


Dave ha una siringa tra le mani, una siringa che ha appena finito di usare.
Christian: sai, non dovevamo dirgli del fatto delle siringhe.
Dave: dovevamo lasciarli morire senza camere iperbariche?
Christian sospira, scrocchiando con foga le patatine.
Christian: sarebbe stata una buona idea!
Dave: ci servono. Lo sai.
Christian: ma… pensano solamente a…
Dave guarda l’amico, sa benissimo che Christian non è abituato ad avere rapporti umani di qualsivoglia genere. Le sue reazioni non lo sorprendono.
Christian: all’amore. E ai tradimenti.

Dave

Dave: di che parli?
Christian: questa Lucy… la ragazza speciale, di cui abbiamo bisogno, ma che è semplicemente sparita.
Dave: so chi è.
Christian: c’era un triangolo amoroso tra lei Lucas e Brian.
Dave: un triangolo?
Christian: come quello che abbiamo sulla schiena.
Dave: oh…
Dave ridacchia, divertito.
Christian: ma Emily era innamorata di Lucas. Stavano insieme. Lucy e Lucas sono andati a letto insieme ed ora… Brian ed Emily ce l’hanno con loro.
Dave: come puoi avercela con una ragazza scomparsa?
Christian: il mio punto è: che cazzo ce ne frega?! Stiamo provando a salvare questo mondo e loro pensano a queste stronzate.
Dave: è la natura umana, amico mio!
Christian: sono delle fottute femminucce. E quel Ryan, è da un anno che filma tutti con quel coso…
Dave: telecamera. Si chiama telecamera.
Christian: essere schiavo di Malesia non sembra poi così male dopo tutto.

“Stai scherzando?”

Ana si fa avanti, avanzando con tono autoritario verso i due. Dave prova sempre un certo timore reverenziale, mentre Christian… semplicemente la ignora.

Ana: so che siete arrabbiati.
Dave: principessa, no…
Christian: sì. Io sono fottutamente arrabbiato. Siamo qui da un anno. E niente. Non è successo niente.
Ana: la sparizione della ragazza ha fermato il tutto. Quando la ritroveremo…
Christian si alza, furioso, lasciando cadere tutte le nachos a terra.
Christian: quando?! Potrebbe essere morta. La nostra unica speranza… potrebbe essere andata. Per sempre.

Lucas: no.
I tre vengono distratti dalla voce di Lucas, che ha appena raggiunto la hall.
Christian: non puoi neanche sentirla più.
Lucas rabbrividisce al solo pensiero. Non potrebbe mai sopportarlo.
Lucas: questo… questo non prova niente.
Christian: invece sì. Prova che è morta. Come Lorz. Come moriremo noi. Sono stanco di restare qui a fare nulla, a… sopravvivere e basta!

“Stai zitto!”

Brian avanza, stanco delle continue lamentele del ragazzo. E stanco di vedere il fratello in quel modo.

Christian si fa avanti, allontanandosi velocemente dal tre.

Ana guarda Lucas, si trova ad essere molto empatica nei suoi confronti, specialmente in questa situazione.

Lucas si allontana, deve stare da solo, mentre Dave sale le scale, pronto per andare a dormire.

Ana: wow, è stato gentile da parte tua.
Brian: cosa?
Ana: dare supporto a tuo fratello.
Brian accenna un sorriso amaro.
Brian: non stavo aiutando mio fratello. Stavo solo mettendo a tacere un coglione.
Ana lo guarda, sorpresa che lui sappia usare questo linguaggio.
Ana: li sto perdendo. Sto perdendo il loro rispetto.
Brian la guarda, curioso.


Brian: cosa vuoi dire?
Ana: quando sono scappata da mia madre. Da Malesia. Pensavo… pensavo di poter…
Brian: detronizzare il capo di una razza aliena?
Ana: lei è diversa. Non si fermerà.
Brian: anche se la implori?
Ana sorride, solo il pensiero le sembra assurdo.
Brian: non ti starà cercando? Me lo sono sempre chiesto.
Ana: tu non sai come sono le cose lassù. L’amore naturale di un genitore. L’amore per un fratello o per… un ragazzo o una ragazza. Non sono così scontati.
Brian ascolta il discorso, anche se gli sembra totalmente “alieno.”

Ana

Ana: qui. Qui le cose sono così diverse. Vi ho osservati così tanto e… così spesso e… per quanto disfunzionali e pazzi sembriate qualche volta, voi vivete davvero.
Brian: le cose non stanno andando bene, vero?
Ana fa cenno di no con il capo. Non gli mentirà.
Ana: no, Brian, le cose non stanno andando bene.

“John è ossessionato dal tirarci fuori da questa situazione. Come se fosse la sua missione di vita o qualcosa del genere. Credo che sia perché si incolpa della scomparsa di Lucy. È come se l’avesse persa per la seconda volta.”

John: andiamo, andiamo…

John inserisce ripetutamente la frase “TRIANGLE” sullo schermo del computer obsoleto. “INVIO” e ancora “INVIO.”

“Ancora niente?”

Logan avanza nella stanza, posizionandosi accanto a John.
John: per ora no.


Logan: bene.
John: questo non significa che non ci sia nessuno. Deve mandare il messaggio quando è più sicuro…
Logan: già.
John: non sei mai stato un gran chiacchierone, Logan ma… devo dire che questa sera stai dando il meglio di te.
Logan: immagino sia un talento.
John guarda l’uomo. Logan ha sempre avuto un’aria particolare, diversa da quella dei suoi fratelli. Distinta, non solo nell’aspetto ma anche nei modi di fare.
John: è passato un anno. I tuoi non si sono fatti sentire.
Logan: pensi che non lo sappia?
John: qual è il problema?!
Logan: il problema è che… probabilmente non lo ritengono opportuno.
John: non ritengono opportuno salvare i figli del re della loro specie? Wow, dovrebbero rivedere le loro priorità.
Logan: cosa significa Manatthan 2.0?
John rabbrividisce solo al pronunciare di quella frase.
John: come?!
Logan: è sullo schermo del computer. Il tuo amico ha risposto.
John guarda lo schermo, è così, la risposta è arrivata, e non è assolutamente quella che voleva.

Colonna Sonora: Love Theme

“A Christian piace andare sul tetto di notte. È fatto così. Deve stare da solo, specialmente quando deve sbollire. Nessuno sembra capirlo, è diverso da Dave ed Ana.”

