Carrie e Big insieme hanno ‘tradito’ il significato originale di ‘Sex and the City’, dice il creatore

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Lo sceneggiatore/produttore televisivo Darren Star ha costruito una carriera supervisionando alcuni degli show televisivi più chiacchierati degli ultimi decenni, inclusi successi quali “Melrose Place”, “Beverly Hills 90210” e “Sex and the City”. Perciò quando si siede per un’intervista, potete scommettere che avrà un bel po’ di roba da tirare fuori.

In un esteso volume Kindle Singles, il 54enne colosso della TV parla dei suoi successi e fallimenti (“C.P.W.,” “The $treet,” “Miss Match”) e rivela alcuni piani alternativi riguardo i casting, opportunità mancate con star di Hollywood di serie A e il finale di “Sex and the City” che l’ha fatto sentire “tradito”.
Secondo Star, lanciò l’idea di “Sex and the City” a Sarah Jessica Parker sapendo che se avesse rifiutato, aveva un piano di riserva. “Si sarebbe potuto fare lo stesso,” dice “ma si sarebbe fatto con Lisa Edelstein.” L’attrice di “Girlfriends’ Guide to Divorce” si sarebbe fatta un nome poco dopo grazie a “Dottor House”, ma la possibilità è intrigante – così come il Piano B che Star rivela per l’iconica Samantha interpretata da Kim Cattral.

“C’era un’altra scelta per Samantha,” ricorda. “Non ho avuto la possibilità di conoscerla – una donna bellissima, Lou Thornton. Non so se sia ancora un’attrice. Il problema consisteva nel fatto che fosse sulla 30ina, credo. Avrebbe cambiato ciò che era Samantha. Samantha aveva 10 anni in più rispetto alle altre, un’esperienza totalmente diversa.”
Star rivela anche il suo sdegno per l’attesissimo finale di “Sex and the City”, che lui definisce un “tradimento”. “Non ho fatto ideato io quegli ultimi episodi,” dice, rifiutando di prendersene il merito. “Se autorizzi qualcun altro a scrivere e produrre il tuo show… ad un certo punto devi lasciare che seguano la loro visione.”

“Ma penso che in definitiva lo show abbia tradito il suo significato originale, cioè che le donne alla fine non trovano la felicità nel matrimonio,” spiega. “Non che non possano farlo. Ma lo show inizialmente stava deviando dalle commedie romantiche che erano venute prima. Questo è ciò che ha fatto sentire le donne così connesse. Alla fine è diventata una tradizionale commedia romantica… Ma, a meno che tu non sia lì a scrivere ogni episodio, non otterrai il finale che vuoi.”
Certo, quando produci per la TV per così tanto tempo come ha fatto Star, tendi anche ad avere qualche incidente mancato. E due di questi vedono coinvolte due future star in lizza per l’Oscar.
“Ricordo che il network WB mi chiese di licenziare Amy Adams dal cast di ‘Grosse Pointe’ nel 2000,” ricorda Star della satira di breve durata, incentrata su attori che recitavano in uno school drama sulla falsa riga di ‘90210’. “Era il suo primo ruolo, perciò non si trattava di licenziare ‘Amy Adams’, ma solo di licenziare quella ragazza che loro non pensavano fosse abbastanza divertente… Ma direi che il mio istinto iniziale di assumere Amy Adams era giusto.”
Star ha anche impiegato brevemente Bradley Cooper nella serie “Kitchen Confidential” dal 2005 al 2006. “Ho dovuto convincere il network ad assumerlo,” rivela il produttore.

Traduzione a cura di Asia

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