Comic-Con – Giorno 1: guardate Nathan Fillion nei panni del Capitano Kirk di Star Trek.

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La star di “Castle” posa come il personaggio più noto di William Shatner per la preview del Comic-Con di THR: “Sono stato abbastanza fortunato da averlo incontrato. E’ davvero una cosa importante per me.”

In un mondo in cui i TV shows vengono cancellati velocemente e dimenticati altrettanto rapidamente, la sci-fi di Joss Whedon, Western Firefly – che ha dato a Fillion il suo primo ruolo da protagonista – resta l’eccezione, essendo più popolare adesso, a 10 anni dalla sua prima emissione, di quanto lo fosse durante la sua unica stagione. Adesso, a 43 anni, Fillion sta scalando la vetta del settimo anno di Castle, della ABC, che ha creato un certo seguito, che va ad unirsi la legione di fans di Firefly, ancora in crescita.
Qual è la tua relazione con i fans di Firefly, i “Browncoats”?
Loro ci sono sempre stati, dall’inizio dello show. Ce ne sono così tanti, adesso. Non ci abbandonano mai. Incontri bambini il cui nome deriva da personaggi dello show. Ora so che Firefly non morirà mai.
C’è ancora qualcuno che riesce ad ispirarti?
Sono stato abbastanza fortunato da aver incontrato William Shatner. E’ davvero una cosa importante per me. Ascoltare la sua voce – so che non lo conosco personalmente, ma ha messo in moto qualcosa in me. Qualcosa di familiare. Mi sento bene quando sento la sua voce. E’ un’esperienza bizzarra essere davvero in sua presenza.
Qual è la parte che preferisci in ogni convention?
Adoro essere di fronte ad un grande gruppo di persone che sono già super emozionate; la loro adrenalina scorre. C’è davvero una lunghezza d’onda di energia positiva. E poi ridono ai miei scherzi stupidi. Per me, questo è il Comic-Con.

 

Traduzione a cura di Bianca

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