Ryan: hey…
Christian non si gira, si limita semplicemente a guardare le stelle visibili sopra il cielo di una silenziosa New York. C’è a malapena un po’ di luce. Il tetto di Macys è immenso.
Ryan: non hai sonno?
Christian: neanche tu.
Ryan: ho sentito le urla. Cosa è successo?
Ryan prova quasi timore nel parlargli. Il ragazzo è imprevedibile nelle reazioni. Si avvicina, timidamente, sedendosi accanto a lui sul cerchione del tetto.
Christian: I tuoi amici sono dei coglioni.
Ryan: non è una cosa molto carina da dire.
Christian si gira, finalmente, guardandolo negli occhi. Come se dovesse fregargliene qualcosa.
Christian: voglio andarmene. Mi sono rotto le palle di restare qui.
Ryan: e dove andrai?
Christian: ovunque ma non qui.
Ryan: allora fallo!
Christian ridacchia, assurdamente.
Ryan: perché ridi?
Christian: è una specie di prova del nove, è così che la chiamate? Vuoi vedere se me ne andrò veramente?
Ryan: io non voglio che tu te ne vada.
Christian tentenna per qualche secondo. La frase lo spiazza sicuramente, ma non lo darà a vedere.
Christian: ti piaccio, vero?
Ryan: cosa?
Christian: sei attratto da me. Vorresti che io ti scopassi.
Ryan: è questo il tuo problema. Non si tratta solo del sesso, sai? Sei un cafone.
Christian: allora non è vero che vuoi farlo?
Ryan: io…
Christian: cazzo, perché voi umani non dite mai la verità?
Ryan: cosa vuoi dire?
Christian: è così. Vi fate mille paranoie e avete sempre paura di dire ciò che pensate.
Ryan: è per questo che sei qui. Perché non ti sei fatto paranoie e…
Christian tira fuori un pacchetto di sigarette.
Ryan: non ho mai visto un alieno fumare.
Christian: tu non sai niente di me.
Ryan: so perché ti cercano. La tua razza, intendo.
Christian: wow, Dave non tiene mai la bocca chiusa, eh?
Ryan: non è giusto. Pensavo che gli umani fossero crudeli a riguardo.
Christian: non sento il bisogno di parlarne.


Christian si accende la sigaretta con un semplice gesto, giocando con le particelle della materia.
Ryan: quando ero piccolo il mio patrigno mi portò a pesca. Ne ero felice. Per la prima volta aveva mostrato un segno di affetto nei miei confronti.
Christian: e dovrebbe interessarmi perché…
Ryan: alla fine del giorno era uno stronzo. Ma ricordo quella giornata di pesca e penso… forse da qualche parte c’era una persona decente!
Christian: è morto.
Christian continua a fumare, guardando in avanti.
Ryan: il tuo ragazzo?
Christian: l’hanno ucciso.
Ryan china il capo.
Christian: io ho perso tutto. Ho perso lui. E… voglio dire, nessuno sentirebbe davvero la mia mancanza qui.
Ryan: io sì.
Ryan trema nel dire ciò, ma deve farlo. Per la prima volta, dopo un anno, Christian si è aperto un pochino, tanto vale la pena ricambiare con la stessa moneta.

“Logan e Julie mi sono sempre piaciuti. Non credo che abbiano mai avuto un rapporto fisico, anche se sospetto che lei ne sia innamorata. Ma hanno quel non so che di mamma e papà in questa situazione. Sapete cosa voglio dire?

Logan: è finita.
Julie guarda Logan, mentre finisce di mangiare il suo Crispy McBacon.
Julie: cosa?!
Logan: non verranno.
Julie: di chi parli?
Logan: di loro. Dei miei…
Julie: I tuoi simili. Stavi aspettando questo?
Logan si alza, impaziente. È raro vedere un comportamento del genere in lui.
Logan: non pensano che ne valga la pena.

Julie

Julie: ma ci sei tu qui. E… Lucas, tuo fratello. E Lucas Jr e Brian. Non possono lasciarvi qui.
Logan: non faranno niente. A quest’ora avrebbero… avrebbero già mandato qualcuno.
Julie: hey…
Logan: no. Va bene così. Probabilmente, probabilmente avrei fatto la stessa cosa.
Logan pone lo sguardo verso il pavimento, cercando di non sembrare debole, di non sembrare dispiaciuto. Ma lo è.
Julie: no, non ci credo. Tu avresti salvato la tua famiglia. Io lo so, ti conosco. Sei diverso.
Logan: diverso?!
Per la prima volta, notiamo un Logan umano. Un logan capace di provare determinate emozioni.
Julie: ci hai portati qui. Ci hai salvati. Logan, tu sei essenziale per questo gruppo.
Logan: vi ho salvati? Guarda che fine abbiamo fatto. Rinchiusi in un centro commerciale mentre fuori c’è l’apocalisse e…
Julie lo guarda, gli prende la mano.
Julie: e…?!
Logan: ho delle notizie poco piacevoli.
Julie: di che si tratta?
Logan fa un grosso sospiro prima di – e in questo caso è più adatto che mai – sganciare la bomba.

“Area 51, Area 51”

Emily corre velocemente dietro il cicciotto gatto arancione, che ama fare delle corse notturne per il centro commerciale.
Emily: Area 51, voglio dormire!
Stanca e sfinita, arriva all’ultimo piano, dove ci sono i bagni dello staff.
Emily: dove stai andando?

Area 51 arriva al suo obiettivo. Un Dave mezzo nudo, appena uscito dalla doccia. Emily guarda in avanti, sobbalzando. Il ragazzo è a malapena coperto da un asciugamano.

Emily: oh mio Dio!
Dave accarezza il micio, sorridente.
Dave: hey, ciao!
Emily deglutisce, nervosa; c’è un maschione mezzo nudo davanti a lei.
Dave: Emily, ti senti bene?
Emily: sì… sì…
Dave: bene.
I due si guardano per qualche secondo, Emily cerca di mantenere gli occhi sul viso del triangolare; non che sia difficile, quei meravigliosi occhi azzurri aiutano notevolmente.
Dave: ti sei persa?
Emily: no. Area 51…
La ragazza ha difficoltà a parlare. Non è per niente facile in quella situazione.
Emily: Area 51 ha una passione per le passeggiate notturne e…
Dave: lo so, viene spesso a trovarmi nel letto.
Emily: oh mio Dio. Davvero?! Voglio dire, non me ne accorgo sempre quando… quando se ne va.
Dave: a me non dà fastidio. È sicuramente una compagnia migliore di Christian.
Emily sorride, divertita dalla battuta.
Emily: a lui piacciono poche persone.
Dave: davvero?!
Emily: già, non si affeziona a tutti. Certo, alcune volte, proprio come me, casca male e si affeziona alle persone sbagliate.
Dave avanza lentamente, prendendo in braccio Area 51. Il cuore di Emily ha decisamente iniziato a prendere un ritmo più veloce.
Dave: stai parlando di Lucas?
Emily guarda il ragazzo, sorpresa.
Emily: lo sai?
Dave: siamo stati insieme un anno, negli stessi posti… è difficile da non notare.
Effettivamente, ora, Emily si chiede come mai in un anno loro due abbiano comunicato così poco. Probabilmente perché Dave, e in generale i triangolari, non sono dei grandi chiacchieroni.
Dave: quindi Lucas è quello speciale.
Emily: lo era, credevo che lo fosse almeno. Tu hai qualcuno di speciale? Non ne abbiamo mai parlato.
Dave: beh, no. Ma è meglio così. Non ho distrazioni. In tutto questo è positivo.


Emily: stai scherzando?! L’amore sarà anche stupido e pazzo e… sconveniente ma, alla fine del giorno, come si vive senza?
Dave guarda la ragazza per qualche secondo. Posa a terra Area 51 e lentamente avanza verso l’uscita del corridoio.

“La mattina è di nuovo routine. Lucas e Brian vanno allenarsi sul tetto. John smanetta con i suoi computer. I triangolari fanno colazione tutti insieme mentre io ed Emily… guardiamo un dvd.”

Il sole è alto a New York City. Brian e Lucas sono di nuovo sul tetto. Si concentrano su due enormi scatoloni.
Lucas: ce la puoi fare. Concentrati.
Brian: non abbiamo mai spostato gli oggetti. Non siamo streghe.
Lucas: non è magia. È controllo della materia. L’ho fatto.
Brian: una volta.
Lucas: puoi farlo anche tu.
Brian: già. Come?!
Lucas: non lo so. Rabbia immagino.
Brian: bene.
Brian guarda in avanti, non ci vuole molto. Lo scatolone si sposta lontano dopo qualche secondo.
Lucas: ce l’hai fatta!
Lucas sembra estasiato.
Brian: ho pensato a te.
Lucas china il capo, dispiaciuto per la risposta del fratello. Ma ormai va avanti così da un anno.
Lucas: Brian… com’è possibile che tu mi odi così tanto?
Brian: cosa?!
Lucas: è perché ti ho rubato la ragazza.
Brian fa cenno di no con il capo
Brian: non si è mai trattato di Lucy. Tu sei mio fratello. Ha il mio sangue. E sai che nel nostro caso vale molto di più. Io non l’avrei mai fatto.
Lucas: la amo. Lei ama me.
La voce di Lucas si spezza; è raro, è una tonalità che abbiamo sentito poco in lui.
Brian: wow, auguri!
Lucas: non capisci. L’ho amata fin dal primo momento. È successo qualcosa. E… ho provato, ho provato a reprimerlo per te ma…
Brian: beh, guarda come è finita!
Lucas: Brian, dovrai perdonarmi prima o poi.
Brian accenna un sorriso.
Brian: hai fatto la tua scelta quando sei andato a letto con lei.
Lucas sbuffa, stanco di sentire questa storia. Non ne può più.
Lucas: riprendiamo!

– SPIRA

“Questi sono giorni difficili. Sono chiusa in questa camera da quindici giorni. Forse meno, forse più. Il tempo non ha davvero molto più senso. Scorre in modo diverso qui, posso sentirlo. Quando guardo fuori dalla finestra di questa camera apparentemente umana – chiaramente non lo è- vedo un cielo diverso, rossastro e poi di un grigio freddo, dipende dai momenti della giornata.
Le pareti fuori da questa camera – in cui prima ha chiaramente abitato qualcuno, probabilmente umano – sono quasi tutte strutturate in metallo, un metallo particolare che sembra quasi una materia sbiadita. Credo che provenga da queste parti. Qui il cibo ha un sapore diverso, più aspro. L’acqua sa di niente.
Il Re, loro lo chiamano “Pronem” è il bisnonno di Brian e Lucas. Siamo stati portati su Spira, il pianeta dal quale provengono gli alieni con la spirale sulla schiena.
Qui sono gentili. L’aria è pesante, è come respirare con una bombola sott’acqua. Ma ogni giorno va meglio, forse devo farci l’abitudine.
Il Re, il Pronem. È davvero buono con me; mi ha dato questa stanza, mi fa partecipare alle cerimonie. E… mi tiene al sicuro. Credo mi consideri una specie di principessa… per il fatto che io e Lucas, beh…
Lucas. Come sta?! Me lo chiedo in ogni secondo. E mio padre? E Brian? Emily? E… Lorz?
Sì, mi interrogo anche su di lui. Potrà essere la creatura più crudele dell’universo ma… mi ha salvato la vita.”

“Lucy”

Lucy
Lucy

Lucy sobbalza, mettendo la matita e il quaderno sul letto. Il Pronem è appena entrato nella stanza. La ragazza, come di consuetudine e come ormai ha imparato, si alza in pieda portando una mano avanti e aprendola completamente; è un’usanza.
Il pronem fa lo stesso, avanzando nella stanza.

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Lucy: signore…
Pronem: ti piace la vista?
Lucy guarda fuori dalla finestra; il cielo è rossastro. Rocce e piccoli laghetti ghiacciati.
Lucy: sì. Molto.
La ragazza mente.
Pronem: sei pronta per la cerimonia?
Lucy: un’altra?
Pronem: più tardi.
Lucy: esattamente… quando è più tardi qui?
Il Pronem accenna un sorriso; è sorprendente per lui.
Pronem: ti sentirai un po’ stordita a causa del tempo. Si dice stordita?
Lucy: sì. Sì. E lei… parla la mia lingua, è sorprendente.
Pronem: impariamo in fretta.
Lucy: ascolti, Pronem, mi stavo chiedendo… quando partiremo?
Il Pronem si fa di nuovo serio, e questo è assolutamente normale per lui.
Pronem: non partiremo, Lucy.
Lucy: cosa?!
Pronem: è troppo rischioso. Non manderò un esercito a morire sulla terra.
Lucy: lei mi aveva detto che sarei rimasta qui pochi giorni.
Pronem: non ti piace qui? Sei al sicuro. Nessuno attaccherà questo posto.
Lucy: ma…
Lucy è sconvolta; deve tornare sulla terra. Deve.
Lucy: I miei amici sono lì. E Lucas, e Brian e I suoi figli!
Pronem: non è davvero una mia scelta, Lucy.
Lucy: come no?! Non è lei il sommo capo di questo…
A Lucy sembra assurdo anche solo dirlo.
Lucy: pianeta?
Pronem: devo fare ciò che è giusto per gli abitanti. E ciò che è giusto è non rischiare una flotta. I triangolari sono… sono ovunque ora.
Lucy: non mi interessa. Devo tornare. Suo figlio, Lorz, si è sacrificato per permettermi di sopravvivere… e per permetterlo a suo figlio. Noi non apparteniamo qui.
Pronem: Tim sta benissimo, e anche la sua… ragazza.
Lucy lo guarda, perplessa
Pronem: per quanto riguarda Lorz. Lui è salvo. Ed è qui.
Lucy sgrana gli occhi, sconvolta
Lucy: cosa?!
Pronem: l’abbiamo recuperato tramite una trattativa.
Lucy: ma… Malesia lo voleva. È impossibile…
Pronem: sanno che non ci sarà un’offensiva. E sanno anche che siamo di parola.
Lucy: non potete fidarvi di lei… o di loro. Hanno invaso un pianeta!
Lucy è sconvolta, deve fare qualcosa.
Lucy: dov’è Lorz?
Pronem: è dove merita di stare.
Le parole dell’uomo sono aspre, è lontano dalla gentilezza che ha mostrato fino a questo momento.
Lucy: perché lei lo odia?
Pronem: come?
Lucy: Lorz è suo figlio. Eppure quando parlate di lui c’è un chiaro sentimento di odio nelle vostre parole.
Pronem: Lorz è una creatura danneggiata. Noi non crediamo nel terminare quelli della nostra specie ma… in questo caso…
Lucy indietreggia, sconvolta
Lucy: volete ucciderlo?!
Pronem: nella cerimonia di stasera. È un’esecuzione. La chiamate così?
Lucy: perché?!
Pronem: perché è pericoloso. L’ha provato una volta. L’ha provato ancora.
Lucy: mi ha salvata. E ha salvato Tim. Non è un mostro!
Pronem: è chiaro che non vuole partecipare alla cerimonia stasera, vero?
Lucy: no. La prego, non lo uccida!
Pronem: non lo ucciderò io.
Lucy: la prego. C’è del buono in lui. Io l’ho visto.
Pronem: non è abbastanza. Buona permanenza.

Il Pronem si gira velocemente, non permettendo a Lucy di carpire la sua reazione. Chiude la stanza, a chiave. Quella stanza che sembra umana, ma che chiaramente non lo è.

“Non possono uccidere Lorz. Non possono. È la mia unica speranza per tornare a casa. E onestamente, qualunque cosa abbia fatto in passato… nonostante sia imperdonabile, non riflette totalmente la persona che ho conosciuto.
Non riesco a sentire Lucas qui. Mi uccide. Non so se è perché sono su un altro pianeta o se perché… non ci voglio neanche pensare.
Sono rimasta l’intero pomeriggio – o almeno credo – chiusa in questa stanza. Mi sento una prigioniera. Forse, dopo l’ultimo incontro con il Promen, sono una prigioniera.”

Qualcuno bussa alla porta della stanza di Lucy. Non può essere il Promen, il Promen non bussa mai.

Lucy: chi è?!
La porta si apre, rivelando Tim.
Lucy: oh mio Dio…

“Non vedo Tim da quando siamo finiti qui. Sembrano passati pochi giorni e sembra passata un’eternità. Come credete che sia possibile?”

 

Tim
Tim

Lucy: Tim, cosa ci fai qui?
Tim chiude la porta dietro di sé, avanzando velocemente nella stanza. I suoi vestiti, come quelli di Lucy, sono conformi alle norme di Spira. Lucy indossa una lunga veste bianca, Tim un completo blu. Non hanno decisamente molto gusto nel vestire. Le donne usano il bianco, gli uomini il blu, e finisce lì.

Tim: il Promnn ha detto che avresti avuto bisogno di qualcuno con cui parlare. Qualcuno di umano.
Lucy: ma tu non sei umano.
Tim: beh, è il meglio che offrono qui.
Lucy sorride, forse è la prima volta dopo un bel po’.
Lucy: ascolta. Sono passati… credo 15 giorni.
Tim: un anno.
Lucy lo guarda, sconvolta
Lucy: come?!
Tim: un anno terrestre. Noi abbiamo un diverso tipo di percorso nel nostro sistema solare. Ecco perché invecchiamo in modo così lento qui.
Lucy: oh mio Dio…
Improvvisamente, il mondo di Lucy crolla.
Tim: so che è una cosa difficile da comprendere.
Lucy: uccideranno tuo padre. Stasera… o… tra qualche mese, a questo punto non ne ho più idea.
Tim: lo so.
Lucy lo guarda, impietrita
Lucy: lo sai e non stai facendo niente?
Tim: non conosco mio padre.
Lucy: l’hai visto. Lui ti ha salvato.
Tim: ciò che dicono qui… su di lui.
Lucy: Tim, ma che diavolo ti hanno fatto?!
Tim: mi hanno salvato.
Lucy: NO. Lorz ti ha salvato. Tuo padre. Glielo devi.
Tim: gli devo cosa?
Lucy: portami da lui.
Tim: cosa?!
Lucy: sai dove lo tengono.
Tim: ne sei sicura?
Lucy: sì. Lo sento nei tuoi pensieri.
È un qualcosa di strano, Lucy non sa spiegarlo. Si dice che probabilmente è una peculiarità del posto.
Tim: riesci a sentire I miei pensieri?
Lucy: Tim, per favore, dobbiamo salvarlo.
Tim: quell’uomo. Mio padre… è stato un genocida. Ha fatto impazzire mia madre rendendomi la vita impossibile. Io non gli devo niente.
Tim parla con rabbia, è chiaro che Lorz non è stato un padre modello.
Lucy: lui è capace di fare del bene. Per favore… portami da lui. Devo parlargli.
Tim: non gradirebbero.
Lucy: non glielo faremo sapere.
Tim: è impossibile. Ci sono guardie ovunque.
Lucy: tu le distrarrai.

“Non c’è voluto molto a convincere Tim. Dice che suo padre è un genocida ed è malvagio. Ma io lo vedo che vorrebbe dargli una chance.
È da un po’ che non esco da questa stanza. Tim sta rischiando molto probabilmente, ma sono contenta che lo stia facendo.
Qui si fidano tutti di Tim. Non so neanche perché, lo conoscono da poco. Le celle su questo pianeta sono strane, probabilmente ci troviamo nella capitale o qualcosa del genere. E questo è… credo sia la struttura principale della città, dove risiede il Pronem.
Le celle sono all’ultimo piano. Ci si arriva tramite un meccanismo che somiglia ad un ascensore, ma non è proprio un ascensore. È difficile spiegare questo posto con parole umane.”

“Love. Only One. Roughness. Zed.”

2

“Ho riconosciuto subito la voce di Lorz. Ma era diversa. Debole, fiacca, arresa. Non ci sono le sbarre qui. Tim ha lanciato un allarme affinché tutte le guardie del posto fossero da tutt’altra parte, e le uniche due rimaste fossero facilmente messe al tappeto – da me, sì – qui I miei poteri, o qualunque cosa siano – sembrano funzionare in modo cento volte migliore.”

Lucy: Lorz…

“Gli occhi stanchi. I capelli arruffati e il viso spento. Deve aver sofferto parecchio. Mi domando chi gliel’abbia fatto. Malesia o… suo padre.”

Lorz guarda in avanti. Quella barriera è invisibile ma sa che c’è.
Lorz: sei una visione?
Lucy: no. No. Sono io. Sono Lucy.
Lorz: wow, sei ancora più bella di quanto ricordassi!

“Lorz sa come far arrossire una ragazza. Questo lo ammetterò!”

Lorz: scusa, pensavo che mi avessero drogato o cose del genere.
Lucy: Lorz, cosa è successo?
Lorz: oh, beh, sono arrivati I buoni, mi hanno salvato e…
Lucy: vogliono ucciderti.
Lorz: pensi che non lo sappia?!
Lucy: devo farti uscire da qui. Dobbiamo… dobbiamo tornare sulla terra.

Lorz scoppia in una risata improvvisa. Una risata di cuore.
Lucy: cosa?!
Lorz: sei pazza?!
Lucy: perché? Ci sono I tuoi fratelli lì. Ci sono Brian, Lucas e…
Lorz: pensi che loro significhino qualcosa per me?!
Lucy: sei un codardo.
Lorz: no. Sono intelligente. La terra è piena di quei tizi col triangolo sul culo. Qui sono in prigione ma almeno sono al sicuro.
Lucy: no, sei un codardo e basta. O forse non sai guidare una navicella spaziale.
Lorz: sono un ottimo guidatore!
Lucy: allora portami sulla terra.
Lorz: non se ne parla.
Lucy: sei un codardo.
Lorz: cos’è questa, psicologia inversa? O quelle cose che fanno le ragazze quando vogliono convincerti a fare qualcosa. Ma… alla fine queste ragazze premiano I loro uomini. Sappiamo benissimo che l’unico che hai intenzione di premiare è Lucas!
Lucy: MORIRAI QUI!
Lucy urla, furiosa.
Lorz: e così sia. Voglio dire, forse un po’ me lo merito.
Lucy: non sei uno che si compiange.
Lorz: tu non sai cosa sono.

“Le sue parole sono spente. Come… come se avesse deciso che fosse finita. Ma non posso permetterglielo.”

Lucy: sei. Sei Lorz. Un dittatore. Un genocida. Un mostro.

Lorz la guarda, incattivito.

Lucy: e hai l’occasione di dimostrare a tutte queste persone che pensano che sei questo… che NON LO SEI.
Lorz: ma lo sono. Ho fatto tutte quelle cose.
Lucy: puoi cambiare.
Lorz: è troppo tardi.
Lucy: non ci credo. Io l’ho visto. Ho visto del bene in te.
Lorz: forse hai bisogno di un paio d’occhiali, principessina.

“Papà”

Tim si fa avanti; aveva deciso di non farlo, ma non sembra esserci altra soluzione.
Lorz avanza verso la barriera, non toccandola tuttavia.

Lorz: Tim…

Tim: devi aiutarla.
Lorz guarda Lucy.
Tim: devi farlo.
Lorz: Tim… non posso. Sarà un’altra regola che infrango. Come pensi che ti vedranno qui…
Tim: come già mi vedono. Come il figlio di un mostro.

“In quel momento l’ho visto. Il cuore di Lorz – e sì, ne aveva uno – si era spezzato.”

Lorz: apri questa cosa.

Lucy sorride, felice.

Tim: avete poco tempo.
Lorz: posso muovermi qui.

“Muoversi attraverso I posti di questo luogo non è altrettanto semplice per me. I colori, le sfumature. Persino camminare è un po’ difficile. Non ci abbiamo messo molto. Anche perché Lorz ama usare I suoi poteri su qualunque passante. Questa volta lo giustificherò. Non può essere visto in giro.

Siamo arrivata ad una specie di piattaforma. Le pareti bianche e dei grossi tubi meccanici. Sono collegati ad altrettanto enormi UFO. O navicelle. O come li chiamate. Sono nere. Di un nero profondo. Ci si perde dentro.”

Lorz: dobbiamo sbrigarci!
Lucy: sì, quale prendiamo?
Lorz: sono tutte uguali.
Lucy: bene.

Tim: ragazzi, non c’è tempo.

Lorz: devi promettermi una cosa.
Lorz si rivolge a Lucy.
Lucy: cosa?
Lorz: un bacio.
Lucy lo guarda, sconvolta
Lucy: come?!
Lorz: se ti porto sulla terra… voglio un bacio. Devi promettermelo.

Tim alza gli occhi; certo non biasima il padre. Lucy è davvero bella.

Lucy: io…

“Lorz!”

Colonna Sonora: Returning Home

Una voce ferma e autoritaria, il Pronem è proprio davanti a loro.

Pronem: non farlo. Arrenditi e non sarai colpito.
Lucy si guarda attorno. Ci sono molte guardie che hanno accerchiato il perimetro, i tre sono circondati.
Lorz: mi spiace, papà. Ho fatto una promessa.
Pronem: Lorz. Non farlo.
Lorz: qual è la differenza? Mi uccidete adesso, mi uccidete dopo.
Pronem: Lorz, figlio, per favore.
Lorz: FIGLIO?!
Questa è la prima vera volta che il Pronem si rivolge a Lorz in quel modo, Lucy può dirlo dalla reazione di Lorz. Tim guarda la scena, impotente.

Lorz: non ti sei mai comportato da padre. Come osi chiamarmi figlio?! Tu non sei mio padre.
Pronem: e chi lo è? L’umano che ti ha cresciuto?
Lucy ascolta il discorso, curiosa.
Lorz: lui è stato un padre migliore di te. Questo è poco ma sicuro.
Pronem: eppure guarda come ne sei uscito. Un mostro.

Lorz si incattivisce, di nuovo. Non ama quella parola.

Lucy: Pronem, la prego. Ci lasci andare.
Pronem: non posso.

Lorz: li salverò.
Il Pronem guarda suo figlio.
Lorz: salverò Logan. Salverò Lucas. E Nick. E Brian. E Lucas. Li salverò tutti.
Pronem: come?
Lucy: lo aiuterò io.
Il Pronem guarda Lucy, sconcertato.
Pronem: tu?
Lucy: io e Lorz siamo le creature più potenti dell’universo, giusto? E Malesia aveva paura di questo.
Il Pronem guarda Lucy, poi di nuovo Lorz.
Lorz: lascia che io sia un eroe, papà…
Lorz guarda il padre; è sicuro di ciò che dice. Lo vuole davvero.
Pronem: salvali.
Lucy sorride, così come Lorz.

– TERRA

“E’ successo qualcosa di importante. È così chiaro. Quando John ci riunisce nella hall principale del centro commerciale è sempre così. Siamo tutti lì, e lui è davanti a noi, pronto a darci notizie. Il più delle volte spiacevoli.”

John: ho news… spiacevoli.
Emily: ma non mi dire. Papà, inizia a prendere le gocce.
Il signor Wilden guarda la figlia, sorridente.
Ana: di cosa si tratta?
Logan è accanto a Julie, lui sa esattamente di cosa si tratta.

John: il progetto Manatthan 2.0.

Lucas: Manatthan 2.0? Come il progetto Manatthan?
Brian: Hiroshima e Nagasaki?
Christian: cosa?!
Dave: di cosa si tratta?
Lucas: bombe atomiche. Fat Man. Little Boy.
I triangolari sembrano chiaramente confusi, non conoscendo la storia umana.
Josh: sì. In caso di attacco ostile, il progetto Manatthan 2.0 sarebbe stato attivato. Si tratta di un attacco atomico in tutte le maggiori città del pianeta.

Ryan: non ci hanno già pensato gli alieni.
John: i loro attacchi non sono radioattivi. Distruggono e basta. I triangolari sono qui perché il loro pianeta sta morendo. Se…
Ryan: ci stiamo auto-distruggendo!

Julie: beh, grazie delle informazioni!
Logan si gira verso Julie.
Logan: cosa?!
La donna, velocemente, tira fuori una pistola dal jeans, colpendo Logan alla testa. Le cervella dell’alieno sono ovunque.

John: CAZZO!

Juiie prende velocemente l’umano più vicino a lei, il signor Wilden.

Emily: no!

Lucas corre verso Emily, tenendola.
Emily: lasciami andare.

Julie: davvero, mi siete stati utlissimi.
Gli occhi di Julie si sono anneriti, palesando la sua vera natura.

Ana: sei una di noi.
Julie: no. C’è solo qualcuno qui dentro. La povera donna che mi ha prestato il suo corpo è stata estremamente fortunata. Sono mesi che vi ascolto. Sono mesi che sappiamo tutte le vostre mosse e cosa avete in mente e ora che… siete incredibilmente senza speranza, posso andarmene.

Emily: per favore, lascia andare mio padre.

Il signor Wilden si agita ripetutamente nelle braccia dell’infetta. Lucas tiene ancora Emily stretta a sé.

Julie: Ana, tua madre manda i suoi più sinceri saluti.

Christian: PUTTANA!

Christian si fa avanti, ma prima che possa davvero fare qualcosa, Julie lo colpisce due volte allo stomaco. Il triangolare si accascia velocemente a terra.

Ryan: Christian!

Ryan vorrebbe muoversi andare verso di lui, così come Dave.

Ana guarda Julie, sconvolta.

Julie: non dovreste fidarvi di tutti qui. Solo un consiglio.

Emily: per favore…

Julie preme il grilletto, uccidendo il Signor Wilden a sangue freddo.

Emily: NO!

Le urla di Emily si espandono ovunque per la grossa hall.

Julie: grazie. Ho trasferito tutto. Ci vediamo in un’altra vita.

Julie prende la pistola e la punta verso la sua tempia. Preme il grilletto. Di nuovo, il sangue è ovunque.

Colonna Sonora: Life and Death

Emily riesce a liberarsi dalla presa di Lucas, ma lui la riprende.

Emily: NO. LEVATI.

Lucas: Emily…
Emily: TI ODIO.
Emily urla, un urlo straziante.
Emily: TI ODIO, vorrei che non esistessi. Vorrei non averti mai incontrato. Non mi hai lasciato salvare mio padre!
Lucas: ti avrebbe ucciso, Emily…

Brian guarda la scena raccapricciante, ci sono tre corpi senza vita a terra e Christian non smette di sanguinare. John è senza parole. Questa è l’ultima cosa che si aspettava.

Emily corre velocemente verso il corpo di suo padre. Dave assiste alla scena, commosso, così come Lucas.

Schermata 07-2456848 alle 12.57.40

“Questi sono giorni difficili…”

Ma all’improvviso. Una sensazione. Quella sensazione. Quel brivido che non sentiva da troppo tempo.

Lucas: LEI E’ QUI!

John guarda Lucas, avanzando verso di lui.
Lucas: Lucy è qui. È sulla terra. La sento. La sento di nuovo!

Una lacrima riga il viso di Lucas. John lo guarda, emozionato.

Lucas: è viva!

Fine episodio.

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Al prossimo Mercoledì!

Comments

comments

29 thoughts on “Home 3×01 A Tale of Two Worlds

  • 9 luglio, 2014 at 2:15 pm
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    oh bio dio l’ho amato, quanto mi era mancato home!
    la mia povera emily! mai na gioia

    • 9 luglio, 2014 at 2:16 pm
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      Grazie mille! Eh già, povera Emily! 🙁

  • 9 luglio, 2014 at 2:20 pm
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    okkkkkk TOTO NON CI SIAMO. Sono arrabbiata, tutte ad Emily, seriously? Sei peggio della Plec!

    Lorz mi ha fatto un sacco di tenerezza, spero che Lucy gli dara’ il bacio che ha chiesto, in fondo se lo merita se l’ha veramente riportata sul pianeta terra. scippo sempre le cose sbagliate nei tuoi telefilm luke e rose pure non mi fai mai felice.

    grandissimo ritorno, mi era mancato.

    baciiii

    • 9 luglio, 2014 at 2:22 pm
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      Grazie mille, Giorgia! 🙂

  • 9 luglio, 2014 at 2:31 pm
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    ma dove sono James e Kate? e steve?

    comunque bellissima premiere, anche se ci sono rimasta malissimo per la morte di Logan e Julie, mipiacevano troppo e speravo che sarebbe successo qualcosa tra di loro.

    alla prossima!

    • 9 luglio, 2014 at 2:32 pm
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      James e Kate… scopriremo presto dove sono. Anche Steven.

      Per Logan e Julie, purtroppo era uno shock necessario. Grazie mille!

  • 9 luglio, 2014 at 2:41 pm
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    Luigi ma non ti senti nemmeno un pochino in colpa a spezzare i nostri cuori così?
    scherzo, sarà l’abitudine dopo spellbook XD comunque, non mi sembra ancora vero: Home è tornato! da quanto lo aspetto? e che ritorno. Mi piace Ryan che fa da voce narrante, è un personaggio così sensibile. Non mi piace che alla mia povera Emily ne capiti una a stagione: suo padre, davvero? altro che nozze rosse! senza contare che Julie e Logan mi piacevano da matti e li shippavo da morire, uffa T_T ma non ho capito, da cosa era possedu

    • 9 luglio, 2014 at 2:43 pm
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      posseduta? e poi… speravo che Lucy e Lorz restassero su spira un po’ di più, ma se adesso si baciano gli compro una decina di biglietti solo andata per il pianeta così poi Lorz può farsi ringraziare con tutti i baci che vuole. Alla prossima 🙂

      • 9 luglio, 2014 at 2:50 pm
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        Ahahahahah

    • 9 luglio, 2014 at 2:49 pm
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      Julie era posseduta dal virus dei triangolari, ricordi quello che aveva infettato un sacco di persone nella scorsa stagione?

      Approfondiremo comunque. Grazie mille!

  • 9 luglio, 2014 at 2:55 pm
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    ma chi possedeva julie esattamente? non ho capito. comunque, première fantastica, anche se mi hai distrutto i sentimenti con Julie e Logan neanke io me l’aspettavo, è stato bruttissimo. Io voglio Lucas e Lucy insieme, e francamente Brian ha rotto un po le balls con la storia del tradimenti, si, posso capirlo è stato brutto ma…,.è pesante!

    • 9 luglio, 2014 at 2:56 pm
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      Brian è semplicemente ferito. Non tanto perché Lucas è andato con Lucy – sì, anche quello – ma soprattutto perché è stato tradito da suo fratello.

      Grazie mille!

    • 9 luglio, 2014 at 3:35 pm
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      ho dimenticato di risponderti su Julie: è un virus dei triangolari che esploreremo sicuramente di più! Grazie mille!

  • 9 luglio, 2014 at 3:30 pm
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    sembra davvero una serie diversa, lo dico in senso positivo quindi ti faccio i miei complimenti Luigi! Mi sono particolarmente piaciute le scene al centro perché è bello vedere come la tua mente abbia partorito un futuro apocalittico, mi son piaciuti tanto gli elementi della mitologia della serie.
    io sono pro-LucyLucas e LucasEmily, ma penso che la cosa più’ bella di home sia la storia in sé.
    Grazie mille, non vedo l’ora che arrivi la prossima puntata!

    • 9 luglio, 2014 at 3:32 pm
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      Ti ringrazio moltissimo, Silvia. Anche a me sembra una serie in qualche modo diverso… ed era proprio la sensazione che volevo dare!

  • 9 luglio, 2014 at 3:56 pm
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    MIO.DIO.
    Finalmente Home è tornato! E come è tornato!
    Non scherzavi quando hai detto che questo sarebbe stato il Red Wedding della serie. E’ stata una scena straziante. Disperazione per alcuni e, subito dopo, sollievo per altri.
    Logan! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! Ti prego! Anche se aveva basty piantato nel sedere, a me piaceva :'(
    Poi il colpo di scena (ma forse colpi in tutti i sensi) finale di Julie è stato WOW. Sono rimasta spiazzata.
    Il vederli ad un anno di distanza è stato quasi surreale. Il loro cambiamento è papabile; sono diventati più forti fisicamente, ma mentalmente stanno cedendo.
    Poi un anno. Quanto può essere successo in un anno. Toto, ci devi assolutamente scrivere uno speciale su questa cosa, eh? Sarei molto curiosa di leggere il modo in cui si sono adattati al nuovo mondo e come hanno capito come difendersi. *Curiosità*
    La New York post apocalittica molto alla “I am a legend” mi è piaciuta un sacco; come anche Emily stile Katniss.
    Daje di frecce, sorella!
    Soffro nel vedere Brian e Lucas così distanti. Il loro rapporto era un po’ la loro anima, e ora sono entrambi smarriti, trincerati uno dietro la rabbia e l’altro dietro il rimorso. I can’t!
    Scena più bella dell’episodio, Lucy e Lorz! Aaaaaaaaaahhhhhh!!! QUANTO LI SHIPPO!!!!! *Shipperòòòòò, shipperòòòòò! Ed i feelings distrutti avrò*
    A me Lucy, al contrario dell’opinione di molti, piace. Vabbè, penso di essere un caso abbastanza perso perchè amo anche Sara di AH; però amo anche Rose, quindi sta cosa mi fa riprendere punti, giusto? XD
    Comunque, a parte gli scherzi, dal primo episodio shippo Lucy e Lucas, però da quando hai introdotto questo simpatico (e molto manzo) psicopatico di Lorz, non lo so. Mi è partito il trip!
    Roba che se fossero end-game sarei la donna più felice del Mondo. Sarei dispiaciuta per Lucas, però sarei Happy, happy, happy!
    Che poi Lorz, se Lucy non ti vuole baciare, ma chiama me! Te pare?!?!
    Ritorno con il botto, tanti interrogativi, tanta storia tutta da scoprire e leggere. Tanto HOME insomma.
    Progetto Manhattan 2.0 ! ! ! YES!
    La domanda ora è: come riusciranno in nostri eroi a salvarsi il culo?!?!
    Aspetto mercoledì prossimo come si aspetta la mattina di Natale.

    • 9 luglio, 2014 at 4:02 pm
      Permalink

      Oddio, che meraviglioso commento. Mi è piaciuta molto la tua analisi.

      Sono contento che ti piacciano Lucy e Sara, le adoro anche io anche se sono bistrattate da molti. Rose è invece universalmente amata. Almeno una protagonista su 3 l’ho presa ahah

      Lorz è fantastico, credo che sia ciò che ha dato una scossa ad HOME.

      In generale comunque, ci saranno riferimenti e forse anche qualche flashback sull’anno trascorso.

      Grazie mille per il fantastico commento!

  • 9 luglio, 2014 at 4:22 pm
    Permalink

    Home is back, bitches!
    Questo scenario post apocalittico mi fa impazzire (anche se in effetti non è tanto “post” visto che l’apocalisse è ancora in corso), Emily con arco e frecce ti manca solo la treccia e la spilla con la ghiandaia imitatrice, nei
    suoi confronti mi sento un po’ come Mushu con Mulan *__* “la mia bambina va a massacrare la gente!”
    Mi piace molto l’espediente narrativo del diario di Ryan, rende il lettore più partecipe.
    Ogni volta che entra in scena Lucas mi viene da reagire così:
    http://www.testedich.de/quiz32/picture/pic_1368996474_20.gif
    Manco avesse tradito me; questo Brian incattivito mi piace, certo spero che non si lasci corrodere troppo dalla cattiveria, ma gliela deve far pesare a Lucas pure da parte mia quindi Go Brian Go!
    Ryan è un cucciolo e Christian è la versione più stronza di Ryan Atwood primi tempi, quando picchiava i figli
    di papà e utilizzava tutte quelle frasette da duro che mi facevano morire.
    Non riesco a vedercelo Dave con Emily, perché Everything is Lemily and nothing hurts, però cavolo Lucas lo
    odio e lo amo contemporaneamente, è snervante, cioè odio il fatto che non riesco ad odiarlo al 100%
    https://33.media.tumblr.com/0e3170a519257b703b811a86e395d4d1/tumblr_n8fc14pCDJ1tdsgk7o1_500.gif
    Ana non so ancora bene come inquadrarla, alla fine abbiamo visto poco e niente e non ho abbastanza
    elementi per farmi un’idea precisa del personaggio.
    Non avere Lucy per la maggior parte dell’episodio mi ha fatto piacere, perché la sua presenza mi fa venire
    l’orticaria.
    Il Pronem mi sta abbastanza sulle scatole, ma così da subito senza un motivo particolare, no ok forse il motivo è che mi voleva far fuori Lorz, brutto infame di un Pronem! *agita pugnetto in aria*
    Lorz nonostante la prigionia è sempre un figo.

    • 9 luglio, 2014 at 4:24 pm
      Permalink

      il commento è venuto tagliato I don’t know why ç___ç

      • 9 luglio, 2014 at 4:27 pm
        Permalink

        Uh, mi dispiace. Non so perché! 🙁

    • 9 luglio, 2014 at 4:27 pm
      Permalink

      Ahah, ma povera Lucy, perché la odiate? PORTA STELLA. Ahah, comunque mi hai fatto morire con il commento su Emily e Mushu!

      Se sei Lemily, don’t give up. C’è ancora un po’ di storia da raccontare.

      Grazie mille!

  • 9 luglio, 2014 at 4:40 pm
    Permalink

    Questa è la parte mancante (sperando che non la tagli nuovamente):
    Finale alla Martin, perché se non c’è sangue a noi non piace. Consiglio per gli episodi
    futuri, non guardare film splatter prima di scrivere Home che poi viene fuori una
    carneficina, ok?OK?OK?
    Julie e Logan erano una coppia così carina e tu hai fatto esplodere tutto nel giro di due
    secondi, letteralmente, visto che il cervello di Logan era ovunque.
    Ormai Luigi ti sei iscritto al partito “Distruggiamo la vita di Emily perché mi va”, morte,
    sangue, tradimenti e i miei sentimenti distrutti, ci becchiamo al prossimo episodio con
    un’altra demolizione dei miei feels ç___ç
    Per Lucy: la odio perché ha infranto il codice supremo delle ragazze ecco perché u.u quindi dovrà vivere il resto della sua vita da reietta ai confini della società, messa ai lavori forzati!

    • 9 luglio, 2014 at 6:11 pm
      Permalink

      Ahah, il famoso girl-code.

      Vediamo come vanno avanti gli eventi, dai! 🙂

      Grazie ancora!

  • 9 luglio, 2014 at 6:28 pm
    Permalink

    ma Lorz e Lucy? #shippinghard. Una fantastica premiere, Luigi, non vedo l’ora che sia mercoledì prossimo!

    • 9 luglio, 2014 at 6:28 pm
      Permalink

      Thank you, darling!

  • 9 luglio, 2014 at 8:37 pm
    Permalink

    Luigiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!! Sto piangendo! Home! E’ tornato! E’ tornato! finalmente!
    QUesto pomeriggio non riuscivo a resistere, perciò mi sono, molto clandestinamente, messa a leggerlo mentre ero a lavoro. Risultato: il mio capo avrà probabilmente pensato che ho uno scolapasta al posto della vescica, visto che mi chiudevo in bagno ogni 15 minuti per leggere!
    Ma torniamo alla storia.
    TERRA
    New York, un centro commerciale, mostri. Mi si sono risvegliati i sentimenti da pilot di The Walking Dead che non ha idea. ADORO.
    E’ passato un anno sulla terra e i nostri giovani e meno giovani sopravvissuti sono rintanati e cercano di sopravvivere all’ostile mondo con cui ormai hanno a che fare.
    Emily appare da subito molto cresciuta e matura, la storia di Lucas, apparentemen, le brucia ancora ma il fatto che gli abbia involontariamente sorriso a inizio episodio, secondo me denota il fatto che è pronta a superare il tutto e, che la cosa con Dave vada in porto oppure no (Io e Area 51 siamo Team DAMILY<3), credo che questa cotta la stia aiutando ad andare avanti, il che è molto positivo visto che lei non dovrebbe assolutamente essere il tipo di ragazza che piange dietro a un ex traditore. Che poi vabbè, anche se fosse… sono sicura che Dave in asciugamano le abbia fatto passare tutto. Della scena finale e di ciò che comporterà per lei.. beh.. ne parlerò alla fine anche perchè in realtàè più un qualcosa che sconvolgerà il gruppo e so che Emily non avrà tempo per il dramma personale, ora come ora dovrà tenere duro e non lasciarsi abbattere. Lei è forte e so che ce la farà.

    Passiamo ora all'altro mio triangolare preferito: Christian. Il mangiatore di Nachos menifreghista. Lui vuole fare l'indiferrente. Dice che non gli importa ma in realtà è probabilmente quello che avrebbe più ragioni per combattere e so che presto il suo spirito di "giustizia" verrà fuori, magari grazie a Ryan.

    La principessa è un tantino NON PERVENUTA ma non mi preoccupo perchè so che presto o tardi sarà il nuovo Brian-macho a farla perVENIRE.

    Ed eccoci parliamo di loro: Brian e Lucas. Parlo di loro due come di una coppia perchè fondamentalmente è quello che sono e l'angst che c'è tra di loro, aumenta a dismisura il mio bro-shipping! Brian è diventato un po sgruso e a me piace così -a Lucas un po' meno ma che ci vuoi fare? – Luigi sai quanto era difficile dover ricacciare indietro gli ormoni in tutte le scene di Lorz? Adesso mi ci aggiungi Brian tra i calamutandes? Di questo passo arriverò ad ogni episodio di Home con il fiatone.
    Ma parlando anche di Lucas, voglio spezzare una freccia a suo favore e una contro:
    -pro: è vero che era connesso con Lucy e che non c'era molto da fare dunque immagino quanto possa essersi sentito perso quando tutto in una volta ha perso entrambe le persone che ama di più al mondo. 🙁
    – contro: BROS BEFORE HOS! Amico mio , se mollavi la tua ragazza e spiegavi a tuo fratello la situazione prima di andare a letto con la SUA ragazza non che migliore amica della tua, magari tutto sarebbe stato più semplice! Magari tu ora non saresti "lo stronzo traditore", magari saresti solo "lo stronzo". Il che sarebbe comunque un passo avanti, no?
    P.s1: mi sono emozionata però quando lui ha sentito che Lucy è tornata.

    John. Ma non era morto? Io ricordo chiaramente di averlo ucciso questo inverno. D: va be lo so… l'erba grama non muore mai D:

    Infine parliamo dei 3 colpi di scena finali che si riassumono con: BANG! Sono la Mata Hari dei triangolari e uccido l'alieno che sa tutto di tutti e sa come femare tutti! BANG! Questo lo uccido perchè la bionda che va in giro con il gatto mi sta sulle palle! BANG! Mi uccido perchè dopo aver ucciso l'interesse amoroso della donna che ho posseduto, non ha senso lasciarla vivere! Pora Stella! – E c'ha ragione!

    SPIRA

    Ritroviamo Lucy in uno stato un po' confusionale. Non sa bene quanto tempo è passato e magari anche perchè non si è presa troppo la briga di chiedere in giro che poi io dico: ce l'avranno un calendario da prestarle su questo pianeta, no?
    La ragazza sembra aver fatto la conoscenza del suo futuro suocero o bis-suocero – dipende da quale biondone alieno deciderà di sposare. Io e Area 51 siamo TEAM LORZ! (si lo è anche lui perchè Lucas è stato stronzo con Emily quindi…) – che però a me non mi convince per niente. Ho pochi elementi per giudicare, lo so. Ma è così. Forse è perchè lui e Lorz mi ricordano Odino e Loki e a me Odino non è mai andato a genio.

    Comunque Lucy vuole darsi da fare e tornare sulla terra ma il vecchio con il nome impossibile da ricordare, sembra appunto non volerla lasciare andare… Chissà cosa c'è sotto. Ma lei non si da per vinta, non basta Tim l'asmatico a convincerla che è meglio stare lì e che Lorz è un uomo cattivo nell'animo che non ha senso salvare; Lucy sa quello che vuole ed è decisa a prenderselo. Così convince il suo futuro figliastro e insieme architettano un piango di evasione+fuga che però viene principalmente ostacolato proprio da lui: LORZ.
    Il Lorz che mi ritrovo davanti a un anno dal finale della seconda stagione, sembra essere una pallida ombra di quello che ricordavo. Un uomo imprigionato, arreso, stanco e abbattuto che ancora una volta mi ricorda il mio altro fanta-amore Loki. Lucy prova a convincerlo ma alla fine è solo l'amore per il figlio e il volergli mostrare anche il suo lato buono, che lo riporta alla realtà. E finalmente eccolo tornare in pompa magna, pronto, nientepopodimenoche a salvare la Terra! Si perchè Lorz o fa le cose fatte per bene o non le fa. Ma prima di partire vuole un ultimo incentivo da parte di Lucy: un bacio! Che se fosse per me gliela darei ad ogni respiro che fa, ma Lucy c'ha in testa quell'altro con la bocca ancora sporca di latte e quindi fa un po' la figa di legno e invece di urlare: PRENDIMI SONO TUA! non sa bene cosa dire e poi viene interrotta dal suocero! Maledetto!

    COnsiderazioni sparse:
    – Ma Lucas Senior e Nick?????? D: D:
    – Questa cosa del computer mi sa di buco nell'acqua.
    – Ma quindi visto che è un anno che c'è l'apocalisse, Emily non ha mai potuto vedere Frozen??? e' terribile! D:

    Io comunque non vedo l'ora che sia mercoledì prossimo. VOGLIO ALTRO LORZ E VOGLIO ALTRO BRIAN!
    Luigi ci hai fatto aspettare e penare ma grazie di non esserti trattenuto in questa premiere! GRAZIE PER HOME!
    Alla prossima! 😀

    • 9 luglio, 2014 at 8:53 pm
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      HO AMATO IL TUO COMMENTO ahahaha, mi hai fatto morire dal ridere.

      Lucas Senior e Nick li rivedremo nel prossimo episodio (excited) insieme a Rose, la nipote di Susanne.
      Anche a me piacciono molto Emily e Dave!

      Per Lorz, non posso che condividere il tuo amore per lui… e… il triangolo è vicino. Non dirò nient’altro. Ahah

      Grazie mille per il tuo fantastico commento!

  • 9 luglio, 2014 at 10:16 pm
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    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAh!!!! quanto mi era mancato home <3 UN ritorno veramente coi botti!!!
    Luigi devo confessarti che quando leggo un episodio di home mi sembra di guardare GA o GOT vista la falicità con cui fai fuori i personaggi!!!Sappi che stasera una parte del mio cuore si è spezzata nel momento in cui sono morti logan e julie :'( avevo grandi aspettative x questa coppia ma con un solo episodio hai distrutto tutto!!!non so se potrò riprendermi facilmente da questo lutto!!!
    Episodio comunque fantastico e devo dire che mi piace moltissimo il fatto che scrivano dei diari!!!
    Ma come ho potuto resistere tutti questi mesi senza il mio amatissimo Lorz???Credo che fino ad adesso sia il personaggio meglio riuscito di tutti!!!Lorz e Lucy semplicemente fantastici e spero in molte interazioni tra di loro!!!Infondo infondo spero sempre in un risvolto amoroso x i due anche se x una sola stagione!!!
    Complimenti luigi e aspetto con ansia il prossimo episodio!!!

    • 10 luglio, 2014 at 8:41 am
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      Ciao Sandra, son contentissimo che la premiere ti sia piaciuta… questo era solo l’inizio, L’AZIONE CRESCERA’ DI EPISODIO IN EPISODIO!

      Thank you!

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